Max Coppeta – Flow Movie

Informazioni Evento

Luogo
REGGIA DI CASERTA
Via Douhet 22, Caserta, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
22/05/2020

no

Contatti
Sito web: https://www.maxcoppeta.it/flow-equilibri-precari-liquidi-alla-reggia-di-caserta/
Artisti
Max Coppeta
Curatori
Cynthia Penna
Generi
presentazione, video

L’Associazione Culturale Internazionale ART1307 è lieta di presentare il video – documento dell’inaugurazione dell’opera “Flow” esposta presso la Reggia di Caserta.

Comunicato stampa

ART1307 - Napoli / Los Angeles
presenta
FLOW Movie
Video / documento della macchina scenica Flow di Max Coppeta
musiche di Lino Cannavacciuolo / a cura di Cynthia Penna / Art1307

Reggia di Caserta, Sala di Alessandro

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L’Associazione Culturale Internazionale ART1307 è lieta di presentare il video - documento dell’inaugurazione dell’opera “Flow” esposta presso la Reggia di Caserta.

La scultura cinetica Flow, appartenente alla ricerca “Piogge Sintetiche”, è stata messa in azione, in occasione dell’inaugurazione, attraverso una performance di danza del corpo di ballo Skaramacay, con la coreografia di Erminia Sticchi. L’intervento installativo, a cura di Cynthia Penna, patrocinato dal MIBACT (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e dal Museo Madre, interagisce con lo spazio e il fruitore. Caratteristica principale di questo lavoro è il movimento: gli archi, che la compongono, sono stati progettati per basculare, trasmettendo un senso di instabilità, tipico di un flusso liquido.

La Reggia di Caserta, cuore pulsante e vivo dell’opera vanvitelliana, è caratterizzata dalle meraviglie del parco con le sue fontane alimentate dall’acquedotto Carolino. Questo è il punto di congiunzione che apre una profonda riflessione e connessione con gli archi e i vetri di Flow. L’acqua diventa elemento che genera vita e movimento, mentre l’arco è un chiaro riferimento sia alla struttura architettonica dell’acquedotto, sia alla gabbia toracica, che nella scultura protegge il corpo vivo e fragile del cristallo, sinonimo degli organi vitali dell’opera. Mettere in relazione un progetto ingegneristico e architettonico con il pensiero poetico dell’installazione, è un modo per poter cogliere gli elementi che dal contemporaneo ci portano indietro, in un passato dove l’immaginazione si concretizzava nella realizzazione di grandi opere.

Coppeta appartiene alla nuova generazione di artisti che hanno voluto assumere su di sé il compito di proseguire e portare avanti la tradizione e l’eredità dell’arte Cinetica nel mondo: un’arte che ha visto i suoi primissimi albori con le opere del grande artista franco-ungherese Victor Vasarely e poi del movimento GRAV a Parigi, per svilupparsi in seguito attraverso la ricerca di artisti sudamericani e francesi i cui nomi appartengono al Ghota dell’arte mondiale: Jesus Raphael Soto, Carlos Cruz-Diez, Julio Le Parc, Horatio Garcia Rossi, François Morellet e tanti altri. Coppeta è inoltre, per l’attenzione particolare ai fenomeni percettivi, come la luce, il punto di congiunzione tra l’Arte Cinetica e il movimento californiano Light and Space.