Mostre e musei che riaprono a Roma. La guida in aggiornamento dei primi spazi riaperti in città
Con l’allentamento del lockdown, comincia la prima graduale riapertura dei musei. Tra accessi contingentati, prenotazioni online, percorsi differenziati di ingresso e uscita, ecco i primi spazi che aprono a Roma
È iniziata la fase 2 in tutta Italia, e come gli esercizi commerciali, anche i musei riaprono, nel rispetto di tutte le norme ministeriali che abbiamo ricordato anche noi in questo articolo. Mentre risultano ancora chiusi Ara Pacis, Mercati di Traiano, Fori Imperiali, Centrale Montemartini, Museo di Roma in Trastevere, Galleria d’Arte Moderna, Musei di Villa Torlonia, Museo Civico di Zoologia, Museo Bilotti, Museo Barracco, Museo Napoleonico, Museo Canonica, Museo della Repubblica romana, Casal de’ Pazzi, Museo delle Mura (fino all’1 giugno) e l’Archivio Storico Capitolino (fino al 2 giugno), vediamo le prime aperture di questi giorni nella Capitale.
– Claudia Giraud
CANOVA. ETERNA BELLEZZA – MUSEO DI ROMA A PALAZZO BRASCHI
Riapre finalmente al pubblico la mostra Canova. Eterna Bellezza, che vanta un record di oltre 145 mila visitatori prima del lockdown e che è stata prorogata fino al 21 giugno 2020, grazie alla grande disponibilità con cui tutti i musei, nazionali e internazionali, hanno accettato di rinnovare i prestiti delle loro opere. Ancora un mese, dunque, per scoprire o rivedere le 170 opere di Canova e degli artisti a lui contemporanei, giunte a Roma da alcune tra le più grandi collezioni del mondo. Come nel resto dei Musei Civici di Roma, anche qui sarà obbligatorio il preacquisto di 1 euro da casa dei biglietti di ingresso: una procedura che annullerà le code in biglietteria e ridurrà gli affollamenti nelle sale, grazie all’assegnazione di fasce orarie in cui presentarsi per entrare al museo e iniziare la visita, non prima di essere sottoposti a termoscanner. Al termine di questa operazione, con il biglietto pre-acquistato si potrà accedere nelle sedi museali senza passare dalla biglietteria.
Museo di Roma a Palazzo Braschi, piazza di S. Pantaleo 10
JIM DINE E GABRIELE BASILICO – PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
A Palazzo delle Esposizioni le rassegne sono state prorogate, così in questi giorni di riapertura delle sale si potrà pianificare la visita alla grande antologica sull’artista americano Jim Dine, che presenta oltre 60 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, europee e americane, che rimarrà aperta fino a data da destinarsi. Altra mostra è Metropoli di Gabriele Basilico, dedicata a uno dei maggiori protagonisti della fotografia italiana e internazionale, e incentrata sul tema della città con oltre 250 opere in mostra, che originariamente doveva concludersi il 13 aprile e terminerà invece il 2 giugno. Lo Spazio Fontana ospita Condizione Assange, quaranta ritratti di Miltos Manetas. Prima della visita è necessaria la prenotazione gratuita; l’ingresso avverrà con biglietto elettronico o Print@Home da esibire al controllo accessi. Per entrare negli spazi saranno obbligatori la misurazione della temperatura e l’uso della mascherina. Gli ingressi saranno contingentati e scaglionati ogni mezz’ora con obbligo di seguire la segnaletica e mantenere la distanza di sicurezza.
Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194
CONVERSATION PIECE | PART VI – FONDAZIONE MEMMO
Riapre l’esposizione (prorogata fino al 30 giugno) a cura di Marcello Smarrelli che vede protagonisti Corinna Gosmaro (artista, CRT Italian Fellowship in Visual Arts presso l’American Academy in Rome), Philippe Rahm (architetto, borsista presso l’Accademia di Francia – Villa Medici nel 1999/2000 e attualmente residente a Roma) e Rolf Sachs (artista e designer svizzero, che ha da poco stabilito il proprio studio a Roma). Nata da una serie di conversazioni con Philippe Rahm (Pully – Svizzera, 1967) e dalla sua ricerca tra architettura, arte e design, la mostra testimonia, anche attraverso le opere degli altri artisti coinvolti, una fiducia negli oggetti come possibili agenti di cambiamento. In ottemperanza alle nuove direttive di legge in merito alle norme di sicurezza nei luoghi pubblici, l’accesso all’esposizione sarà garantito solo previo appuntamento via mail. Gli orari saranno accordati secondo disponibilità.
Fondazione Memmo, Via Fontanella Borghese 56/b
RINASCIMENTO MARCHIGIANO – COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN SALVATORE IN LAURO
Riapre Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma, la mostra itinerante in tre tappe che ha preso il via proprio nella zona del cratere, ad Ascoli Piceno presso il Forte Malatesta, ora continua a Roma presso la sede del Pio Sodalizio dei Piceni e si concluderà a Senigallia, sulla riviera adriatica. Prorogata fino al 26 luglio 2020, l’esposizione presenta 36 opere d’arte che vanno dal ‘400 al ‘700, con autori quali Vittore Crivelli, tra quelle restaurate a seguito del sisma del 2016. L’obiettivo della mostra è anche quello di rendere fruibili le opere restaurate, come spiega Pierluigi Moriconi della Soprintendenza dei Beni Architettonici delle Marche e curatore di dell’esposizione: “terminate le mostre, le opere che non potranno essere ricollocate nelle loro sedi originali perché crollate o non ancora restaurate, saranno collocate in 8 depositi e lì saranno sempre a disposizione del pubblico”.
Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro del Pio Sodalizio dei Piceni, Piazza di S. Salvatore in Lauro, 15
http://www.piosodaliziodeipiceni.it/
GIO PONTI – MAXXI
Riapertura graduale delle mostre al MAXXI, a partire da Gio Ponti. Amare l’Architettura (venerdì 22 maggio), dedicata al grande e poliedrico architetto, prorogata fino alla metà di settembre. Il 2 giugno, Festa della Repubblica, riapre Real_Italy, affresco della scena artistica italiana più attuale attraverso i lavori di 13 artisti vincitori del programma Italian Council 2017 della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT. Il 18 giugno, invece, sarà il turno di At Home. Progetti per l’abitare contemporaneo, che indaga l’eterno tema dell’housing attraverso le opere della collezione, con un nuovo allestimento che incorpora una serie di riflessioni di grandi architetti (tra cui Paolo Portoghesi e Patrik Schumacher dello Studio Hadid) e idee di designer internazionali su come il Coronavirus abbia influito e modificato il rapporto tra noi e la casa, il nostro modo di viverla. “Come possiamo essere utili ora, in questa fase di passaggio e comunque consci del fatto che il virus ha cambiato irrevocabilmente le nostre vite?”, commenta Giovanna Melandri, Presidente Findazione MAXXI. “Secondo l’ICCOM, il museo è un’istituzione al servizio della società e del suo sviluppo. Per questo abbiamo privilegiato la funzione sociale del museo e abbiamo deciso di riaprire gradualmente, cominciando dalla bellissima mostra dedicata a Gio Ponti, cercando di fornire un servizio alle famiglie e ai giovani e con un occhio di riguardo verso il pubblico con il biglietto Open”. È stato, infatti, attivato un biglietto speciale “solidale” a 5 Euro, acquistabile fino al 31 maggio 2020 sul sito e valido fino al 31 dicembre 2020.
MAXXI, via Guido Reni, 4 a
OPEN! LA GALLERIA NAZIONALE
La Galleria Nazionale riapre al pubblico con una nuova mostra nel Salone Centrale, con il nuovo spazio della Sala delle Colonne e della Scalinata e con i lavori in corso. “Ci presentiamo all’appuntamento con il museo in assetto, Time Is Out of Joint sempre più puntuale, con le mostre di Gregorio Botta, Maria Elisabetta Novello e Attilio Cassinelli che vi aspettano, e con la nuova mostra del Salone Centrale A distanza ravvicinata, emblematica delle infinite possibilità di racconto e di dialogo delle opere di una collezione sorprendente e di eccezionale qualità che costruisce nuovi mondi e nuove combinazioni, rintracciando ogni volta connessioni e rimandi, derive e approdi che sempre sfuggono alla catalogazione e tassonomia che si avvale di un unico sguardo lineare”, dichiara Cristiana Collu, Direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. “Ai piedi della scalinata l’installazione OPEN! toglie ogni dubbio, dice e accoglie. Lo spazio pubblico è finalmente aperto e libero e sta a noi farne parte, sostarvi o attraversarlo, seguendo il percorso guidato che ci porterà dentro, finalmente, ancora in uno spazio aperto”.
La Galleria Nazionale, Viale delle Belle Arti, 131
https://lagallerianazionale.com/2020/05/17/open/
ESTHER KLÄS – FONDAZIONE GIULIANI
Anche la Fondazione Giuliani riapre con la prima mostra a Roma dell’artista tedesca attiva a Barcellona Esther Kläs, Maybe it can be different, che sarà prolungata fino al 13 giugno 2020 in modo da consentire, per chi non l’avesse ancora vista, di godere di questa opportunità. La personale comprende una varietà di opere, tra cui sculture, ceramiche, disegni a olio, arazzi in lana e film, i quali incarnano l’impegno dell’artista nella sperimentazione dei materiali e sottolineano il suo interesse per la gestualità e il movimento. “La salute dei visitatori e del team è priorità assoluta”, dicono dalla Fondazione, “e a tale scopo saranno seguite le misure di social distancing e di igiene per la sicurezza e la protezione di tutti, mentre adotterà temporaneamente nuovi orari di apertura: dal giovedì al sabato dalle 15.00 alle 19.30”.
Fondazione Giuliani, via Gustavo Bianchi 1
https://www.fondazionegiuliani.org
CANTIERI CREATIVI – IL LINK TRA UNIVERSITÀ E LAVORO APRE I SUOI LABORATORI DI ARCHITETTURA E CULTURA AL PUBBLICO
Un esempio, invece, di reattività dal punto di vista culturale che non sia legato alle mostre arriva dal mondo della formazione. Stiamo parlando di Cantieri Creativi, un progetto sperimentale promosso e realizzato dall’Associazione Mecenate 90 che coinvolge Architettura e Dams di Roma Tre e che ha come scopo quello di mettere in comunicazione diretta gli studenti laureandi con il mondo del lavoro. I mesi di lockdown sono stati un’occasione di riflessione per il gruppo di lavoro e di rimodulazione dei format. “Abbiamo trasformato un limite in un’opportunità per metterci tutti alla prova”, ha dichiarato Ledo Prato, Segretario generale di Mecenate 90, l’associazione capofila del progetto. “E gli studenti hanno risposto partecipando attivamente ai seminari organizzati. Ed è proprio a partire da questo successo che abbiamo deciso di rendere aperti a tutti, e non solo ai 100 studenti iscritti, alcuni degli incontri organizzati che ospiteranno esperti provenienti dal mondo della cultura e dell’architettura. Animeranno panel e tavole rotonde chiamati ‘Laboratori collettivi’”. Il primo dei cinque previsti sarà il 23 maggio sulla pagina Facebook del progetto, e sarà Architettura, spettacolo e rigenerazione urbana. Il panel sarà animato da Claudio Bertorelli (AsproStudio, Vicenza); Emanuele Coen (L’Espresso, Roma); Emanuela Presciani (TTB Teatro Tascabile di Bergamo); Sara Braschi, Sofia Bastianelli, Maria Rocco (Laboratorio Corviale, Roma); Maura Romano (Melting Pro, Roma); Claudio Gnessi (Ecomuseo Casilino, Roma). I temi dei panel successivi saranno Architettura, spettacolo, spazio pubblico (Sabato 20 giugno 2020 – h. 10.00 -13.00), Architettura, spettacolo e paesaggio (Sabato 18 luglio 2020 – h. 10.00 – 13.00), Nuovi spazi culturali e Architettura, spettacolo, eventi e festival (a settembre 2020).
https://www.facebook.com/Progetto-Cantieri-Creativi-338961173521397
MUSEO PER L’IMMAGINAZIONE PREVENTIVA EDITORIALE— MACRO
A partire dal 17 luglio (fino al 27 settembre), anche il MACRO riapre dopo una serie di lavori di ripristino i cui tempi si sono necessariamente prolungati a causa della quarantena. E lo fa con una mostra, concepita come un editoriale a firma del neo-direttore artistico Luca Lo Pinto, che segna l’inizio della nuova programmazione espositiva del museo per i prossimi tre anni. Le cinquantacinque opere che compongono Museo per l’Immaginazione Preventiva. Editoriale – questo il titolo dell’esposizione – suggeriscono direzioni, posizioni e linguaggi del programma triennale di Museo per l’Immaginazione Preventiva, come avviene appunto in un editoriale di una rivista. La mostra, coinvolgendo l’intera architettura di 10mila mq del MACRO (comprese le aree non espositive)svilupperà un percorso attraverso l’istituzione museale e la sua identità, mettendo sullo stesso piano discipline diverse quali cinema, musica, poesia di artisti lontani per generazione, provenienza e linguaggi. “Questo dispositivo di produzione di conoscenza in continuo aggiornamento si fonda sull’idea di un luogo gratuito in cui poter tornare più volte seguendo propri percorsi di lettura, scanditi non necessariamente da eventi e inaugurazioni”, dichiara il direttore. “Un tema che era già nelle premesse di Museo per l’Immaginazione Preventiva e che oggi è ancora più profondamente legato all’esigenza di non rinunciare alla funzione sociale di un museo ma, al contrario, di riflettere su come metterla in atto ripartendo, ancora una volta, dalla relazione con gli artisti e con il loro pensiero”.
MACRO — Museo d’Arte Contemporanea di Roma, via Nizza 138
www.museomacro.it
IMPRESSIONISTI SEGRETI – PALAZZO BONAPARTE
Continua con una riapertura eccezionale fino al 7 giugno, la grande mostra Impressionisti segreti a Palazzo Bonaparte, con oltre 50 opere provenienti da collezioni private per lo più mai concesse prima d’ora, di artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin e Signac.
Palazzo Bonaparte, Piazza Venezia
https://www.mostrepalazzobonaparte.it/
SONIA ANDRESANO – ALBUMARTE
A partire dal 24 giugno (fino al 17 luglio) AlbumArte spazio indipendente per l’arte contemporanea, presenta la mostra personale di Sonia Andresano (Salerno 1983) dal titolo Allegra ma non troppo a cura di Daniela Cotimbo. È la prima mostra che AlbumArte non è costretto a rimandare a causa delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria, ma naturalmente nel tempo passato nel confinamento sociale, la mostra si è modificata, inglobando nuovi contenuti. Sonia ha sempre detto di sentirsi a casa ad AlbumArte, ora ci ritorna in un momento di silenzio, così difficile per il mondo intero e sente il desiderio di riaprire la porta, di riallestire di nuovo lo spazio e provare a farlo rivivere pur nella mestizia di questo momento, nella convinzione che l’arte sia una sollecitazione sempre necessaria per guardare al futuro. Il progetto racconta, mediante opere realizzate nell’arco cronologico di circa due anni (2018-20) questo attraversamento continuo.
AlbumArte, Via Flaminia 122
www.albumarte.org
RAFFAELLO 1520–1483 – SCUDERIE DEL QUIRINALE
La rassegna – la più grande mai tentata in precedenza, con oltre 200 opere, tra le quali 120 dello stesso Raffaello, realizzata con le Gallerie degli Uffizi, a cura di Marzia Faietti e Matteo Lafranconi, Direttore di Scuderie del Quirinale – ha finalmente riaperto al pubblico il 2 giugno: già sold out dal primo giorno, con 22mila biglietti venduti in meno di una settimana e richieste provenienti da tutta Europa. Grazie a una lunga proroga, resa possibile dalla disponibilità dei prestatori di tutto il mondo, la mostra resterà aperta fino al 30 agosto, con orario prolungato tutti i giorni dalle 9 alle 22 e misure straordinarie di sicurezza delineate in uno specifico progetto tecnico-sanitario elaborato da un esperto del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università Sapienza e armonizzato con le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico. Saranno ammessi in mostra gruppi da 6 persone ogni 5 minuti – per un totale di circa 72 visitatori all’ora – che all’ingresso saranno sottoposti a una procedura di triage con tappetino decontaminante, rilevazione della temperatura corporea mediante termoscanner e sanificazione delle mani. La visita lungo il percorso espositivo durerà all’incirca 75 minuti, durante i quali i visitatori potranno essere accompagnati dalla nuova audio-guida, disponibile gratuitamente scaricando sul proprio cellulare l’applicazione di Scuderie del Quirinale. Arricchita con testi, immagini e audio con contenuti di approfondimento sulle opere e sul progetto espositivo, l’audioguida potrà essere ascoltata da tutti – non solo dai visitatori – in qualsiasi momento.
Scuderie del Quirinale, Via XXIV Maggio, 16
www.scuderiequirinale.it
C’ERA UNA VOLTA SERGIO LEONE – MUSEO DELL’ ARA PACIS
Riapre anche il Museo dell’Ara Pacis con la retrospettiva su Sergio Leone prorogata fino al 30 agosto 2020. La grande mostra sul regista che ha reso leggendario il racconto filmico della storia di miti come il West o l’America è ospitata all’Ara Pacis dopo il successo riscontrato alla Cinémathèque Française a Parigi.
Ara Pacis, Lungotevere in Augusta
www.arapacis.it
CIVIS CIVITAS CIVILITAS – MERCATI DI TRAIANO
I Mercati di Traiano riaprono con Civis Civitas Civilitas, una grande mostra dedicata alla relazione fra città, cittadinanza e civiltà nel mondo romano, descritta attraverso i plastici delle architetture antiche. Prorogata fino al 6 settembre 2020, l’esposizione è quindi un viaggio negli spazi e negli edifici delle città dell’Impero, rappresentati nei plastici in gesso del Museo della Civiltà Romana.
Mercati di Traiano, Via Quattro Novembre, 94
www.mercatiditraiano.it
GALLERIA D’ARTE MODERNA
Alla Galleria d’Arte Moderna di via Crispi riapre la mostra La rivoluzione della visione. Verso il Bauhaus. Moholy-Nagy e i suoi contemporanei ungheresi, dedicata all’arte di László Moholy-Nagy, artista d’origine ungherese e figura chiave del movimento Bauhaus nel mondo, in occasione delle celebrazioni per i 125 anni dalla sua nascita (1895-2020). Nell’ambito della mostra, prorogata al 23 agosto, nell’area del chiostro/giardino, è presente un’installazione di Sàndor Vàly, in una prospettiva di ricostruzione ambientale contemporanea delle teorie sulla luce dello stesso fondatore del Bauhaus. Sempre alla Galleria, proroga fino all’11 ottobre per Spazi d’arte a Roma. Documenti dal centro ricerca e documentazione arti visive (1940-1990), un progetto espositivo e di workshop in correlazione con i 40 anni del Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive (1979-2019).
Galleria d’Arte Moderna, via Crispi
www.galleriaartemodernaroma.it
ASPETTANDO L’IMPERATORE – MUSEO NAPOLEONICO
Al Museo Napoleonico, la mostra Aspettando l’Imperatore – prorogata al 25 ottobre – ricostruisce il volto utopico della Roma napoleonica, rimasto in gran parte al solo livello progettuale. Il tutto attraverso 50 opere – alcune poco conosciute, altre del tutto inedite, con significativi recuperi – provenienti dalle collezioni del Museo Napoleonico e del Museo di Roma a Palazzo Braschi.
Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1
http://www.museonapoleonico.it/it/mostra-evento/aspettando-l-imperatore
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