#SalTo12: Torino in digitale
La Rete è arrivata anche al Salone del Libro di Torino. Tema conduttore è infatti la “Primavera digitale”. E poi c’è la mostra sulle 25 icone della rinascita sabauda raccontate dagli scrittori. Cinque giorni di incontri, presentazioni, concerti. Con Spagna e Romania come ospiti d’onore.
Siamo a quota 25. Stiamo parlando delle edizioni raggiunte dal Salone Internazionale del Libro di Torino. Che quest’anno rimane confinato al solo Lingotto Fiere, senza estensioni all’Oval, tanto bello quanto scomodo da raggiungere. Cosa fare, vedere, ascoltare, insomma seguire nei quattro padiglioni dell’ex stabilimento Fiat durante i giorni caotici della fiera – ovvero da domani a lunedì 14 maggio – per poterlo ritwittare ai propri follower con l’hashtag #SalTo12?
Già, perché Twitter non poteva proprio mancare, visto che il motivo conduttore dell’edizione 2012 è la Primavera Digitale, cioè le trasformazioni indotte dalla Rete nel leggere e nello scrivere, oggetto di molti degli incontri previsti. Come quello di domenica 13 alle ore 19, intitolato Pensare ai tempi di internet. Zettel, la filosofia in rete: Maurizio Ferraris, Mario De Caro e Gianluigi Ricuperati parleranno appunto di “filosofia in rete” (e in televisione), mentre in una sala poco distante Philippe Daverio discuterà dell’arte in digitale nella lectio magistralis Il museo immaginato.
Ecco, l’arte e il Salone. Innanzitutto con la mostra La Città Visibile. Torino, 1988-2012, ospitata nel Padiglione 5, dove si vedranno i 25 oggetti simbolo della riconversione della vocazione della città, da industriale a culturale. O anche solo del cambiamento avvenuto nel corso dei suoi 25 anni. Curata da Luca Beatrice, questa esposizione è la naturale prosecuzione del ciclo di sette incontri realizzati al Circolo dei Lettori tra febbraio e aprile, sui temi quali Salone, Società, Cinema e Teatro, Musica, Arte Contemporanea, Architettura–Urbanistica–Design e Scrittura, ai quali ha partecipato anche Artribune. Quegli stessi temi ora si incarnano in 25 icone e nelle parole di altrettanti scrittori testimoni del tempo, invitati a raccontarle. Dalla più recente, rappresentata dalla nascita dello Juventus Stadium, nel quale il 16 maggio inaugurerà (con apertura al pubblico dal 17 maggio) J Museum, il museo, realizzato da Benedetto Camerana insieme a un gruppo di specialisti di progettazione museale, che racchiude 115 anni di storia juventina, con maglie, cimeli, trofei, video e fotografie dei campioni bianconeri di ieri e di oggi. Fino a risalire al primo logo del Salone, quella porta dentro un libro blu e verde, inventata da Armando Testa nel giugno del 1987. E poi la Torcia olimpica, la sentenza Thyssenkrupp, la metropolitana, aperta nel 2006, e il treno ad alta velocità disegnato da Giugiaro, che collega Torino a Milano in 50 minuti. La musica dei Subsonica, le Luci d’Artista e il tappeto di Maurizio Cattelan che raffigura il Bel Paese.
Torna nel Padiglione 5 il Bookstock Village: il progetto del Salone per i giovani lettori, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, con un allestimento affidato al Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli. Il lavoro grafico e artistico quest’anno è incentrato sulle Shining words. Parole (ri)splendenti che si realizzeranno in spazi, ambienti e temi portanti ispirati al lavoro sulla scrittura compiuto da artisti quali Guillaume Apollinaire, Filippo Tommaso Marinetti, Mario Merz, Bruce Nauman e molti altri. Tra le sezioni del Salone riconfermate ci sono Book to the future, lo spazio del Padiglione 2 dedicato alle tecnologie per la fruizione culturale: ereader, tablet, device per la lettura digitale, distributori, portali, librerie online, con il debutto di tre grandi player internazionali come Amazon (che al Salone propone gli ultimi modelli di Kindle), Nokia e Trekstore. E Dimensione Musica, l’area del Padiglione 1 dedicata al made in Italy del settore musicale, con due novità: un media partner come MTV e le clinic tenute da alcuni dei più importanti insegnanti del panorama musicale italiano.
Da segnalare la celebrazione di una ricorrenza importante: i vent’anni dalla strage di Capaci. Il progetto Trame di memoria (Festival dei libri sulle mafie di Lamezia Terme, coordinato da Lirio Abbate) dedica infatti un ciclo di quattro incontri (il 12 e 13 maggio alle carceri Le Nuove e al Circolo dei Lettori) a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e a Pio La Torre e Carlo Alberto Dalla Chiesa, a trent’anni dalla loro uccisione. Torna anche il Salone Off con più di 150 appuntamenti e 5 circoscrizioni coinvolte (2, 3, 4, 7, 8), con molte occasioni legate all’arte visiva, dal cinema alla fotografia, all’arte contemporanea. Tra i momenti legati alla fotografia: il lancio del concorso O/PenPics, ideato dall’associazione Imaginarium (venerdì 11 maggio al Circolo dei lettori) e la mostra di Lavorare nel cinema.
E per quanto riguarda l’arte contemporanea, fino al 16 maggio alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo c’è la mostra Press Play. L’arte e i mezzi di informazione (a cura di Irene Calderoli) con sedici artisti che riflettono sui media. Mentre domenica 13 maggio, alle ore 18 presso Border Land – Parco Ignazio Michelotti, ci sarà la presentazione-concerto del libro Hellzarockin’, il progetto collettivo sulle leggende dei grandi miti del rock, nato in digitale, da un’idea di Michele Petrucci e poi sviluppato in volume per la collana Extra, con i testi di Gianluca Morozzi e i disegni di un gruppo di giovani talenti italiani.
Dimenticavamo: al Salone del Libro ci ovviamente e soprattutto… libri. E per gli appassionati d’arte non c’è che da scegliere fra i 1.200 espositori, da 24 Ore Cultura ad Alinari, da Castelvecchi a Corraini, da Giunti a Gribaudo, da Skira a Tunué.
Claudia Giraud
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