Canti magnetici. Suoni, parole e immagini in cassetta
La storia dell’etichetta Canti magnetici, nata dall’idea di Donato Epiro, Andrea Penso e Gaspare Sammartano e impegnata a mescolare musica e arti visive.
Nasce nel 2015 come tape label di suoni, parole e immagini “anomali”, da un’idea di tre esponenti della scena elettronica italiana con base in Puglia: Donato Epiro, Andrea Penso e Gaspare Sammartano. Stiamo parlando dell’etichetta Canti Magnetici, che “concretizza una visione che abbiamo sviluppato insieme nel corso di diversi anni di frequentazione, confronti e riflessioni rispetto all’idea di suono, natura, ambiente”, ci raccontano i tre membri fondatori. “Siamo tutti e tre musicisti, nel tempo abbiamo inglobato nei nostri lavori suggestioni provenienti da ambiti diversi, confrontandoci e lavorando anche per cinema, teatro, danza, arti visive. La nostra visione è quindi più ampia rispetto al discorso strettamente ‘musicale’”.
Ogni cassetta è un piccolo concept album che vede, infatti, il coinvolgimento di figure più trasversali rispetto al musicista puro. Matthew P. Hopkins, ad esempio, è un artista visivo e scrittore australiano che in Fog study fa un’indagine sulla nebbia “interiore”; mentre Carlos Casas è un film e sound maker, artista visivo originario di Barcellona che realizza due tracce con field recording e frequenze radio registrate nella caverna Vucca De Lu Puzzu, a Capo di Leuca (Gagliano del Capo).
PAROLA A CANTI MAGNETICI
“Non consideriamo Canti Magnetici una vera e propria etichetta discografica, ma un progetto più articolato in cui il suono viene utilizzato come strumento per indagare fenomeni naturali, culturali, spirituali”, continuano Epiro, Penso e Sammartano. “L’obiettivo è mettersi in ascolto e aprire una comunicazione con un luogo, un non-luogo, un altro essere vivente, ma anche un oggetto, qualcosa di distante nel tempo o di astratto come una teoria, un’idea”.
Ora è tempo di cambiare formato e passare a nuovi progetti. Come la nuova serie Invisibilia, a cura di Andrea Penso, che presenta su vinile una composizione inedita di Michèle Bokanowski, realizzata come colonna sonora per il cortometraggio La Plage (1992) creato dal marito, il regista sperimentale Patrick Bokanowski.
“Stiamo provando a traslare il nostro approccio all’osservazione di forme più astratte, ad ambienti virtuali, a strumentazioni e tecnologie differenti”, concludono i tre musicisti. “In autunno abbiamo pubblicato su cd quattro composizioni di piano solo di Giovanni Di Domenico, una nuova tape di Joshua Bonnetta e un lavoro in vinile di Andrea Penso. Continueremo a sperimentare soluzioni sul versante grafico, e a esplorare maggiormente le potenzialità del web, ma anche della classica pubblicazione cartacea”.
‒ Claudia Giraud
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #51
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