Visto da qui_Online – Alighiero Boetti
Visto da qui è stata una precoce occasione per riflettere sulla struttura della galleria stessa e del fare mostre, con l’obiettivo di eliminare quel surplus generato da una sempre più evidente sovrapproduzione di contenuti e riportando l’attenzione esclusivamente sulle opere.
Comunicato stampa
La programmazione dell’intero 2019 della Galleria Umberto Di Marino è stata temporaneamente interrotta per fare spazio al progetto Visto da qui.
Visto da qui è stata una precoce occasione per riflettere sulla struttura della galleria stessa e del fare mostre, con l’obiettivo di eliminare quel surplus generato da una sempre più evidente sovrapproduzione di contenuti e riportando l’attenzione esclusivamente sulle opere.
Tre per ogni artista, la maggior parte delle quali provenienti dal deposito della galleria, sono state esposte una per stanza tenendo in considerazione la visuale prospettica dello spazio espositivo.
Con cadenza bisettimanale si sono susseguite le opere degli artisti con cui la galleria ha collaborato nel corso dei suoi oltre venti anni di attività.
Andando oltre la formalità istituzionale dell’evento-opening, ogni capitolo del progetto è divenuto un momento di ricerca e approfondimento sull’operato dell’artista e sulla storia che lo ha accompagnato. Visto da qui voleva essere un momento di ragionamento critico e condiviso sui processi e i luoghi del sistema dell'arte che ha portato a raccogliere nuove testimonianze, testi, dialoghi e approfondimenti.
Visto da qui avrebbe voluto chiedere a chi partecipa, informa e produce arte se fosse possibile una galleria senza inaugurazione, orfana di interazioni sociali fondamentali, ha cercato di stimolare un confronto su tematiche quali l'assenza dell'artista, l'utilizzo di una rigida prospettiva, l'immediata fruibilità online del percorso. Dunque, data la situazione attuale e la sempre più condivisa necessità di una ridefinizione dei meccanismi standardizzati del sistema dell’arte, la Galleria Umberto Di Marino ha pensato di riproporre quanto già iniziato un anno fa e che forse, in un clima di rallentamento come quello che stiamo vivendo, potrà attivare una discussione collettiva in tempi più maturi. Attraverso una newsletter settimanalmente verrà mostrato ogni singolo capitolo di Visto da qui e parte del materiale raccolto per l’occasione, digitalizzato e messo a disposizione di tutti i suoi contatti.
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The entire 2019 program of Galleria Umberto Di Marino has been temporarily interrupted in order to build the project Visto da qui.
Visto da qui was an early opportunity to reflect on the gallery’s structure and on the exhibitions making, with the aim of reducing the clear overproduction of contents and focusing the attention exclusively on the works.
Three artworks for each artist, most of which coming from the gallery's storage, were exhibited one per room taking into consideration a perspective view of the exhibition space.
Every two weeks were exhibited the works of the artists with whom the gallery has collaborated during its more than twenty years of activity.
Going beyond the institutional formality of the opening reception, each chapter of the project became a moment of research and study on the artist's work and on the history that go with it. Visto da qui was a moment of critical and shared reasoning on the processes and places of the art system which has led to the collection of new testimonies, texts, dialogues and in-depth analyses.
Visto da qui would has liked to ask to all the characters of the art world if it was possible for a gallery to exist without openings reception and deprived of its basic social interactions. The aim was trying to stimulate a confrontation on themes like the absence of the artist, the use and abuse of the rigid perspective and the immediate online availability of the show. Given the current situation and the shared desire of a redefinition of the established art mechanisms, Galleria Umberto Di Marino has decided to share again what they have started a year ago and that perhaps, in a moment of slowdown like the one we are living in today, it could re-activate a collective discussion. Through a weekly newsletter Galleria Umberto Di Marino will share every single chapter of Visto da qui in order to digitize part of the material collected during the project and made it available online to all its contacts.