Il MEIS di Ferrara cerca un nuovo direttore. Il bando del Museo dell’Ebraismo e della Shoah

Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah–MEIS di Ferrara cerca un nuovo direttore per sostituire l’uscente Simonetta Della Seta chiamata a dirigere un’importante istituzione a Gerusalemme. Ecco il bando

C’è solo un mese di tempo per proporre la propria candidatura a direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah–MEIS di Ferrara, aperto nel dicembre 2017 ma istituito nel 2003 dal Parlamento italiano. È infatti appena uscito il bando, voluto dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione che lo gestisce, per sostituire Simonetta Della Seta. Alla fine del suo mandato quadriennale presso il Museo, Della Seta è stata, infatti, chiamata a ricoprire dal 1° settembre il prestigioso incarico di Direttore del Dipartimento Europa dello Yad Vashem a Gerusalemme, massima istituzione preposta all’insegnamento, alla ricerca e alla memoria della Shoah. “Lascerò il MEIS a giugno, consapevole di aver creato assieme al Presidente Disegni, al Consiglio di Amministrazione, al Comitato Scientifico e al meraviglioso staff con il quale lavoro ancora ogni giorno, un luogo di rilievo per l’Italia, per l’Europa e per il mondo ebraico”, dichiara Della Seta. “Il MEIS è oggi un centro che diffonde conoscenza e valori. Non siamo noi a dirlo, ma le decine di migliaia di persone che visitano questo Museo. La città di Ferrara rimarrà sempre nel mio cuore. Sono profondamente grata a tutti coloro che mi hanno accompagnata, consigliata, guidata e sostenuta in questa impresa. È un privilegio aver dato tutti insieme un contributo alla cultura del nostro Paese. Auguro al MEIS e a coloro che continueranno a costruire questo straordinario progetto di ottenere il riconoscimento che meritano. Anche se lontana, non li abbandonerò mai”.

MEIS DI FERRARA. VISIONE E MISSIONE DEL MUSEO

All’incarico – si legge nel bando – sarà applicato il CCNL Dirigenti Terziario con un tipo di trattamento economico e normativo previsto dallo stesso contratto collettivo, oltre alle retribuzioni di posizione organizzativa e di risultato; sarà a tempo determinato e avrà una durata di quattro anni, prorogabile per altri quattro, per una figura professionale che dovrà avere i requisiti sia del conservatore museale che del manager culturale. Sotto la direzione di Simonetta Della Seta, il museo ha raggiunto risultati significativi, che hanno consentito di costruire un nuovo polo museale nazionale, capace di offrire al visitatore una esperienza unica sulla storia, la cultura e i valori dell’Ebraismo italiano, e dell’Ebraismo in generale. In questi anni il MEIS ha, infatti, non solo allestito tre mostre storiche fondamentali sugli Ebrei italiani e alcune significative mostre temporanee, ma anche avviato il percorso espositivo permanente del Museo e contribuito al dibattito nazionale e internazionale su temi di grande attualità, quali l’accoglienza, il dialogo con le minoranze, le radici dell’Europa, l’antisemitismo, la trasmissione della Shoah. “Lo scorso quadriennio è stato un periodo caratterizzato da uno straordinario avanzamento nel processo di realizzazione del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, che ha visto il completamento del restauro dell’ex-carcere di Ferrara e la sua piena valorizzazione come sede espositiva e di eventi culturali, a partire dalla grande mostra inaugurale sui primi mille anni di presenza ebraica nel nostro Paese, aperta nel dicembre 2017 alla presenza del Presidente della Repubblica”, afferma Dario Disegni appena riconfermato dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini alla presidenza del MEIS per altri quattro anni. Certo è che molto c’è ancora da fare per collocare questo museo – oggettivamente piuttosto sconosciuto in Italia per il momento – nelle tappe turistiche, scolastiche, civiche del paese. E sarà uno dei compiti del prossimo direttore che si troverà a gestire anche un museo controverso dal punto di vista architettonico – il cui progetto di restauro e estensione del carcere di Piangipane è a cura di un team composto dallo Studio Arco di Bologna, da SCAPE di Roma e da altri professionisti – al centro un anno fa di una diatriba per una questione di fondi ministeriali ritirati e destinati ad altri progetti: una storia che abbiamo raccontato dettagliatamente in questo articolo di Valentina Silvestrini.

MEIS FERRARA. IL BANDO PER IL NUOVO DIRETTORE

Molte le sfide che ci attendono nel prossimo quadriennio”, continua Disegni, “dal completamento del progetto edilizio, con la costruzione delle nuove cinque palazzine in cui troveranno collocazione spazi espositivi, auditorium, biblioteca, accoglienza, bookshop, laboratori didattici, ristorante casher, caffetteria; alla prosecuzione delle grandi mostre, dopo quella sul primo millennio e quella sul Rinascimento, con il terzo capitolo della storia degli Ebrei in Italia nel periodo dei ghetti e in quello successivo dell’emancipazione, che verrà inaugurato il prossimo 2 aprile; alla piena realizzazione del percorso espositivo permanente; a una intensa attività culturale, di ricerca, di dialogo e di confronto con le altre componenti della società”. Il nuovo direttore, dunque, si dovrà occupare non soltanto della gestione quotidiana e della programmazione scientifica e culturale, ma anche di finire i lavori e i progetti avviati in precedenza. La data di scadenza per fare domanda è fissata al 6 aprile 2020.

– Claudia Giraud

https://www.meisweb.it/5-bandi-di-concorso

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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