World Press Photo 2020: il vincitore è Yasuyoshi Chiba con la poesia della nonviolenza
La ribellione pare essere il letimotiv dell’edizione 2020: mentre il fotografo giapponese si aggiudica la Foto dell’anno raffigurando un atto di ribellione poetica in Sudan, la Storia dell’anno va a Romain Laurendeau, che documenta il disagio sociale tra i giovani algerini.
Il World Press Photo, il più importante premio fotogiornalistico del mondo, ha annunciato i vincitori della 63esima edizione. Il riconoscimento per la Foto dell’anno va a Yasuyoshi Chiba, fotografo giapponese di base a Nairobi, capo del dipartimento per l’Africa dell’est e dell’Oceano Indiano per conto dell’Agence France-Presse (AFP). Il suo scatto, dal titolo Straight Voice, mostra un ragazzo, illuminato dalle luci dei cellulari delle persone che lo attorniano, intento a recitare una poesia di protesta, mentre altri manifestanti intonano slogan per i diritti civili. L’immagine è stata realizzata a Khartum, in Sudan, il 19 giugno 2019 durante un blackout. “Nell’immagine vediamo questo giovane che non sta sparando, non sta lanciando una pietra, ma sta recitando una poesia. È riconoscente, ed esprime anche un senso di speranza”, ha commentato Lekgetho Makola, capo del Market Photo Workshop e a capo della giuria del Photo Contest 2020. L’annuncio è avvenuto sui canali social del World Press Photo al posto della consueta cerimonia di premiazione che si svolge ad Amsterdam, annullata a causa della pandemia di Covid-19.
WORLD PRESS PHOTO 2020: LA STORIA DELL’ANNO
Il secondo premio più importante, quello di Storia dell’anno, va a Romain Laurendeau che con Kho, the Genesis of a Revolt racconta del profondo disagio sociale della gioventù algerina. La quale osando sfidare le autorità, ha instillato il senso di ribellione in tutta la popolazione integrandola nella propria azione e dando vita al più grande movimento di protesta in Algeria degli ultimi decenni. “È stato impossibile per me non riconoscermi in questi giovani che, stanchi di questa situazione nel paese, chiedono di vivere come tutti gli altri”, ha commentato il fotografo, che ha lavorato a progetti a lungo termine come fotografo professionista in Francia, Senegal, Algeria, Israele e nei territori palestinesi. A Laurendeau è stato diagnosticato il cheratocono, una malattia oculare progressiva che distorce la cornea. Dopo un trapianto di cornea nel 2009, ha deciso di viaggiare molto per documentare la condizione umana in tutti i suoi aspetti sociali, economici e politici. Di seguito, la lista di tutti i vincitori divisi per categoria:
Foto dell’anno
Yasuyoshi Chiba, Afp
Storia dell’anno
Romain Laurendeau
Categoria contemporary issues, singole
Nikita Teryoshin
Categoria contemporary issues, storie
Lorenzo Tugnoli, Contrasto/The Washington Post
Categoria ambiente, singole
Esther Horvath, The New York Times
Categoria ambiente, storie
Luca Locatelli, National Geographic
Categoria general news, singole
Yasuyoshi Chiba, Agence France-Presse
Categoria general news, storie
Nicolas Asfouri, Agence France-Presse
Categoria progetti a lungo termine
Romain Laurendeau
Categoria natura, singole
Alain Schroeder
Categoria natura, storie
Alain Schroeder, National Geographic
Categoria ritratti, singole
Tomek Kaczor, Duży Format/Gazeta Wyborcza
Categoria ritratti, storie
Adam Ferguson, The New York Times Magazine
Categoria sport, singole
Mark Blinch, NBAE
Categoria sport, storie
Wally Skalij, Los Angeles Times
Categoria spot news, singole
Farouk Batiche, Deutsche Presse/Agentur
Categoria spot news, storie
Mulugeta Ayene, Associated Press
-Giulia Ronchi
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