Bato – Giungla
Il Museo Tonino Guerra presenta GIUNGLA, la mostra personale dell’artista romano BATO con opere che vanno dalla pittura alla scultura e al disegno.
Comunicato stampa
Il Museo Tonino Guerra presenta GIUNGLA, la mostra personale dell’artista romano BATO con opere che vanno dalla pittura alla scultura e al disegno.
GIUNGLA è la prima di un ciclo di quattro mostre dedicate all’arte contemporanea e darà il via alla celebrazione del centenario della nascita di Tonino Guerra, che avrà luogo il prossimo anno.
Con questa iniziativa il museo apre per la prima volta le sue porte al dialogo fra le opere del poeta e sceneggiatore, dalla personalità poliedrica, e quelle di altri artisti per un confronto sulla percezione e la visione odierna del mondo, della vita, della memoria, dell’arte.
La scelta di inaugurare la rassegna con Bato è dettata dall’amore che entrambi nutrono per la natura e per gli animali e si inserisce nel dibattito di grande attualità sulla salvaguardia dell’ambiente che sta scuotendo la coscienza collettiva planetaria.
Dice Guerra ne I bu «Il Paradiso è brutto / se mancano gli animali / se non c’è la giraffa dal collo lungo / se non ci sono gli stormi di uccelli che restano acquattati / e non volano più nell’aria per i cacciatori…» (Il paradiso è brutto) e ancora «… Il mondo è tanto grande che non lo puoi immaginare: / una nave nel mare è come un piccione bianco / poi ci sono terre e terre disabitate / altre soltanto con le / grandi orme di animali» (Il mondo è bello).
Per Bato la natura è una fonte inesauribile di forme e colori. Nelle opere esposte indaga le affinità strutturali che legano l’uomo agli animali. Più in particolare, focalizza la sua ricerca sugli abitanti della giungla, tracciando il suo personale bestiario: un immaginario surreale che trae ispirazione dalla lettura di numerose fonti scientifiche e dalle opere di alcuni scrittori d’avventura, tra cui Rudyard Kipling, Emilio Salgari e Herman Melville.
La sua tassonomia delle bestie include orsi, scimmie, tigri, marabù, leoni, gorilla, mandrilli e coccodrilli, la cui bocca rappresenta il simbolo distintivo dell’aggressività e della ferocia. Ed è proprio quest’elemento ad essere sempre presente nelle opere di Bato: con un tratto guizzante e sinuoso, lega così in modo indissolubile il mondo animale a quello umano.
Si apprezzano l’eleganza del segno e la scelta cromatica, rarefatta in colori caldi e brillanti, impiegati in modo non realistico e stesi su vaste campiture bianche. Nonostante il senso di immediatezza che le tele comunicano, il processo creativo di Bato prevede elaborati studi, schizzi e bozze, che gli permettono di creare una composizione equilibrata e armonica nella sua essenzialità, come se si trattasse di un’improvvisazione calcolata che non lascia spazio a ripensamenti.
Se le opere su tela vanno nella direzione della semplificazione e dello svuotamento della forma, fino a ridurla al suo contorno, le sculture ne rappresentano invece la controparte volumetrica, con evidenti richiami tra i due. Comparando le versioni dello stesso animale eseguite con materiali diversi quali la resina, la ceramica, il bronzo e il ferro battuto, scopriamo ogni volta accenni nuovi e diversi, come se stessimo indagando un soggetto con lenti differenti. Qui il segno sembra abbandonare la natura eterea propria delle opere pittoriche e farsi concreto e tridimensionale, pur mantenendo la stessa flessuosità e il carattere impressionistico.
BATO (Daniele Batocchioni) nasce nel 1977 a Roma, dove vive e lavora. Conseguita la laurea in Lettere e Filosofia decide di seguire la sua vocazione di sempre dedicandosi completamente alla pittura e alla scultura.
GIUNGLA è curata e organizzata da RvB ARTS, galleria romana che promuove pittura, scultura e fotografia contemporanea. Il suo obiettivo primario è la scoperta di giovani ed emergenti artisti italiani e la divulgazione del loro lavoro in Italia e all'estero.