Antonello da Messina – Oltre lo sguardo
Dopo un anno, Il Ritratto d’uomo Malaspina di Antonello da Messina torna a Pavia, al Castello Visconteo.
Comunicato stampa
Dopo un anno, Il Ritratto d'uomo Malaspina di Antonello da Messina torna a Pavia, al Castello Visconteo. L'opera-icona dei Musei Civici pavesi rientra accompagnata da un altro grande capolavoro del Maestro messinese: Il Ritratto d'uomo – che Vincenzo Consolo trasformò, in chiave letteraria, nell'Ignoto Marinaio - del Museo della Fondazione Mandralisca di Cefalù, sede dell'ultima esposizione conclusasi il 26 novembre. Ancor prima l'opera era stata esposta a Palazzo Reale di Milano, per la grande mostra dedicata ad Antonello da Messina (160 mila visitatori), che ha seguito l'analoga rassegna palermitana a Palazzo Abatellis.
L'esposizione del Castello Visconteo si intitola “Oltre lo sguardo. Volti e ritratti nella pittura italiana tra Quattro e Cinquecento. Antonello da Messina a Pavia” e verrà inaugurata giovedì 5 dicembre alle ore 18.00, con anteprima per la stampa alle ore 12.00 dello stesso giorno.
La mostra è organizzata e promossa da Comune di Pavia – Settore Cultura, Musei Civici, in collaborazione con Comune di Cefalù, Fondazione Culturale Mandralisca di Cefalù e con il contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia e Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti pavesi.
«La mostra – illustra l'assessore alla Cultura del Comune di Pavia, Mariangela Singali Calisti – intende evidenziare un importante percorso attorno all'evoluzione del ritratto nell'epoca tra Quattrocento e Cinquecento, affrontato dal professor Carlo Giovanni Federico Villa già curatore della grande mostra dedicata al messinese a Palazzo Reale di Milano. Da semplice ritrattistica, quale era fino a quel momento, a espressione introspettiva dell'animo umano. Di questo concetto è importante esempio precursore proprio il Ritratto d'uomo di Cefalù dove il pittore sembra addentrarsi in quelli che potremmo definire moti dell'anima. Infatti l'espressione indecifrabile, enigmatica e beffarda interroga su chi è costui, al pari di un altro celebre ritratto: la Gioconda di Leonardo».
Il fuoco rappresentato dai due ritratti di Antonello, si inserisce in un percorso che comprende una selezione importante di opere della pittura in Lombardia e nelle Fiandre, appartenenti alla Pinacoteca dei Musei Civici di Pavia, collocando la figura del Messinese in un preciso quadro di riferimento storico veneto fiammingo che attesta per l'appunto l'evoluzione del genere del ritratto compiuta per sua mano e giunta fino ai pittori del Rinascimento lombardo e oltre.
Con “Oltre lo sguardo” al Castello Visconteo e “Looking for Monna Lisa” al Broletto, Santa Maria Gualtieri e Castello Visconteo, Pavia si propone quindi come originale palcoscenico per un’imperdibile esperienza immersiva nell’arte e nelle sue suggestioni dal Quattrocento ai nostri giorni.