Torna Archivissima: il festival dedicato al patrimonio archivistico diventa più grande e digitale
L’unico festival italiano dedicato agli archivi non si ferma: l’edizione del 2020 si svolge in digitale, con un palinsesto di dirette streaming e podcast. E per la prima volta, si espande in tutta Italia.
Archivissima giunge quest’anno alla terza edizione, presentandosi in una veste rinnovata. Il festival, nato a Torino nel 2017, ha come obiettivo quello di promuovere i patrimoni e le storie conservate negli archivi storici, che siano di interesse artistico, scientifico, sociale o culturale. È nato, inoltre, a seguito delle esperienze della Notte degli Archivi, una serata in occasione della quale i principali archivi torinesi si aprivano gratuitamente al pubblico, con eventi e incontri pensati apposta per l’occasione. Data la situazione dovuta all’emergenza sanitaria, tutto questo è stato riformulato nell’edizione 2020 ovviamente virtuale, cogliendo l’occasione per espandersi ben oltre il territorio torinese. Archivissima avrà luogo quindi dal dal 5 all’8 giugno 2020, aprendo con la Notte degli Archivi il 5 giugno e culminando nella Giornata internazionale degli archivi del 9 giugno. Il programma si svolge attraverso un palinsesto di oltre 50 puntate, di cui 18 podcast d’autore prodotti da Archivissima, che andranno online nelle stesse date in cui gli incontri avrebbero dovuto svolgersi dal vivo. A questi si aggiungono 80 podcast e più di 100 video, con contributi provenienti da tutta Italia. Proprio in vista di questa dimensione amplificata, inoltre, l’evento quest’anno riceve il patrocinio di ANAI, Associazione nazionale archivistica italiana.
ARCHIVISSIMA: I FOCUS E LE PROTAGONISTE DELL’EDIZIONE 2020
Il tema 2020 è #WOMEN, raccontando figure femminili storiche che hanno lasciato un segno nel campo delle arti e delle scienze. Femminili saranno anche le voci narranti racchiuse nei podcast: dieci contenuti, in particolare, saranno prodotti direttamente da Archivissima, curati dalla giornalista Valentina De Poliche compirà un viaggio in altrettanti archivi: ad esempio, nell’Archivio Storico Ricordi con un focus dedicato a Maria Callas, oppure nell’Archivio Fondazione Mondadori, raccontando della scrittrice Alba De Cespedes. A lei si aggiungono altre protagoniste di questa narrazione, come la scrittrice Eliana Liotta, cheracconterà al pubblico dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo; Michela Murgia, la quale dedica il suo podcast alla tradizione della poesia orale sarda indagando le differenze tra il maschile e il femminile. Presenti anche le tematiche LGBT: Vladimir Luxuriacompirà una ricognizione della rappresentazione delle donne trans nel cinema italiano. Fondamentale anche il Polo del ‘900 di Torino, da anni partner della manifestazione e Organizzatore all’interno del palinsesto di Archivio, umano, digitale. Dialoghi sul futuro degli archivi, con una riflessione sulla fruizione degli archivi ai tempi del digitale e sui possibili scenari futuri. Tutti i podcast e i materiali digitali prodotti saranno fruibili gratuitamente a partire dalle date dell’evento sui canali di Archivissima e rilanciati dai profili social (Instagram e Facebook) della manifestazione e di tutti i partner e archivi aderenti.
ARCHIVISSIMA: LA MOSTRA DELL’EDIZIONE 2020
Archivissima presenta anche la mostra digitale – visitabile dal 5 giugno 2020 sul sito – Epochè – La figura femminile negli archivi, un percorso visivo tra le diverse sfaccettature della presenza delle donne nei documenti d’archivio. Si tratta di una selezione di immagini d’archivio sull’universo femminile che mostra la donna in diversi contesti aziendali e professionali dalla metà del Novecento: dalle impiegate Fiat negli anni ‘50 e ’60 al modo in cui è cambiata la rappresentazione della donna nella pubblicità (grazie agli archivi Lavazza).
ARCHIVISSIMA 2020: L’OPPORTUNITÀ DELL’ONLINE
“Nel momento in cui si è prospettata la decisione tra rimandare l’edizione 2020 e ripensare il format per adattarlo al mutato contesto di fruizione dei contenuti, non abbiamo avuto dubbi: la scelta è stata quella di puntare sul digitale, e in particolare sulla produzione di podcast”, spiega Andrea Montorio, presidente dell’associazione Archivissima. “In questo momento storico, infatti, il podcast rappresenta in modo innegabile uno dei veicoli di comunicazione a più rapida diffusione. Grazie all’impegno profuso in questi due mesi da tutti gli enti partecipanti, grazie ad Archivissima vedrà finalmente la luce anche il primo ciclo di podcast interamente dedicati agli archivi storici. Tra gli obiettivi che ci siamo posti c’è sicuramente quello di porre le basi per la creazione di un grande archivio digitale di contenuti, pensati per un pubblico trasversale e capace di intercettare un bisogno crescente di contenuti di qualità, e basate su fonti certificate”.
-Giulia Ronchi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati