Ambientazioni oniriche. Alice Faloretti a Roma
Francesca Antonini Arte Contemporanea, Roma – fino al 18 gennaio 2020. Nella mostra a cura di Daniele Capra, Alice Faloretti presenta susseguirsi di paesaggi immaginari in cui l’inconscio prende vita attraverso l’azione dell’artista, tra olii e ipnotiche visioni.
Le candide pareti della galleria romana si accendono con le cromie ardite di Alice Faloretti (Brescia, 1992). In un primo momento è come se le opere accompagnassero lo spettatore ‒ mano nella mano ‒, per poi lasciarlo perdersi nella ariosa sala dove grandi tele, e altre medie, si aprono verso enigmatici lidi. La mente viaggia, distaccandosi dalla scatola terrena che la tiene ancorata al mondo tangibile, per inoltrarsi in ritagli di paesaggi – reali ‒ rimescolati seguendo le suggestioni dell’inconscio.
Una dimensione altra animata da verdeggianti fronde arboree, rigagnoli d’acqua, piccole porzioni di cielo e sentieri che si inoltrano nella fitta natura. Un continuo gioco di scatole cinesi dove lo spazio si moltiplica, aprendosi su diversi piani, avvolto da un’atmosfera ovattata. Le pennellate oleate, per lo più delicate e a tratti materiche, toccate dalla luce, fanno brillare le diverse tonalità passando dagli intensi rossi ai placidi blu.
‒ Valentina Muzi
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