Stefano Comensoli & Nicolò Colciago – Lì dove nascono le forme del vento
Otto Zoo presenta Lì dove nascono le forme del vento, una mostra personale, la prima nella galleria, di Stefano Comensoli e Nicolò Colciago.
Comunicato stampa
Otto Zoo presenta Lì dove nascono le forme del vento, una mostra personale, la prima nella galleria, di Stefano Comensoli e Nicolò Colciago.
I due artisti lavorano e si esprimono con un’unica voce attraverso un profondo processo di trasformazione e dialogo su e con la materia: parti di scarto e di recupero provenienti da aree dismesse, luoghi periferici e cantieri, su cui il tempo e l’uomo attuano processi di corrosione, demolizione e abbandono.
L’osservazione e l’esplorazione sono alla base del vocabolario visivo e poetico dei due artisti che, mediante un costante allenamento nell’attraversamento del paesaggio, ricercano uno spostamento dello sguardo a favore di un immaginario sensibile.
L’oggetto viene prelevato direttamente dal suo contesto, lavorato e restituito con una narrazione che ne cambia la prospettiva, aprendo a nuove possibilità di visioni.
Nella mostra alla galleria Otto Zoo, Stefano Comensoli e Nicolò Colciago, sviluppano un corpo di lavori eterogeneo dove superfici e volumi si espandono nelle diverse direzioni dello spazio.
Pavimenti diventano paesaggi e tubi diventano linee in un dialogo tra pieni e vuoti. Una grande scultura aerea sovrasta l’ambiente, accompagnata da una serie di quadri realizzati con materiali (linoleum, regge, vetro, bitume) che disegnano solchi, sfumature, flussi e sculture che, assemblate per mezzo di tecniche di arrangio, ricercano una fusione tra densità e leggerezza.
Un approccio sperimentale per l’editoria e la stampa è integrato dagli artisti nella loro modalità di lavoro; immagini di archivio, segni grafici e racconti convergono in un libro, che verrà presentato in un appuntamento specifico durante il periodo di mostra.
L’unione sinergica tra materiali e immaginari ricrea un’atmosfera di contrasti volta a tracciare una mappatura di emozioni e luoghi interiori, che traducono esperienze e profondità.