Colore assoluto. Jingge Dong a Bologna
Palazzo Tubertini, Bologna – fino al 26 gennaio 2020. Il colore è l’assoluto protagonista della pittura di Jingge Dong. In una pratica d’arte che non plasma l’esistente.
Daniele Capra cura la personale di Jingge Dong The Goddess of the Luo River, nell’ambito di Arte Fiera a Bologna. Le dieci opere in mostra sono state appese a un muro di cartongesso nell’atrio di Palazzo Tubertini in stile liberty. I quadri, sia su tela che su carta, sono la testimonianza palese di quanto possa essere precaria in pittura la differenza, che in qualche caso ancora si legge, fra figurativo e non figurativo, tra astratto e concreto.
Nel caso di Jingge Dong (Pechino, 1989) ci troviamo di fronte a situazioni cromatiche indipendenti, che potrebbero apparire astratte, ma in realtà sono concrete perché create ex-nihilo. Ciò vuol dire che l’opera in Dong rappresenta solo se stessa, non raffigura più il mondo. Resiste comunque una certa figurazione, anche se tende ad affievolirsi, a evaporare per l’esplosione del fattore cromatico, che dilaga nel blu, nel grigio nel marrone, nel nero compatto, nell’azzurro evanescente, nel giallo esausto. Scelte che Dong trascina, articola, compatta sulla tela o sulla carta rispettando un ritmo che è tutto suo.
‒ Fausto Politino
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