Nasce ArtLab, il programma di mostre digitali di Hauser & Wirth
La mega galleria d'arte svizzera (che ha sedi in mezzo mondo) annuncia l'avvio di un programma di iniziative digitali. Si parte con una mostra in realtà virtuale ambientata a Minorca, nella location dove aprirà un nuovo spazio nel 2021. Una parte dei proventi andrà in beneficenza.
Continua la corsa al digitale per le istituzioni artistiche di tutto il mondo. In questo difficile momento storico, che costringe gran parte della popolazione mondiale a rispettare rigide regole di distanziamento sociale, musei, gallerie e artisti ricorrono sempre più spesso agli strumenti tecnologici, provando a tradurre immagini, opere ed esperienze per un ecosistema profondamente diverso: quello della comunicazione online. E se fino a poche settimane fa Internet veniva ancora snobbato dal mondo dell’arte più tradizionalista, soprattutto quello più vicino al mercato, oggi anche i grandi galleristi cominciano a parlare di mostre online, performance in streaming e persino realtà virtuale.
UNA MOSTRA VIRTUALE NELLA FUTURA SEDE DI MINORCA
L’ultima notizia in ordine di tempo viene dal colosso svizzero Hauser & Wirth, mega galleria con sedi a Zurigo, St. Moritz, Gstaad, Somerset, Londra, Los Angeles, New York e Hong Kong. La presidenza, formata da Iwan Wirth, Manuela Wirth e Marc Payot, ha infatti annunciato l’avvio di un ambizioso programma di iniziative digitali intitolato ArtLab e volto a ripensare il tema dell’accessibilità all’arte e alla cultura. Primo passo di questo nuovo corso sarà il lancio di un nuovo tool per la creazione di mostre in realtà virtuale chiamato HWVR, che permetterà l’inaugurazione, a fine aprile della prima mostra interamente virtuale targata Hauser & Wirth. L’esposizione si terrà, idealmente, nel sito dove la galleria ha in programma di aprire la sua prossima sede nel 2021: l’isola di Minorca in Spagna. Lo spazio, un centro d’arte di oltre 1500 metri quadrati con tanto di giardino, negozio e ristorante, è attualmente in fase di ristrutturazione sotto la guida dell’architetto argentino Luis Laplace, storico collaboratore della galleria. Il 10% dei proventi delle vendite legate a questa mostra in realtà virtuale verrà destinati – si legge nell’annuncio – al fondo COVID-19 Solidarity Response della World Health Organization.
DAL RISCALDAMENTO GLOBALE AL CORONAVIRUS
Il progetto ArtLab, che prenderà vita nelle prossime settimane, era in realtà nato nell’estate del 2019 come risposta a un’altra emergenza: il riscaldamento globale. L’idea era infatti quella di provare a ridurre le emissioni legate alla movimentazione delle opere e all’allestimento di mostre in tutto il mondo, con conseguente utilizzo massiccio di aerei e altri mezzi di trasporto. L’iniziativa prevede anche, in futuro, l’organizzazione di un programma di “residenze digitali” nella sede di Los Angeles dedicate agli artisti, che singolarmente e in team, saranno invitati a sperimentale il potenziale creativo degli strumenti digitali. “Molte delle innovazioni migliori sono state innescate dalla necessità”, ha commentato Iwan Wirth, “quando abbiamo creato ArtLab, e iniziato a sviluppare per la prima volta l’esperienza artistica di HWVR, l’obiettivo era sviluppare una tecnologia in grado di aiutare i nostri artisti a visualizzare meglio gli spazi espositivi che avrebbero in seguito utilizzato. Eravamo inoltre motivati dall’idea di organizzare mostre nelle nostre location in giro per il mondo riducendo la quantità di trasporti e viaggi. Considerata la situazione attuale, che vede così tante persone in una situazione di necessario auto-isolamento, abbiamo deciso di accelerare il lancio dei programmi di ArtLab, con un nuovo approccio alle mostre virtuali volto a coinvolgere più persone possibili e farle sentire vicine nella lontananza”.
– Valentina Tanni
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