Asta di Arte Moderna al tempo del Coronavirus
Arte al tempo del coronavirus: anche l’asta si adegua alle regole del distanziamento sociale: mascherina e guanti per gli amanti del martelletto e prenotazione on line obbligatoria.
Comunicato stampa
Arte al tempo del coronavirus: anche l’asta si adegua alle regole del distanziamento sociale: mascherina e guanti per gli amanti del martelletto e prenotazione on line obbligatoria.
Bozner Kunstauktionen, la prima casa d’aste altoatesina già famosa in tutto il territorio che si estende da Insbruck a Verona, sarà tra le prime case d’asta italiane a poter ammettere il pubblico in sala.
“Abbiamo appena avuto il permesso per ammettere in sala un numero ristretto di appassionati - spiega il direttore di Bozner Kunstauktionen Stefano Consolati - . Così il 19 e il 20 giugno sarà consentito al pubblico di presenziare in sala anche se in numero limitato e garantendo il distanziamento. Obbligatoria la prenotazione: telefonando allo 0471301893 o inviando una mail a [email protected].
A causa dell’emergenza sanitaria che ci ha impedito di reperire molte opere, presenteremo in questa sessione un numero inferiore di lotti, ma garantiamo la qualità di sempre ad esperti e amatori”.
E ad un primo sguardo anche la prossima asta confermerà il successo delle ultime edizioni. Tra le opere all’incanto spicca il dipinto di Tullio Crali, Volo di ricognizione del 1934, la cui stima va dai 40 ai 60 mila euro, che testimonia il recepimento dell’artista delle istruzioni presenti nel “Manifesto dell’aeropittura” del 1931 dove si parlava “di un nuovo senso della visione” dall’alto, in movimento, in picchiata e in cabrata.
E ancora sono da segnalare: numerosi disegni di Fortunato Depero e di Roberto Iras Baldessari ed un dipinto di Julius Evola (stima 15 – 30 mila euro) con molta probabilità appartenuto alla collezione del Ministro Giovanni Gentile.
Inoltre, sarà battuta all’asta una importante opera del 1971 di Emilio Isgrò ( stima 30-40mila euro)
Per la parte moderna, sarà proposto un cemento-armato del 1963 di Giuseppe Uncini (stima 60 – 100 mila euro) che fu esposto negli anni ’80 alla Galleria il Sole di Bolzano ed una pregevole scultura di Leoncillo, datata tra la fine degli anni Cinquanta e i primissimi anni Sessanta (stima 60 – 80 mila euro).
Completano la sezione diverse opere della Pop Art americana e una serie di opere della street-arts.
Molto nutrita, infine, anche la sezione di design: all’incirca 150 lotti tutti provenienti da una importante collezione regionale. Tra gli altri oggetti delle storiche fornaci muranesi (Seguso, Salviati, Venini, Barovier e Toso) realizzati da artisti del vetro quali Flavio Poli, Carlo Scarpa, Alfredo Barbin, Vittorio Zecchin.
Nella stessa collezione, anche una serie di ceramiche di Guido Gambone, Edina Altara, Antonia Campi, Claudia Zauli e Nanni Valentini.