È stato un cinquecentenario col botto, quello della morte di Leonardo da Vinci. Mentre il suo (?) Salvator Mundi non si sa più dove sia finito (e in tanti si scervellano su attribuzioni, dettagli come la sfera e un panneggio che potrebbe essere dirimente), le celebrazioni si sono sprecate. Anche in forma editoriale. Ecco per voi una piccola selezione di otto libri fatta “a bocce ferme”. Spaziando dai testi più divulgativi a quelli più approfonditi.
‒ Marco Enrico Giacomelli
LEONARDO IN PARTICOLARE
Si parte con una monografia firmata dallo storico dell’arte Stefano Zuffi, che fa zoom in su una cinquantina di opere del Nostro, fra dipinti e disegni (quelli su coito e feto umano sono impressionanti). Per essere più chiari: nel volume sono raccolti tutti i dipinti di Leonardo, almeno quelli universalmente riconosciuti come tali, e un buon numero fra gli innumerevoli disegni che sono giunti sino a noi, tratti da vari Codici conservati fra Milano, Parigi e Londra. L’analisi è organizzata tematicamente (secondo le categorie seguenti: animali, bambini, gesti, natura, sguardi, sorrisi, tecnologia, anatomia ‒similmente a quanto lo stesso autore aveva fatto nel 2018 con Nel segno di Caravaggio) ed è testuale, supportata non soltanto dalla riproduzione delle opere, ma anche da fotografie dei dettagli, resi con un’ottima qualità di stampa. Fra l’altro, a quella distanza non potreste mai vederli “dal vivo”, per ragioni di sicurezza e conservazione.
Stefano Zuffi – Leonardo in primo piano
Electa/Rizzoli, Milano 2019
Pagg. 288, € 39,90
ISBN 9788891823656
www.rizzolilibri.it
SCOMPORRE IL CENACOLO
Il fotografo Massimo Galimberti ha fatto un lavoro pazzesco con Il Cenacolo di Leonardo, scomponendolo e ricomponendolo, manipolandone le cromie e dio solo sa cos’altro. Un lavoro esposto alle Gallerie d’Italia di Milano fino allo scorso gennaio e che in totale misura circa nove metri per uno e mezzo. Problema: solitamente Galimberti mette a contatto diretto la fotocamera con l’oggetto, ma in questo caso è ovvio che non si poteva fare. A venirgli in soccorso è stato l’Archivio Scala di Firenze, che gli ha procurato una fotografia dell’opera leonardesca a grandezza naturale. Così, mescolando camere di largo consumo con un rarissimo banco ottico, Galimberti ha reinterpretato attraverso centinaia di scatti una delle immagini più note al mondo.
Maurizio Galimberti ‒ Il Cenacolo di Leonardo da Vinci
Skira, Milano 2019
Pagg. 76, € 35
ISBN 9788857240237
www.skira.net
LA STAR E LA DODICENNE
Insegnante di filosofia, Cécile Alix ha il dono immenso di riuscire a mediare contenuti ed emozioni e situazioni nient’affatto scontate, soprattutto se si sta per entrare in quella fase complicatissima dell’esistenza che è la (pre)adolescenza. Nel 2016 ha affrontato, e brillantemente superato, la sfida più difficile: regalare addirittura un sorriso ai quei giovani lettori che, magari per esperienza diretta, imparavano a conoscere la tristezza infinita dettata dalla morte – di un nonno, nella fattispecie (Allô, papi? Ici la Terre, 2016). Per comunicare la figura di Leonardo ha immaginato un sua fan 12enne e tramite la sua giovane voce racconta tutto, davvero tutto sul genio di Vinci. E sul sito dell’editore ci sono tante risorse aggiuntive.
Cécile Alix – La vita (divertentissima) di Leonard. L’amico geniale
Edizioni Sonda, Milano 2019
Pagg. 240, € 13,90
ISBN 978887224047
www.sonda.it
CHAT GENIALI
Un libro che va oltre se stesso grazie al metodo ChatBot. Ovvero: opzione uno, leggi e sei soddisfatto, e finisce lì; opzione due, nutri dubbi, hai curiosità, vuoi qualche informazione supplementare? Allora ti colleghi in Rete, mandi un messaggio (si può usare Messenger, Telegram, Whatsapp, Google Assistant e Alexa) e ricevi la risposta in un istante. È l’applicazione del machine learning al mondo dell’arte, da parte di un autore, Andrea Concas, che sta saggiando con testardaggine i limiti del mondo dell’arte come l’abbiamo conosciuto fino a ieri. Sarà la strada corretta? Lo vedremo piuttosto presto. Intanto, per chi snobbava le tecnologie, quest’infausta pandemia sta dimostrando che l’arte può trovarvi infinite possibilità.
Andrea Concas – Leonardo da Vinci. 100 domande 150 risposte
Mondadori, Milano 2019
Pagg. 224, € 9,90
ISBN 9788891823199
www.mondadori.it
L’EVOLUZIONE DI LEONARDO
Nato a Orano come Camus, Daniel Arasse è morto 59enne a causa della SLA. Nella sua breve vita accademica, si è distinto per gli studi sul Rinascimento, con una particolare attenzione all’arte italiana e un approccio divulgativo che lo ha reso noto anche al di fuori della cerchia universitaria. Il volume su Leonardo da Vinci, originariamente pubblicato nel 1997, è un esempio luminoso di questa compenetrazione, sebbene in questo caso la bilancia penda più sul lato specialistico, non foss’altro per la lunghezza del testo (oltre cinquecento pagine per ottocento note). Obiettivo della monografia, “inventare” l’ennesimo Leonardo – così come, lo rammenta lo stesso Arasse nell’Introduzione, ne sono stati inventati moltissimi nel corso della storia, sin da quando lo stesso Leonardo era ancora in vita. In cosa consiste la novità della proposta ermeneutica di Arasse? Presentare “un Leonardo più vicino alle condizioni in cui esercitò la mobilità del suo ingenium”. Il che significa fare almeno due operazioni: in primo luogo, calarlo nel contesto in cui ha operato, erodendo la vulgata del genio isolato, senza per questo minimizzarne l’originalità; in secondo luogo, evidenziare come le sue riflessioni teoriche e le sue realizzazioni pratiche fossero in (in)costante evoluzione, come dimostrano ad esempio le complesse stratificazioni delle pagine manoscritte. Un libro affascinante e coinvolgente, con un unico piccolo neo nell’edizione italiana: il font un po’ troppo piccolo per chi inizia a essere affetto da presbiopia.
Daniel Arasse – Leonardo. Il ritmo del mondo
Jaca Book, Milano 2019
Pagg. 546, € 40
ISBN 9788816605909
www.jacabook.it
CAPELLI AL VENTO
Al di là della fake news di un Napoleone che depreda l’Italia della Gioconda, è pur vero che nel nostro Paese ci sono ben poche opere di Leonardo da Vinci. Fra queste, l’affascinante tavola Testa di donna, detta “La Scapiliata”, che i più recenti studi collocano fra il 1492 e il 1501 e che è conservata alla Galleria Nazionale di Parma, acquistata nel 1839 dalla collezione del pittore Gaetano Callani. “Con l’atteggiamento della ‘Vergine delle Rocce’, benché di un tre quarti minore”, secondo le parole di Adolfo Venturi del 1942, l’opera è stata al centro, nel corso del 2019, di una mostra allestita proprio nel Complesso Monumentale della Pilotta di Parma. Occasione importante per decretarne definitivamente (per quanto l’avverbio possa esser calzante in questi frangenti) l’autenticità, per stabilirne una nuova datazione che la riporta all’ultimo decennio del Quattrocento (su Wikipedia, ahinoi, ancora è scritto 1508) e per collocarla entro una cornice “coeva al dipinto”, come specifica Simone Verde; una “cornice a tabernacolo” la cui presenza “risulta anche dagli inventari del Seicento”. La mostra ha chiuso in agosto, resta però naturalmente la tavola, esposta permanentemente alla Galleria Nazionale, nonché un volume di studio che raccoglie i saggi dei curatori, di Paola Cordera e di Alberto Crispo.
Pietro C. Marani & Simone Verde (a cura di) – La fortuna della Scapiliata di Leonardo da Vinci
Nomos, Busto Arsizio 2019
Pagg. 176, € 24,90
ISBN 9788894811452
www.nomosedizioni.it
LEONARDO VERSIONE LAND ART
Tipico romanzo in cui si alternano due piani temporali: da un lato la Milano sforzesca di fine Quattrocento, con Leonardo appena giunto alla corte di Ludovico il Moro e in vena di stupire con la sua camera oscura, nonché di farsi stupire dai meandri più segreti della città lombarda, lungo i Navigli e gli slum oltre la Porta Ticinese. Dall’altro c’è Adele Cattaneo, fan del genio di Vinci, autrice di un’opera di Land Art ispirata al suo Uomo vitruviano e in seguito laureatasi in psicologia con una dissertazione che mette in comunicazione – letteralmente – il linguaggio dei segni con le due versioni della Vergine delle Rocce. Solo che a un certo punto interviene un magnate russo… Di più non vi raccontiamo, per evitare l’effetto spoiler su un romanzo che magari non vincerà il Premio Strega, ma che ha il pregio di essere avvincente.
Maria Pirulli & Stefano Ferrio – L’ultimo messaggio di Leonardo
Skira, Milano 2019
Pagg. 304, € 18
ISBN 9788857239361
www.skira.net
UNA VITA CON LEONARDO
Si può ben dire che Martin Kemp sia il più accreditato studioso vivente di Leonardo da Vinci: in merito ha scritto una messe di articoli accademici e volumi, ha sovrinteso all’edizione più recente del classico Leonardo di Kenneth Clark, ha curato la versione digitale del Codice Leicester di proprietà di Bill Gates. Ha quindi pienamente senso che il suo ultimo libro sia un racconto autobiografico del suo rapporto con Leonardo, la storia di un legame che inizia nel 1964, quando vede l’Ultima cena durante il suo primo viaggio in Italia. Un racconto che resta ovviamente lo scritto di uno storico dell’arte, e dunque zeppo di informazioni utilissime, ma interessante anche dal punto di vista umano. Per dire: “Nonostante i suoi sforzi […], il grande artista non sembra essere mai diventato fluente in latino, e lo leggeva solo quando era costretto a farlo – un limite che condivido appieno con lui e che me lo rende ancora più simpatico”. Inevitabile la curiosità che porta a balzare immediatamente al capitolo 7, intitolato Il Salvatore: “A prima vista sembrava riflettere pienamente la visione scientifica dell’arte di Leonardo e le sue posizioni sul ruolo di Dio nel cosmo”, scrive Kemp a proposito dell’“ispezione” alla tavola che fece alla National Gallery di Londra il 19 maggio 2008 insieme a Pietro Marani, Maria Teresa Fiorio e Carmen Bambach. Era la medesima tavola che Kemp in precedenza aveva qualificato come l’immagine di un “hippy tossicomane”: “Avrei dovuto prestare più attenzione”, ed è un’ammissione di non poco conto.
Martin Kemp – 50 anni con Leonardo
Rizzoli, Milano 2019
Pagg. 240, € 24,90
ISBN 9788891821331
www.rizzolilibri.it
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