Dopo Copenaghen, Pechino e Venezia, la Faurschou Foundation apre un nuovo spazio a New York
La fondazione nata dalla volontà del collezionista Jens Faurschou ha appena inaugurato un nuovo spazio a New York, in un ex capannone industriale di Brooklyn riconvertito a ospitare grandi installazioni e opere esperienziali provenienti dalla collezione del filantropo danese
Con uno spazio di oltre mille metri quadrati, inaugura a New York la nuova sede della Faurschou Foundation, fondazione nata nel 2011 dalla volontà di Jens Faurschou, collezionista, consulente d’arte e filantropo danese, con lo scopo di far crescere la propria collezione acquistando importanti opere d’arte contemporanea e organizzando mostre in tutto il mondo. La Fondazione vantava già spazi nella nativa Copenaghen, a Pechino, uno spazio pop-up a Venezia e pochi giorni fa ha raggiunto il poker di sedi con l’apertura del nuovo museo a New York, per la precisione nel quartiere di Greenpoint a Brooklyn. La nuova sede è stata inaugurata con la mostra The Red Bean Grows in the South, collettiva che affronta i temi della politica, della guerra e della speranza con grandi installazioni e opere esperienziali di Ai Weiwei, Georg Baselitz, Louise Bourgeois, Cecily Brown, Cai Guo-Qiang, Tracey Emin, Omer Fast, Anselm Kiefer, Edward e Nancy Reddin Kienholz, Christian Lemmerz, Paul McCarthy, Richard Mosse, Yoko Ono, Robert Rauschenberg, Alison Saar, Danh Vo e Yu Hong.
LA FAURSCHOU FOUNDATION A NEW YORK
Il nuovo museo sorge all’interno di un ex capannone industriale recentemente rinnovato a Greenpoint, quartiere della parte settentrionale di Brooklyn negli ultimi anni in ascesa dal punto di vista turistico e anche culturale, ospitando non pochi artisti e creativi che nel quartiere hanno aperto studi e atelier, gallerie e anche fiere (come The Other Art Fair). Lo spazio offrirà alla Fondazione una nuova piattaforma per presentare installazioni su larga scala e opere esperienziali della collezione Faurschou, mostre collettive incentrate sulla condizione umana e sui temi della contemporaneità. “New York City è stata un’importante capitale artistica del mondo dell’arte sin dall’inizio del XX secolo, quindi siamo sempre stati interessati all’idea di aprire qui uno spazio espositivo”, ha commentato Jens Faurschou. “Ora che abbiamo trovato il luogo perfetto – nell’estetica e abbastanza grande da accogliere le installazioni su larga scala che spesso collezioniamo e presentiamo – siamo entusiasti di stabilire una presenza permanente in una delle capitali culturali più importanti del mondo. Siamo stimolati dalla sfida e dall’opportunità rappresentate dal complesso paesaggio culturale di New York e non vediamo l’ora di presentare le nostre mostre a questo pubblico altamente sofisticato e di coltivare lo scambio interculturale e il dialogo tra Europa, Asia e Americhe con i nostri tre spazi unici”.
LA MOSTRA THE RED BEAN GROWN IN THE SOUTH ALLA FAURSCHOU FOUNDATION A NEW YORK
The Red Bean Grows in the South è una mostra incentrata su concetti di sogno e desiderio, con opere su larga scala ed esperienziali. Molti di questi lavori provengono dalla collezione della Fondazione, per una vasta varietà di media e linguaggi che esplorano i temi della violenza, della guerra, della politica, fino ad arrivare ai concetti di idealismo, evasione e speranza. Il titolo della mostra cita il primo verso di un poema della dinastia Tang cinese, Red Bean, noto per esprimere un profondo desiderio. Il concept della mostra racconta inoltre la visione e la missione della Fondazione, ovvero la sua relazione con la Cina e il desiderio di far conoscere al pubblico occidentale la sua cultura artistica.
– Desirée Maida
New York // fino all’11 aprile 2020
The Red Bean Grows in the South
Faurschou Foundation
148 Green Street, Greenpoint, Brooklyn
www.faurschou.com
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati