Il peso dell’effimera eternità. L’opera di Fabio Pennacchia a Roma

Tornano gli studi d'artista ai Mercati di Traiano per il progetto “Live Museum Live Change”. Dopo Iginio De Luca e Sonia Andresano, è la volta di Fabio Pennacchia, che propone un'opera incentrata sui concetti di natura e di crescita. Il video

Dopo la lunga pausa causata dall’emergenza coronavirus, tornano gli studi d’artista ai Mercati di Traiano. Il progetto Live Museum Live Change, che da febbraio anima questo luogo storico di Roma con interventi ad hoc, presenta l’installazione realizzata da Fabio Pennacchia (Latina, 1983), che segue quelle di Iginio De Luca e Sonia Andresano.
Tre elementi – un cono di terracotta, un pendolo di terra cruda e una pianta di vite sospesa nel tempo – compongono l’opera di Pennacchia, che invita così l’osservatore ad immergersi in uno stato meditativo. Il peso dell’effimera eternità, si legge nella presentazione dell’opera, “è un artificio naturale dove le energie in gioco sono messe a nudo e lo slancio della vita affronta una gentile e inesorabile crescita. Così, l’artista indaga la percezione del tempo e riflette sulle forze intrinseche e sulle tensioni vitali che agiscono sul nostro ambiente”.
Live Museum Live Change è un progetto di PAV, realizzato nell’ambito dell’Avviso Atelier Arte Bellezza Cultura della Regione Lazio, con la collaborazione di Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

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Redazione

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