Mario Dondero, fotografo cosmopolita. A Fermo
Terminal Mario Dondero, Fermo – fino al 1° marzo 2020. L’omaggio di Fermo a Mario Dondero, uno dei maestri della fotografia italiana e internazionale.
80 scatti in bianco e nero di Mario Dondero (Milano, 1928 ‒ Petritoli, 2015) hanno inaugurato il nuovo spazio espositivo della città di Fermo al Terminal Mario Dondero, riaperto al pubblico dopo un lungo restauro e intitolato allo stesso fotografo.
Appassionato interprete di storie e testimone attento del vero, ha catturato il senso di emozioni uniche e sincere. Cosmopolita e dinamico, ha attraversato città e continenti, immortalando il vissuto di chi incontrava in volti, gesti e azioni.
Sette le sezioni – Artisti, Borse e Valori, Irlanda, Cuba, Africa, Teatro e Scuola – che, insieme a una serie di ritratti di famosi personaggi locali, compongono la mostra. Molte delle immagini scelte, pazientemente raccolte e archiviate dai responsabili della Fototeca provinciale di Fermo che custodisce l’archivio Dondero, sono esposte al pubblico per la prima volta.
LE FOTOGRAFIE DI MARIO DONDERO
Ritrae il talento di pittori, scultori e scrittori, da Alberto Giacometti alla Biennale di Venezia a Emilio Tadini nel suo atelier di Milano sino alla scrittrice e poetessa Joyce Lussu. Affascinato dal teatro, fotografa compagnie e artisti nei più importanti teatri d’Europa. Indaga la realtà e ne registra i cambiamenti, come a Belfast, nell’Irlanda del 1968. Trascrive i linguaggi del mondo della finanza, mentre fissa nella conoscenza i cardini della consapevolezza e del sapere. Incontra l’Africa e ne rivela le memorie, mentre a Cuba svela sapori e caratteri.
Annota le trame del vivere, restituendo pagine vivide e suggestive. Codifica linguaggi ed espressioni in lessici autentici e originali. Empatico e mai banale, lirica e pura è la sua prosa.
‒ Silvia Papa
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