Edoardo Dionea Cicconi – XYZT.SP
L’artista presenterà una serie di nuovi lavori, allestiti nella sala del Caravaggio del Museo, tra cui l’installazione “XYZT.SP”.
Comunicato stampa
Arriva l’arte contemporanea al MUME, il Museo Regionale di Messina che ospita capolavori del passato.
Con i suoi 4700 metri quadrati, il museo custodisce circa 750 opere distribuite sui due livelli dell’edificio e suddivise in aree temporali diverse, dal Medioevo alla modernità senza dimenticare la sezione archeologica. Fra le opere che animano la raccolta “la Resurrezione di Lazzaro” e “l’Adorazione dei Pastori” dipinti da Caravaggio durante il suo soggiorno in Sicilia e una serie di lavori di Antonello da Messina.
Dal 1 Luglio verranno esposte per la prima volta opere di arte contemporanea, creando in questo modo un dialogo tra il passato e il presente con una proiezione verso il futuro. Questo è stato possibile grazie alla BIAS 2020 col patrocinio dell’assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana, Il Comune di Messina, la Fondazione Donà dalle Rose, WISH World International Sicilian Heritage.
Il tema della rassegna è The game of time, the time of game.
Il tempo, concetto assai caro all’artista Edoardo Dionea Cicconi che è stato selezionato a partecipare. L’artista presenterà una serie di nuovi lavori, allestiti nella sala del Caravaggio del Museo.
L’installazione “XYZT.SP” si presenta come una struttura autoportante in metallo con una superficie specchiante sul fronte. La superficie dello specchio, dritta e nitida, presenta una particolarità: a tratti riflette la realtà distorcendola. Attraverso un meccanismo nascosto, l’immagine si flette per poi tornare al suo aspetto iniziale: è l’opera a muoversi cogliendo in fallo lo spettatore, che viene distorto fino a scomparire per poi riapparire di nuovo.
Influenzata dagli studi della fisica contemporanea e dai testi di Carlo Rovelli, la ricerca di Edoardo Dionea Cicconi tenta di compendiare i concetti di spazio e tempo in un’unica entità, lo spaziotempo, in cui la relatività si impadronisce anche della dimensione temporale. Proseguendo la sua indagine, l’installazione di Cicconi concepita per gli spazi del MuMe tenta di stabilire un dialogo tra le fasi del tempo (passato, presente e futuro) e le loro alterazioni.
Il totem viene inserito nella sala del Caravaggio, dove sono presenti i due capolavori del passato. Gli spettatori potranno interagire con la scultura e, attraverso un gioco di riflessi, anche con i dipinti. Infatti a sorpresa, ad intermittenza, gli specchi distorceranno la realtà riflessa. Gli utenti “spariranno” e si fonderanno con lo spazio circostante e con i dipinti stessi.
In questo modo, la barriera del tempo viene abbattuta. Ma anche dello spazio, essendo tutto fagocitato degli specchi. Come una sorta di buco nero, in cui tutto viene addensato al suo interno e in cui, ancora oggi, non si sa dove questa totalità vada a finire.