La fiera SetUp di Bologna non si fa. Al suo posto una mostra
Dopo la scissione delle due fondatrici, la rassegna per artisti emergenti, per 7 anni protagonista dell’art week bolognese, quest’anno non si fa. Al suo posto, una Exhibition and Sale ideata da Alice Zannoni per il rilancio futuro della fiera
SetUp, fiera indipendente dedicata agli artisti emergenti che per 7 anni è stata protagonista della settimana dell’arte bolognese, quest’anno non ci sarà. Lo ha annunciato durante una conferenza stampa, a pochi giorni dall’art week sotto le due Torri, Alice Zannoni, Amministratore Unico di SetUp Art srl e co-fondatrice insieme a Simona Gavioli – che ora dirige il nuovo progetto fieristico BOOMing Contemporary Art Show – della prima fiera d’arte contemporanea collaterale ad Arte Fiera Bologna. “Prendere la decisione di fermare SetUp è stata una scelta obbligata, un dovere e una responsabilità le cui parole non avrei mai voluto pronunciare”, ha dichiarato Zannoni. “Il cuore è muto, ma continua a battere e non per ostinazione, ma perché sono convinta che il legno con cui è stata costruita la barca sia di qualità. Il vero capitano è l’ultimo ad abbandonare la nave, per questo sono ancora qua, per rilanciare SetUp”.
LA STORIA DI SET UP
Prenderà, infatti, il suo posto la mostra Sono ancora qua. SetUp to be continued che si terrà dal 24 al 26 gennaio 2020 negli spazi al primo piano dell’Autostazione, proprio quelli che hanno visto nascere nel 2013 SetUp Contemporary Art Fair, per cinque edizioni diretta dal duo Zannoni-Gavioli, ora definitivamente scisso. Motivo del contendere? La nuova sede nello storico Palazzo Pallavicini che ha ospitato la fiera negli ultimi due anni.
LE RAGIONI DELLA SCISSIONE
“Già l’edizione 2017 aveva dimostrato il crearsi di tensioni finanziarie nell’ambito della società”, ha raccontato Alice Zannoni ad Artribune. “La Presidente allora consigliò di cambiare il luogo portandolo a Palazzo Pallavicini, io per il rapporto di stima che avevo nei confronti della mia socia ho pensato che fosse una cosa giusta e inizialmente l’ho anche condivisa, ma quando mi sono resa conto della reale capienza della spazio, (la metà delle gallerie), in relazione anche al costo ben doppio rispetto all’Autostazione ho pensato a due cose: la sede non era il luogo deputato per la missione di SetUp nei confronti dei giovani, in quanto il prezzo dello stand sarebbe stato elevato; la seconda che il contenimento dello spazio avrebbe accentuato ancora di più la tensione finanziaria che si era creata. Così ho preso le distanze e mi sono opposta alla manifestazione come era stata presentata, tanto che non l’ho condivisa e non ho curato la direzione artistica”. Il format di SetUp, che era quello di coinvolgere artisti e curatori under 35, e quindi “emergenti”, ritorna in parte nel nuovo progetto espositivo di Alice Zannoni, costituito da oltre 30 artisti, ma senza un sostrato curatoriale a sostegno, ciò perché le opere esposte sono il frutto di donazione da parte di artisti e collezionisti che, con un gesto di generosità e riconoscenza, vogliono contribuire a finanziare la rinascita della fiera. “L’idea dell’Exhibition and Sale è nata proprio da un’azione spontanea di un amico che mi ha offerto la donazione di una propria opera per dare una mano”, ha concluso Zannoni; “parlando di questo gesto di altruismo con altre persone, molte si sono aggiunte senza esitazione con un immediato: “Te ne do una anche io!”. “Anche” è una parola straordinaria. Significa tutto e ancor di più, è una parola inclusiva e virale. È una parola enorme. Ho pensato di metterla a frutto, ho pensato che “anche” io avrei dovuto masticarla e riscendere in campo”.
-Claudia Giraud
https://www.artribune.com/mostre-evento-arte/sono-ancora-qua-setup-to-be-continued/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati