Coronavirus: la Cy Twombly Foundation finanzia l’apertura di un centro diagnostico a Gaeta
La Fondazione dedicata all’artista statunitense che dagli anni Cinquanta ha vissuto tra Roma e Gaeta, ha donato 500mila euro al Comune in provincia di Latina per finanziare l’apertura di un centro di diagnostica nell’ex presidio ospedaliero Monsignor Di Liegro. Il nuovo reparto sarò intitolato a Cy Twombly
Nel corso degli ultimi mesi, sono state numerose le iniziative promosse dal mondo dell’arte per sostenere il sistema sanitario internazionale nella lotta contro il Coronavirus. Artisti e istituzioni culturali sono stati spesso – e continuano a esserlo – protagonisti di programmi e campagne rivolte al supporto di personale e strutture ospedaliere sotto stress a causa della pandemia, attraverso aste, campagne di sensibilizzazione e donazioni. A queste iniziative si aggiunge il progetto promosso dalla Cy Twombly Foundation– istituzione statunitense nata nel 2005 e dedicata alla promozione e alla conservazione del lavoro dell’artista statunitense scomparso nel 2011 a Roma –, che di recente ha donato 500mila dollari alla Città di Gaeta per la realizzazione di un centro di diagnostica specialistica all’interno dell’ex presidio ospedaliero “Monsignor Di Liegro”, di cui lo scorso 24 marzo è stato riaperto il reparto Malattie Infettive a causa della pandemia. In segno di riconoscenza, il Comune di Gaeta intitolerà il nuovo centro a Cy Twombly: trasferitosi a Roma negli anni Cinquanta, l’artista noto per le sue opere che fondono i confini tra disegno e pittura – dando vita a trame simili a graffiti, cariche di simboli e lirismo – e tra i principali interpreti dell’arte americana del Secondo Dopoguerra, ha trascorso gran parte della sua vita italiana proprio a Gaeta, dove aveva il proprio studio. Del nuovo centro di diagnostica e dei progetti a esso legati abbiamo parlato con Nicola Del Roscio, Presidente della Cy Twombly Foundation.
EMERGENZA SANITARIA A GAETA. IL NUOVO CENTRO SANITARIO INTITOLATO A CY TWOMBLY
“La Cy Twombly Foundation si impegna da sempre nella difesa della memoria storica dell’artista e nella beneficenza”,racconta ad Artribune Nicola Del Roscio. “Il nostro primo impegno è stato in America a sostegno delle donne vittime di violenza, proseguendo poi con gli aiuti ai musei. Negli ultimi mesi abbiamo offerto una borsa di studio al Whitney Museum di New York per permettere ai giovani studiosi di apprendere il restauro delle opere d’arte, oltre a borse di studio rivolte ai giovani poeti negli USA e agli aiuti per i trasportatori di opere d’arte, gli art handlers, che hanno perso il lavoro”.L’emergenza sanitaria che ha colpito l’intero pianeta e che ha visto l’Italia tra i Paesi più colpiti, ha spinto la Fondazione a scendere in campo per combattere il virus: “Quando è scoppiata l’emergenza, abbiamo deciso di aiutare l’Italia”, continua Del Roscio. “Con il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano abbiamo pensato di fare qualcosa che rimanesse nel tempo: la Fondazione ha così donato alla città 500mila dollari per l’apertura di un reparto dell’ex presidio ospedaliero ‘Monsignor Di Liegro’, con l’acquisto di macchinari e attrezzatture di nuova generazione, e il Comune intitolerà il nuovo reparto alla memoria di Cy Twombly”.
L’IMPEGNO DI NICOLA DEL ROSCIO PER LA CITTÀ DI GAETA
Non è la prima volta che Nicola Del Roscio si impegna per la città di Gaeta, sostenendone il patrimonio culturale: nel 2018 ha supportato la messa in sicurezza e il recupero della Porta Domenica e nel 2019 il restauro del Palazzo della Gran Guardia. Con la Fondazione che reca il suo nome, Del Roscio inoltre dal 2014 è impegnato nella riqualificazione di un appezzamento di terreno situato nei pressi dell’Orto Botanico del Monte Orlando e affacciato sul Golfo, espropriato dal Comune di Gaeta dopo la demolizione di strutture abusive. E adesso è la volta di un progetto che nel breve termine aiuterà il sistema sanitario del territorio a combattere il Covid-19, rappresentando un importante sostegno anche per il futuro. “Per la realizzazione di questo progetto, devo ringraziare i membri della Fondazione”, conclude Del Roscio. “Sono americani, inglesi, francesi e tedeschi, e hanno deciso di supportare questa iniziativa e l’Italia in tempi immediati”.
– Desirée Maida
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati