Kate Tedman – The Surface
Prima personale in Italia dell’artista inglese Kate Tedman.
Comunicato stampa
Inaugurerà venerdì 7 febbraio alle ore 18.30 da c|e contemporary “The Surface” la prima personale in Italia dell’artista inglese Kate Tedman. La mostra è stata inserita nel Palinsesto “I talenti delle donne”, un percorso che esplora il mondo delle donne protagoniste della cultura e del pensiero creativo, promosso dal Comune di Milano.
Autodidatta sia nell’arte del disegno che del ricamo, due tecniche che padroneggia alla perfezione e in modo naturale, Kate Tedman crea ambientazioni oniriche abitate da pesci, elementi vegetali e da personaggi eccentrici e misteriosi provenienti da epoche lontane.
Il titolo della mostra è ispirato al libro “Surfacing” di Margaret Atwood e rappresenta Kate Tedman ma soprattutto è specchio delle sue opere che sono frutto delle sue esperienze e di sollecitazioni esterne. L’artista trae ispirazione e si lascia guidare dalle influenze del contesto circostante e assimila piccoli elementi di design da diverse culture e tradizioni rielaborando e riutilizzando questi particolari come parte di un lavoro più ampio e traendo ispirazione da luoghi e oggetti inaspettati.
I lavori dipinti su tela mostrano un'ossessione per la cura di ogni dettaglio difatti i colori sono applicati con la punta di siringhe per ottenere una maggiore precisione. Questa attenzione quasi maniacale per il disegno e la stesura del colore non è però abbastanza laboriosa per l’artista che nelle sue opere utilizza inoltre fili sottili di lana e cotone in modo da creare linee e motivi delicati che, nei 4 dipinti in mostra, danno vita a raffigurazioni di assurdi meccanismi di sopravvivenza.
In occasione di questa prima mostra personale presso c|e contemporary Kate Tedman ha realizzato inoltre alcune opere ricamando su antichi ritratti incisi o antiche opere ad olio. L’effetto ottenuto è di un incredibilmente dettagliata e intricata superficie che è allo stesso tempo antica e moderna.
Kate Tedman raccoglie, ripara e riassembla queste opere curiose appartenenti al nostro passato. La sua collezione proviene da mercatini delle pulci, fiere d’antiquariato e fonti private. L’artista è affezionata alle persone raffigurate in questi lavori antichi e osservando queste immagini vi trova una grande tristezza, quasi una tragedia in quanto queste figure vengono ormai sottovalutate e scartate finendo nei mercatini delle pulci e perdendo quindi la connessione con le loro famiglie. Kate Tedman cerca di riportarli alla superficie della nostra coscienza, applicando colore e ridandogli forma. Le sue pennellate cucite, laboriose e meticolose, evitano di danneggiare l'integrità dell'opera originale, riportandole, ancora una volta, alla superficie della nostra attenzione.
L’arte antica del ricamo viene utilizzata dall’artista in chiave moderna per arricchire queste opere del passato continuando a farle vivere anche oggi. Le opere in mostra servono a sconfiggere l'arroganza del mondo in cui viviamo rendendo invece omaggio al nostro patrimonio, alla nostra storia e alle persone dimenticate, portandole di nuovo in superficie con orgoglio e dignità.
Kate Tedman nasce in Inghilterra nel 1979 e la sua carriera artistica si evolve dopo essersi laureata in Filosofia all'Heythrop College dell'Università di Londra.
La sua carriera si sviluppa grazie ad un periodo di 11 anni di collaborazione artistica internazionale chiamato "KateEric", al fianco dell'artista americano Eric Siemens. Il duo KateEric ha lavorato a stretto contatto con il gallerista e curatore della Bay Area Wendi Norris della Galleria Wendi Norris e molti loro dipinti e opere scultoree sono stati esposti negli Stati Uniti, in Europa, in Asia e in Medio Oriente. Il loro lavoro è stato inoltre recensito e presentato su ARTnews, Art in America, San Francisco Chronicle, New York Times e numerose altre pubblicazioni.
Dal 2014 Kate Tedman ha iniziato ad esplorare la carriera artistica come artista indipendente. La transizione da duo ad artista autonoma è un momento per trovare e identificare la propria autenticità, conseguendo fiducia per perseguire un percorso nuovo, complesso e intrigante. Sembra semplice, ma per un perfezionista come Kate Tedman, è più facile a dirsi che a farsi. Non c'è spavalderia, vanità o egoismo coinvolti nell'arte risultante. L'artista si è concessa tempo e analisi per esplorare ciò che trova veramente più intrigante e per abbellirlo con il suo personale punto di vista.