Progettare la Bellezza. Con questo claim, dal 21 al 26 aprile 2020, il Salone del Mobile di Milano porterà in fiera più di 2.200 espositori e 600 giovani designer under 35 per un evento esperienziale che sembra non voler disattendere i molti fari puntati su Milano e sulla volontà di questa città di confermarsi capofila per quanto riguarda l’innovazione a livello internazionale. In apertura della conferenza stampa di presentazione della 59ª edizione il Presidente Claudio Luti ha tenuto a mostrare il suo ottimismo sulla fattibilità degli eventi satellite del Salone che si svolgono al di fuori del nostro paese, ovvero i Saloni di Shangai e Mosca. Una serie di testimonianze (tutte al femminile) delle testate di settore cinesi ha sottolineato l’attenzione e la connessione sempre attiva con la Cina: un gradito gesto contro l’isolamento forzato imposto al paese dal coronavirus. Ad affiancare il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0 e il Salone Satellite saranno, come succede nelle annate pari, EuroCucina e il Salone Internazionale del Bagno. Le aziende restano il baricentro dell’evento, ma il meglio della produzione italiana e il nuovo design internazionale verranno presentati con una varietà di linguaggi sempre maggiore. In quattro focus ecco che cosa ci aspetta, in fiera e fuori.
–Flavia Chiavaroli
LA SCATOLA MAGICA
Un Manifesto, 10 parole. Il Salone del Mobile 2020 sceglie di raccontarsi così al suo pubblico e Davide Rampello, direttore artistico di numerose installazioni, critico e producer, anche quest’anno ha trovato una chiave di lettura tanto originale quanto immediata per trasmettere al pubblico la forza racchiusa in questi dieci punti chiave. La Scatola Magica allestita nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale dal 21 aprile al 3 maggio concretizzerà i valori del Manifesto – Emozione, Impresa, Qualità, Progetto, Sistema, Comunicazione, Cultura, Giovani, Ingegno, Milano – nelle immagini di 10 autori e registi italiani: Francesca Archibugi, Pappi Corsicato, Stefano Mordini, Wilma Labate, Bruno Bozzetto, Luca Lucini, Claudio Giovannesi, Gianni Canova, Donato Carrisi, Daniele Ciprì. L’obiettivo è quello di risvegliare il senso di meraviglia, portando il visitatore all’interno di una grande camera oscura (6 m di altezza per 24 m di profondità). Un esempio lo ha anticipato oggi il regista Luca Lucini, che rileggerà il concetto di comunicazione attraverso tre varianti dello stesso monologo interpretate da Margherita Buy. 30×3 secondi di straniamento per farci comprendere l’importanza della percezione apportata da una buona recitazione e una fedele rappresentazione.
EUROCUCINE & FTK
84 espositori presenti in maniera diffusa tra i padiglioni del Salone e di S. Project, secondo una formula espositiva trasversale già testata nel 2019. Le cucine sono sempre più Smart, luoghi al tempo stesso pratici e accoglienti. Immancabile è l’attenzione alle soluzioni in materia di sostenibilità, dai materiali impiegati, alla durabilità, alla praticità ed all’integrazione dei sistemi di raccolta differenziata e riciclo di acqua e rifiuti. La tecnologia è l’altro core business delle cucine del prossimo futuro e l’8ª edizione di FTK (Technology For the Kitchen) sembra puntare molto sull’esperienza e sull’efficienza degli elettrodomestici di nuova generazione.
SALONE INTERNAZIONALE DEL BAGNO
179 variazioni sull’arredo bagno sembrano un numero sufficiente per dare agli addetti ai lavori una panoramica dettagliata delle nuove tendenze di uno degli ambienti della casa su cui l’interior, oggi, punta di più. Oltre alla riduzione degli sprechi vedremo come sarà possibile realizzare la salle de bain che rispecchi esattamente le nostre esigenze (riconoscimento facciale che regola automaticamente la temperatura dell’acqua, il bagno pronto al nostro rientro con un semplice digit sul telefono…) Anche gli specchi oltre a riflettere la vanitas si animano e customizzano: ci sarà anche Siri che, soddisfacendo le nostre brame, ci dirà “chi è la più bella del Reame?”
SALONESATELLITE
Il sociale secondo le nuove generazioni. La riflessione sul ruolo che il design deve necessariamente avere nel riempire le crepe – ideali – nei rapporti tra gli esseri umani umani e ricucire gli strappi – fisici questa volta – nel tessuto urbano è stata affidata alla fresca creatività di 600 progettisti under 35, provenienti da 27 istituti/università che quest’anno si estendono fino alla Repubblica Democratica del Congo, alla Nigeria, al Pakistan e al Paraguay. “DESIGNING FOR OUR FUTURE SELVES / PROGETTARE PER I NOSTRI DOMANI” indagherà soluzioni sostenibili non solo in termini di materiali ma, soprattutto, di fruibilità dei progetti presentati, che aiutino a superare piccoli e grandi ostacoli del quotidiano e che sfruttino l’artigianato locale come risorsa tecnica unica nel suo genere. Il comitato di selezione quest’anno spazia dal design al giornalismo, da Beppe Finessi ad Anty Pansera, da Pasquale Junior Natuzzi a Nanda Vigo, solo per citarne alcuni. A presiedere l’11aª edizione del SaloneSatellite Award è stata riconfermata Paola Antonelli, Senior Curator del MoMA di NY.
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