Legge sulla lettura: il Ministero istituisce il titolo di Capitale Italiana del Libro
Appena approvata dal Senato, la legge che mira a sostenere la lettura e l’editoria prevede, tra i diversi punti, anche l’istituzione del titolo di Capitale Italiana del Libro, da conferire ogni anno alle città che si distinguono per le attività di promozione dei libri
Dopo il titolo di Capitale Italiana della Cultura, il Ministero dei Beni Culturali istituisce, a partire dal 2020, il titolo di Capitale Italiana del Libro. È tra i punti della proposta di legge a sostegno della lettura, appena approvata dal Senato. “L’approvazione della legge sulla promozione della lettura è un importante passo avanti. Non è l’ultima tappa, adesso tutti insieme dobbiamo lavorare a una legge per l’editoria che sostenga complessivamente il settore del libro, sul modello della legge del cinema”, ha commentato il Ministro Dario Franceschini, sottolineando come la nuova legge avrà tra i suoi principali fini quello di supportare piccole librerie e case editrici, con l’incremento del “tax credit librerie” – solo pochi giorni fa vi parlavamo del decreto di legge firmato da Franceschini che prevede il tax credit per i videomusicali – e iniziative rivolte alla promozione della lettura su tutto il territorio nazionale.
LA CAPITALE ITALIANA DEL LIBRO
Stando a quanto riportato da una nota stampa del MiBACT, il titolo di Capitale Italiana del Libro verrà istituito già dal 2020, e “verrà conferito ogni anno dal Consiglio dei Ministri all’esito di una apposita selezione sulla base dei progetti delle città che si candidano. La ‘Capitale italiana del libro’ riceverà un finanziamento di 500.000 euro per la realizzazione di progetti”. Un po’ come accaduto per il titolo di Capitale Italiana della Cultura – che ha tratto “ispirazione” da quello di Capitale Europea” –, anche questa nuova iniziativa del Ministero sembrerebbe ricalcare le orme di un titolo internazionale, ovvero quello di Capitale Mondiale del Libro, assegnato ogni anno dall’UNESCO alla città che si è particolarmente distinta per la qualità dei programmi rivolti alla promozione del libro e della lettura. Dal 2001, anno di istituzione della Capitale Mondiale del Libro, è stata eletta solo una città italiana: si tratta di Torino, che nel 2006 ha vinto il titolo in collaborazione con Roma.
LA LEGGE SULL’EDITORIA. I PUNTI SALIENTI
Oltre all’istituzione del titolo di Capitale Italiana del Libro, la legge approvata dal Senato prevede altri punti importanti: a partire da un piano nazionale per la promozione della lettura, con una maggiore attenzione al territorio; l’incremento del Tax credit librerie; la Card cultura da 100 euro per l’acquisto di libri (rivolta a nuclei familiari economicamente svantaggiati, che potranno così disporre di una carta elettronica pari a 100 euro da utilizzare, entro un anno, per l’acquisto di libri); tetto del 5% agli sconti per sostenere librerie e case editrici; l’istituzione di un Albo delle Librerie di Qualità; un fondo pari a un milione di euro per formare il personale delle scuole impegnato nella gestione delle biblioteche scolastiche; semplificazione per le donazioni librarie (“la legge disciplina e semplifica le donazioni di libri non più commerciabili o non idonei alla commercializzazione per imperfezioni, alterazioni, danni o vizi. Le cessioni gratuite di libri non più commercializzati sono escluse dall’applicazione dell’IVA”).
– Desirée Maida
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