Musei e daltonismo: collaudati nuovi occhiali per vedere tutti i colori delle opere d’arte
Dare la possibilità a tutti di vedere la stessa gamma cromatica è una forma di inclusione. Su questo si basa il programma itinerante di EnChroma, mirato a far sperimentare al pubblico dei musei le nuove lenti per daltonici.
Se i musei del XXI Secolo sono concepiti non solo per contenere ed esporre arte, ma per essere luoghi di accoglienza, inclusione, divulgazione culturale e aggregazione sociale, è giusto che il tentativo di renderli accessibili a tutti sia in continuo miglioramento. L’ultimo caso viene dall’America, dove l’azienda EnChroma – produttrice di tecnologie per lenti all’avanguardia – ha messo a punto un nuovo modello di visore capace di restituire a chi è affetto da daltonismo tutta la gamma di colori finora carente. Quale luogo poteva essere più adatto alla sperimentazione, se non il museo? I soggetti daltonici, sebbene partano con un grosso svantaggio nella fruizione d’arte, non sono ancora annoverati nell’ADA – American with Disabilities Act. Un punto in più a favore della ricerca e dell’accessibilità.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=gd48jr2Wymk&feature=emb_title
GLI OCCHIALI ENCHROMA: COSA SONO
Come funziona la nuova tecnologia EnChroma? A prima vista possono sembrare comuni occhiali dalle lenti colorate, ma in realtà sono dotati di filtri ottici “che rimuovono le lunghezze d’onda della luce in cui i coni rosso e verde hanno una sovrapposizione eccessiva”: in altre parole, vanno a regolare la percezione della tricromia – rosso, verde e blu – nei soggetti che non riescono a vedere correttamente tutti i livelli di colore. La presentazione degli esiti della ricerca al pubblico dei centri culturali è stata un esito naturale per l’azienda. “Con gli occhiali EnChroma, possiamo condividere la speranza di O’Keeffe di trasmettere la grandezza e la meraviglia del mondo a tutti”, ha commentato Katrina Stacy, Curatrice interna al Museo Georgia O’Keeffe di Santa Fe, una tappa in cui il progetto è stato accolto con particolare entusiasmo. Il daltonismo – analizzato per la prima volta nel 1974 dallo scienziato John Dalton, da cui prende il nome – è un disturbo che si eredita geneticamente. Si stima che nel mondo esistano 300 milioni di daltonici, in gran parte maschi (il 7-8%, mentre le femmine sono tra lo 0,4 e lo 0,5). La sua diagnosi solitamente si ottiene attraverso il test di Ishihara, attraverso il quale si risale ai colori che non possono essere percepiti dai soggetti malati. EnChroma mette a disposizione sul suo sito un veloce test disponibile qui https://enchroma.com/pages/test.
GLI OCCHIALI ENCHROMA NEI MUSEI
La collaborazione è avvenuta anche con il Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City, il Crystal Bridges Museum of American Art, nell’Arkansas, il Museum of Contemporary Art di Chicago e il Centraal Museum di Utrecht (al momento l’unica destinazione europea). L’ultimo evento, a dicembre 2019, si è svolto al Museum of Contemporary Art di Denver, in Colorado: molti soggetti affetti da daltonismo, hanno potuto fare l’esperienza, per la prima volta nella loro vita, di vedere tutti i colori delle opere esposte (le testimonianze sono state documentate e inserite nel video in alto). Determinata nella missione di rendere i centri culturali accessibili a tutti, EnChroma rende gli occhiali disponibili a prezzi ridotti per musei, centri scientifici, biblioteche e sistemi scolastici (i prezzi variano tra i 250 e i 450 dollari). Al MCA Denver, in quanto parte del programma di accessibilità dell’azienda, ne sono stati donati quattro paia, di cui due da bambino.
-Giulia Ronchi
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