Vent’anni di vita in otto minuti di timelapse. Il fotografo americano Noah Kalina (New York, 1980) ha iniziato il progetto Everyday nel 1999, quando aveva solo diciannove anni. Il concept è semplice: immortalare il proprio viso ogni giorno, con un semplice scatto frontale, e poi montare tutte le immagini in una velocissima sequenza, così da percepire, attraverso i grandi e piccoli cambiamenti, il tempo che passa. E se nel campo dell’arte concettuale questa pratica era stata già sperimentata da diversi autori, primo fra tutti il grandissimo Roman Opalka (1931-2011), è a Kalina che si deve la sua trasformazione in una pratica diffusa e popolare. Lo stesso autore ha dichiarato di aver avuto l’idea di usare il time-lapse dopo aver visto il lavoro di un’altra artista, la coreana Ahree Lee. Dopo la circolazione virale, nel 2006, del primo video, che conteneva sei anni di selfie (ante-litteram), la tradizione di scattarsi una foto al giorno è diventata un classico su Internet, facilitata anche dalla comparsa di alcune app preposte allo scopo, come Everyday e 1 Second Everyday.
DALL’ARTE CONCETTUALE A YOUTUBE
Piattaforme social come Youtube e Instagram pullulano oggi di progetti di questo genere, incentrati a volte sulla crescita, a volte sulla transizione di genere o altri tipi di modifica corporea, altre volte ancora sui cambi di look o di ambientazione. Sul template iniziale, insomma, come sempre accade nelle catene memetiche online, sono andate a innestarsi molteplici versioni differenti, che hanno reso l’idea di partenza fluida e reinterpretabile. Dopo il successo ottenuto nel 2006 (il primo video ha quasi 27 milioni di visualizzazioni), cui sono seguite anche numerose citazioni in prodotti culturali mainstream come i Simpson e Family Guy, Kalina ha continuato a scattare per molti altri anni. Nel 2012 ha pubblicato un secondo video su Youtube, aggiornato a 12 anni e 5 mesi, e infine, lo scorso 14 gennaio, è apparso il filmato del ventennale, che in poco più di otto minuti racchiude due decadi di scatti quotidiani.
– Valentina Tanni
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati