Le terre selvatiche dell’utopia

Informazioni Evento

Luogo
MACRO - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Via Nizza, 138, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
22/12/2019

ore 14-17

Generi
serata - evento

Omaggio al Maestro Andrea Facchi.

Comunicato stampa

LE TERRE SILVATICHE DELL'UTOPIA

Omaggio al Maestro Andrea Facchi

A cura di Geologika Collettiva

22 Dicembre,

Dalle 14.00 Alle 17.00.

Auditorium MACRO

Via Nizza, 138
00198 Roma
Telefono: 06 696271

Andrea Facchi
Artista e architetto figura chiave della cultura ecologica alternativa e i suoi lavori collettivi in terra cruda dalla poetica politica trasgressiva e inclusiva verranno festosamente rappresentati con Workshow video ed esposizione di oggetti e parole. A cura di: GEOLOGIKA COLLETTIVA arte architettura design e politiche naturali in terra

Partecipano: Maurizio Corrado, Barbara Narici, Madalena Ferraresi Laura Pugliesi, Benedetto Bavaro, Vito De Vita Aurelia Delfino, Santo Nicoletti, Olaf Andre Bohr, Giulio Grillo , Angelo Sinigalia .

Prematuramente scomparso nello scorso luglio 2019, Andrea Facchi si è sempre distinto per la sua poetica politica trasgressiva e inclusiva, risultato di una profonda cultura. Di formazione architetto, studia al Politecnico di Milano con Ida Farè, Corrado Levi e Tomas Maldonado. Il suo approccio all'architettura ha sempre avuto uno sguardo al sociale e politico, concependo l’architettura come mezzo di trasformazione. Nel 1997 fonda con alcuni amici Geologika Collettiva architettura arte design e politiche naturali in terra, un movimento che si occupa di sviluppare progetti in terra cruda. Da quegli anni, Geologika Collettiva diventa il punto di riferimento del costruire ecologico a livello nazionale e internazionale, formando generazioni di operatori attraverso esperienze dirette in cui l’aspetto sociale è primario.
Il recupero di un materiale antico e archetipico come la terra è usato in modo contemporaneo con l'intento di offrire sistemi costruttivi con materiali disponibili a tutti e tecnologie sostenibili e abbordabili. La costruzione dello spazio viene fatta insieme agli abitanti, perlustrando la zona e recuperando e trasformando le terre del luogo, non solo come scoperta e radicamento nel territorio, ma come costruzione del proprio sé, modellato in un momento conviviale di festa, un atto conviviale condiviso e solidale di mutuo aiuto. La terra, materia prima immobile e radicata, viene provocatoriamente usata per realizzare mobili e oggetti di design leggeri e spostabili, come il primo tavolo coltivabile 100% terra che farà da modello per le tendenze che si svilupperanno in seguito di green design.
Attraverso l’opera di divulgazione, didattica e di azioni di performance artistiche, Andrea Facchi e Geologica Collettiva affiancano all’opera scientifica una parte più ludica e festosa che recupera i riti di costruzione in terra. Spettatori, partecipanti ai workshop, studenti e semplici curiosi vengono coinvolti in prima persona e vengono invitati a ragionare e sperimentare le idee di autocostruzione e autogestione, fondamentali per gli sviluppi della nuova cultura sostenibile.
Autocostruzione, autogestione, autodeterminazione della propria esistenza diventano una base per sviluppare azioni di architettura e d’arte che trovano spazio in gallerie d’arte, centri sociali, spazi istituzionali come Musei e la Biennale e soprattutto per trasmettere l’idea che un altro mondo è possibile, che l’Utopia è qui e adesso, e va costruita insieme.
Testo: Barbara Narici e Maurizio Corrado.