Antonio Cereda – Street art

Informazioni Evento

Luogo
SALA NICOLINI
Via Sandro Nicolini 2, Varese, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal giovedì al sabato ore 14.30-18.30

Vernissage
12/02/2020

ore 18

Artisti
Antonio Cereda
Curatori
Luca Traini, Debora Ferrari
Generi
fotografia, personale

Fotografie di Antonio Cereda al patrimonio della Street Art, dei Graffiti e della Urban Art.

Comunicato stampa

STREET ART
Segno dei tempi
Fotografie di Antonio Cereda
al patrimonio della Street Art, dei Graffiti e della Urban Art
A cura di Debora Ferrari e Luca Traini
Con una presentazione di Anna Canuto, antropologa
Brindisi e momento di ispirazione con le parole da colorare di Marta Della Bella ore 18 del 12.2.2020

STREET ART Segno dei tempi è la mostra di un fotografo che ha girato il mondo e continua a ritrovarne tracce nella sua Milano, ritraendo le immagini più affascinanti di un’arte che della contaminazione e della multiculturalità ha fatto la sua cifra. In collaborazione e col Patrocinio del Comune di Varese che la ospita nella Sala Nicolini di Biumo.
Antonio Cereda, infatti, ha seguito fin dalla metà degli anni ’80 storia ed evoluzioni delle opere di quelli che inizialmente venivano chiamati graffitari, quindi writers, street artist e oggi urban artist (è il caso del progetto Energy Box di Milano e delle varie attività qui a Varese e in provincia).
Un’arte, come ha scritto l’antropologa Anna Canuto, “che si è sviluppata al di fuori del museo”, un’estetica orgogliosamente periferica, di avanguardia perché capace di dare un senso positivo ai luoghi abbandonati trasformandoli in spazi liberati. Un’arte sempre giovane anche in Italia in quanto nata nel solco della street art americana degli anni ’70, che aveva preso vita, come ha scritto Elena Di Raddo, docente e curatrice di una mostra nell’Università Cattolica di Milano, “con uno specifico intento: esprimere il desiderio dei giovani”.
Con la sensibilità e la maestria che contraddistingue tutta la sua opera fotografica, Antonio Cereda, partendo dal suo quartiere, l’Ortica (oggi vero e proprio museo a cielo aperto), continua a illustrare queste ininterrotte metamorfosi, che come tavolozza hanno un set di bombolette spray, da Niguarda alla Bicocca, da massicciate e smistamenti delle FFSS al Naviglio Grande, dal muro di cinta dell’Ippodromo di San Siro all’altro museo a cielo aperto di quest’arte che è il centro sociale Leoncavallo (solo per fare qualche esempio). Dalle opere di straordinaria efficacia, spesso purtroppo effimere (ecco perché la fotografia), di autori riconosciuti come Blu, Pao, Kilo e Zed, Krio, Nais o Iena Cruz ad altri murali di artisti meno noti ma sempre caratterizzati dalla stessa vitalità prorompente e irrefrenabile del colore, che tende a lasciare il segno dove altri hanno scelto o dovuto chiudere gli occhi. Che dovranno riaprire. E continuare a meravigliarsi
Fino all’approdo e alla rappresentazione di altri splendidi esempi in Madagascar, a New York e a Lisbona. Testimonianza di un grande viaggiatore che sa sempre rinnovare la sua poetica e può vantare più di trent’anni di esperienza e diverse pubblicazioni: SFULINGO L’India dei colori (1988), Polepole dell’Africa adagio, adagio (2003), Papua Nuova Guinea: le maschere danzanti (2007), Gujarat, Frammenti (2018).
L’esposizione è accompagnata dal catalogo curato da Debora Ferrari e Luca Traini per TraRari TIPI, Con una presentazione di Anna Canuto, antropologa, grafica di Flavia Ciglia.
LUOGO: Sala Nicolini-Musei Civici di Varese, via Nicolini 2, Biumo Inferiore-Varese
DATE: Dal 12 al 28 febbraio 2020
EVENTO NELL’EVENTO: 21/2 dalle 15.30 alle 17.30: Parole disegnate, workshop con Marta Della Bella sulle parole e la forza che hanno nel momento in cui le incontri. Solo su prenotazione scrivendo a [email protected], ingresso libero alla mostra e contributo per il workshop di € 15,00 (a persona, sconto famiglie/bambini)
www.lagazzaelunicorno.it