Antiretorica: le proiezioni scultoree di Matteo Negri a Milano
Galleria Monopoli, Milano ‒ fino al 26 gennaio 2020. La mostra personale di Matteo Negri nella galleria milanese coniuga installazione, scultura, pittura, ceramica, progettualità e manualità.
Dinamiche singolari, mutevoli e dalla decisa geometria prendono corpo nelle opere scultoree di Matteo Negri (San Donato Milanese,1982). Nella selezione dei nuovi lavori installati a parete, caratterizzati da una solida costruzione formale, emergono, grazie all’applicazione di pellicole colorate e strati di grafie su alluminio o carte, degli insoliti riverberi cangianti, amplificati dai passaggi di luce che invadono la galleria.
Le abili composizioni di Negri inducono a una riflessione che rimanda ai prodromi atteggiamenti sperimentali di Bruno Munari che, negli Anni Cinquanta, avviò un processo di smaterializzazione dell’arte attraverso l’idea del dipingere con la luce, realizzando una serie di opere intitolate Proiezioni Dirette.
Se con quei lavori Munari raggiunge la smaterializzazione, Negri, con le sue proiezioni fatte di giochi di incastri, variazioni cromatiche e solide costruzioni riflettenti, compie un processo inverso, arriva a una maggiore identità volumetrica e spaziale volta a conquistare non solo le ampie sale del luogo espositivo, ma anche la percezione visiva e ambientale del fruitore, che diviene partecipe di un momento architettonicamente immersivo.
‒ Giuseppe Amedeo Arnesano
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