Museo per l’Immaginazione Preventiva – Editoriale

Informazioni Evento

Luogo
MACRO - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Via Nizza, 138, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

17 luglio 2020
Apertura straordinaria dalle 12 alle 24

18 luglio — 27 settembre 2020
Martedì — giovedì: 11 — 20
Venerdì — sabato: 11 — 22
Domenica: 11 — 20
Lunedì chiuso

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Vernissage
27/04/2021

no

Biglietti

ingresso libero

Curatori
Luca Lo Pinto
Generi
arte contemporanea, serata - evento

La mostra introduce il manifesto e i temi del futuro programma con cinquantacinque opere, molte delle quali create per l’occasione.

Comunicato stampa

Con Museo per l'Immaginazione Preventiva il MACRO si fa mostra, intesa come forma e luogo di produzione, attraverso un unico progetto espositivo che si articola in tre anni.

IT — Con Museo per l'Immaginazione Preventiva il MACRO si fa mostra, intesa come forma e luogo di produzione, attraverso un unico progetto espositivo che si articola in tre anni. Il programma del direttore artistico Luca Lo Pinto sperimenta così una struttura museale elastica e interdisciplinare che mette al centro gli artisti e il loro pensiero.

Questa newsletter è il principale strumento per tenerti aggiornato sulla futura programmazione del museo, in cui, accanto alla tradizionale attività espositiva, coesistono esperienze e progetti con dimensioni spaziali e temporali diverse. È l'organo di informazione che ti guiderà e orienterà per navigare in un museo concepito come un magazine tridimensionale, composto da rubriche e contenuti eterogenei.

Museo per l'Immaginazione Preventiva è un dispositivo pensato come studio di produzioni di immaginari. In un momento storico in cui il concetto di museo e la sua identità sono messi in continua discussione dai mutamenti sociali ed economici oltre che dai linguaggi dell’arte stessa, è essenziale sperimentare modelli alternativi in cui l’immaginazione possa essere il motore principale per riflettere sul ruolo della produzione artistica e della sua ricezione. Da qui la scelta di fondare la vita del museo su una griglia di formati aperti all'improvvisazione. Tale prospettiva acquisisce ancora più senso nel contesto dell'emergenza sanitaria e delle radicali trasformazioni di cui questa è portatrice a tutti i livelli.

Oggi il museo MACRO è ancora chiuso in attesa di poter proseguire nei lavori di restauro e di poter riempire i suoi spazi — mi auguro al più presto — con la mostra Museo per l'Immaginazione Preventiva — Editoriale che qui inizio a introdurti, insieme ad alcune iniziative già in corso sui canali digital di Museo per l’Immaginazione Preventiva.

EN — With Museum for Preventive Imagination MACRO becomes an exhibition, understood as a form and place of production, through a single exhibition project extending over the course of three years. The programme of the artistic director Luca Lo Pinto thus experiments with an elastic, interdisciplinary museum structure that makes artists and their thoughts its central focus. This newsletter is the main channel through which to keep you up to date on the future programming of the museum, whose traditional exhibition activities will coexist with experiences and projects having different spatial and temporal frames. It is the organ of information that will guide and orient you as you find your way through a museum conceived as a three-dimensional magazine, containing heterogeneous columns and features.

Museum for Preventive Imagination is a device formulated as a study of productions of imaginaries. In a historical moment in which the concept of the museum and its identity are constantly being challenged by social and economic change and by the languages of art itself, it is essential to experiment with alternative models in which imagination can be the main motor of reflection on the role of artistic production and its reception. Hence the choice of basing the life of the museum on a grid of formats open to improvisation. This perspective takes on even more meaning in the context of the health emergency and the radical transformations it is causing on multiple levels.

Today the MACRO is still closed, waiting to be able to continue its restoration and to fill its spaces — soon I hope — with the exhibition Museum for Preventive Imagination — Editorial which I will begin to introduce to you here, together with other initiatives already in progress on the digital channels of Museum for Preventive Imagination.

Museo per l’Immaginazione Preventiva — EDITORIALE presenterà opere di Xavier Aballí, Andreas Angelidakis, Archivio Storico Birra Peroni, Archivio Marcello Salustri, Pierre Bismuth, Henry Bond, Corita Kent, Gino De Dominicis, Trisha Donnelly, Melvin Edwards, Morgan Fisher, Philipp Fleischmann, Liam Gillick/Henry Bond, Marcia Hafif, i ready made appartengono a tutti®, Ann Veronica Janssens, Lory D, Marcello Maloberti, Cecilia Mangini, Franco Mazzucchelli, Luigi Nono, Gastone Novelli, Joanna Piotrowska, Emilio Prini, Puppies Puppies, Sarah Rapson, Roberto Rossellini, Seth Siegelaub, Giovanna Silva, Lewis Stein, Nora Turato, Ufficio per la Immaginazione Preventiva, Vipra, Luca Vitone, Nicole Wermers, Eduardo Williams & Mariano Blatt.

Con un editoriale si introducono i contenuti di una rivista o di una collana, si lancia un nuovo progetto, si raccontano intenzioni, si anticipano provocazioni e si cerca di coinvolgere chi vorrà poi sfogliare quelle pagine, o farne parte.
Allo stesso modo, le cinquantacinque opere che compongono la mostra suggeriscono direzioni, posizioni e linguaggi del programma triennale di Museo per l’Immaginazione Preventiva. Sono i contenuti non ancora impaginati di una futura rivista vivente.

La mostra coinvolgerà l’intera architettura del MACRO che riapre dopo una serie di lavori di ripristino i cui tempi si sono necessariamente prolungati a causa della quarantena. Dilatandosi nei 10.000 metri quadri della superficie totale del museo, comprese le aree solitamente non destinate all’esposizione, Museo per l’Immaginazione Preventiva — EDITORIALE porterà a immergersi in una dimensione di riscoperta di questo luogo. Una modalità di visita inedita che assume un ulteriore senso di riappropriazione, alla luce delle trasformazioni che l’emergenza sanitaria ha imposto anche alla nostra esperienza delle opere e degli ambienti di un museo.

Si svilupperà così un percorso attraverso l’istituzione museale e la sua identità — fisica e concettuale — con una molteplicità di interventi, alcuni dei quali commissionati per l’occasione o mai esposti prima. Una polifonia di voci, chiamate a evocare con diversi gradi di intensità la storia del MACRO e i contenuti di un nuovo capitolo della sua vita.

La scelta degli artisti invitati in questo preludio indica l’ampio spettro di personalità che saranno protagoniste del futuro Museo per l’Immaginazione Preventiva, mettendo sullo stesso piano discipline diverse quali cinema, musica, poesia, e illuminando, tra i loro scarti e interstizi, un sistema di connessioni inaspettate in cui trovano spazio molte figure irregolari, che sfuggono a formati e definizioni convenzionali.

Autori tra loro apparentemente lontani per generazione, provenienza e linguaggi, interrogano lo status dell’opera d’arte e la sua capacità di raccontare e far risuonare la complessità del presente. Disvelano un panorama stratificato e diacronico dell’architettura del museo, dei suoi depositi, della sua memoria, così come della città che lo ospita. Rivelano immaginari evocando riflessioni su temi urgenti della contemporaneità e ribadiscono l’attualità del loro pensiero, anche nel caso di personalità del passato, a volte dimenticate.
Nel loro insieme chiamano in causa l’idea stessa del museo in relazione ai suoi pubblici e amplificano una dimensione interrogativa che tende a metterne in discussione i modelli, stimolando un esperimento di ridefinizione della sua identità.

Da qui partirà Museo per l’Immaginazione Preventiva, per poi evolvere in maniera organica, come un’unica grande mostra, fino alla fine del 2022.
L’architettura del MACRO diventerà allora la griglia di un’impaginazione aperta a contenuti eterogenei per offrire ai visitatori non solo mostre ma rubriche e formati da sfogliare in modo fluido. Questo dispositivo di produzione di conoscenza in continuo aggiornamento si fonda sull’idea di un luogo gratuito in cui poter tornare più volte seguendo propri percorsi di lettura, scanditi non necessariamente da eventi e inaugurazioni. Un tema che era già nelle premesse di Museo per l’Immaginazione Preventiva e che oggi è ancora più profondamente legato all’esigenza di non rinunciare alla funzione sociale di un museo ma, al contrario, di riflettere su come metterla in atto ripartendo, ancora una volta, dalla relazione con gli artisti e con il loro pensiero.

La mostra fa parte di Romarama, il nuovo palinsesto culturale di Roma Capitale.