Il fanciullino, senza Pascoli
Lo Zio Albert di Mary Poppins è il protagonista indiscusso della mostra personale di Letizia Cariello. Un mondo sottosopra dove la dimensione da fiaba si scontra con il tempo ossessivo dei giorni che passano. Alla galleria Riccardo Crespi di Milano, fino al 19 maggio.
Varcando la soglia della galleria, bisogna scegliere se vestire i panni di Zio Albert, se indossare o meno il Cappotto Calendario e accettare le regole del gioco, e vivere uno spazio con la consapevolezza di quanto sia soggettiva – e a volte bizzarra – la relazione tra l’io e i luoghi. C’è un kleenex incorniciato di rosso in mostra, dove Letizia Cariello (Copparo, 1965; vive a Milano) si chiede “che devo fare?”. Al piano inferiore della galleria, in una stanza in cui è crollata la quarta parete, troviamo un tavolo privo di piano, tre sedie di vimini, un intreccio di corde rosse che pendono dal soffitto sorreggendo un lampadario che sfiora il pavimento, cosparso da lenzuola colorate pasticciate da disegni, calendari, progetti. Cercando di capire questo mondo alla rovescia attraverso un pizzico di immaginazione e sensibilità, sembra di sentire la voce del “fanciullino” di Pascoli: il linguaggio dell’arte, come quello della poesia, scopre il mondo come se fosse nuovo e ne illumina le corrispondenze segrete. Infantile? Romantico? Poetico.
Deianira Amico
Milano // fino al 19 maggio 2012
Letizia Cariello – Zio Albert
a cura di Rischa Paterlini
GALLERIA RICCARDO CRESPI
Via Mellerio 1
02 89072491
[email protected]
www.riccardocrespi.com
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