Sono due storie di schiavitù e di (tentativi di) liberazione, quelle raccontate da Colson Whitehead nel 2016 e da Esi Edugyan nel 2018. Due storie simili per tanti versi, e per molti altri motivi assai diverse. I narratori sono scrittori afroamericani, l’uno che sceglie come protagonista la giovane Cora, l’altra sceglie il giovane Washington, in un intreccio speculare di generi che trova però nella chiave avventurosa un tratto comune, steam-western nel primo caso, più classicamente verniano nel secondo.
Simili e al contempo diversi sono i territori schiavisti che attraversano i protagonisti, partendo l’uno dalla Georgia e l’altra dalle Barbados, mostrando e raccontando come anche gli Stati più progressisti avessero rigide regolamentazioni in fatto di schiavi fuggiaschi, per i quali valeva la legislazione dello Stato di provenienza.
L’ARTE E I MUSEI ALL’OMBRA DELLO SCHIAVISMO
Perché tuttavia parlarne qui? Per una infinità di ragioni, ma anche perché la salvezza di Washington Black passa pure per la sua innata e straordinaria abilità nel disegno, grazie al quale “più che uno schizzo l’immagine sembrava un’apparizione, una visione dell’esemplare trapassato nell’aldilà e fissato con un inchiostro lucido e spettrale”.
D’altro canto, una tappa del lungo viaggio di Cora consiste nell’impersonare una copia sbiadita della propria schiavitù in un museo “etnologico”: “I bambini battevano sul vetro e indicavano gli esemplari in maniera irrispettosa, spaventandoli mentre si fingevano affaccendati sui nodi da marinai. I visitatori a volte gridavano commenti alle loro pantomime, frasi che le ragazze non sentivano bene ma che avevano tutta l’aria di essere proposte volgari”.
LA CATTIVA COSCIENZA DEI BIANCHI PROGRESSISTI
Come recita l’adagio popolare, l’inferno è lastricato di buone intenzioni. “Eri più preoccupato del fatto che la schiavitù potesse rappresentare una macchia sulla morale dei bianchi che della reale sciagura che è stata per i neri”, dirà infine Washington al suo ex “buon” padrone.
‒ Marco Enrico Giacomelli
Esi Edugyan – Le avventure di Washington Black
Neri Pozza, Vicenza-Milano 2019
Pagg. 400, € 18
ISBN 9788854518001
www.neripozza.it
Colson Whitehead – La ferrovia sotterranea
SUR, Milano 2017
Pagg. 382, € 20
ISBN 9788869980879
www.edizionisur.it
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #54
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