Perché no, visto che funziona? E anche Bonhams esordisce nelle aste di Arte Contemporanea a New York. Senza highlight da record, ma con molti nomi nuovi
C’è anche un battesimo da celebrare, nella contemporary week delle aste Usa di metà primavera. È quello di Bonhams, che inaugura il nuovo dipartimento di Arte Contemporanea con la sua prima vendita di New York nella Evening sale del 10 maggio, con opere fresche e nuove sul mercato all’incanto. Top lot Composition di Franz Kline, […]
C’è anche un battesimo da celebrare, nella contemporary week delle aste Usa di metà primavera. È quello di Bonhams, che inaugura il nuovo dipartimento di Arte Contemporanea con la sua prima vendita di New York nella Evening sale del 10 maggio, con opere fresche e nuove sul mercato all’incanto. Top lot Composition di Franz Kline, stimata $200-300mila, eseguito nel 1954 e regalato dall’artista all’attuale proprietario come dono di nozze. Tra gli altri highlights, una scultura di Tom Sachs, Love Birds, stimata $125mila-175mila, e Maria Callas di Vik Muniz, dalla serie Picture of Diamonds, stimata $100-150mila.
La Part II il giorno seguente donerà in beneficenza il ricavato a favore del Missing Peace Project, con opere offerte dagli artisti e molte mai apparse in asta. Dal Ghana un grandissimo tappeto di tappi di bottiglia di El Anatsui, intitolato Harbinger ($700-900mila), assieme a opere di Chuck Close, Marina Abramovic, Bill Viola, Jenny Holzer e Richard Avedon. Tra le altre opere in asta Trophy di Richard McLean ($30mila-40mila); I Still Get a Thrill When I See Bill #3 di Mel Ramos ($20mila-30mila); I Think I Usually… di Julian Opie ($30mila-50mila); e un’opera di Alexander Calder, Elliptique, stimata $35mila-45mila.
– Martina Gambillara
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