Nuove Utopie
15 film gratuiti sul canale Vimeo della Fondazione. Ogni film sarà disponibile per 24 ore a partire dalle 12. La selezione dei film è a cura di Sonia D’Alto e Itamar Gov, parte del team curatoriale.
Comunicato stampa
La Fondazione Adolfo Pini, nell’ambito del progetto Casa dei Saperi, durate il mese di luglio presenta la rassegna Nuove Utopie: chiamare il passato e il futuro in aiuto del presente. L’appuntamento è con un film al giorno, dal 13 al 27 luglio, sul canale Vimeo della Fondazione. Ogni film sarà disponibile per 24 ore a partire dalle 12. La selezione dei film è a cura di Sonia D’Alto e Itamar Gov, parte del team curatoriale.
Con questo appuntamento le Nuove Utopie, tema di ricerca del progetto Casa dei Saperi per il biennio 2019– 2020, sono esplorate attraverso una rassegna di 15 film d’autore. Il titolo, Nuove Utopie: Chiamare il passato e il futuro in aiuto del presente, ispirato a La Jetée di Chris Marker, evidenzia l’elemento comune ai film: un continuo oscillamento sull’asse spazio-tempo. Un tempo, fatto di storie personali e globali, che si manifesta in similitudini e latitudini diverse, evidenzia il proprio artificio insieme alla propria possibilità di riscrittura.
La rassegna accompagna lo spettatore in mondi eterogenei: tra eventi storici globali e storie fantastiche, per immaginare nuove utopie e generare nuovi paesaggi culturali.
I lavori presentati sono risorse in grado di connettere tradizioni e memorie, offrire risposte locali a problemi globali, possibilità di generare narrazioni a partire da storie fragili, che da ricordi personali assurgono a narrazione collettiva.
Programma:
13 luglio 2020
Historia de mi nombre / Karin Cuyul / 2019 / 78 min
La documentarista cilena Karin Cuyul deve il suo nome a Karin Eitel, una giovane donna che nel 1987 è stata arrestata, interrogata e torturata in diretta televisiva dalla polizia segreta di Pinochet, alla vigilia di un referendum che ha messo fine a un quarto di secolo di terrore. La regista, quando era ancora bambina, incontrò i genitori della sua omonima, che le hanno scattato una foto. La regista viaggia attraverso il Cile, alla ricerca dell’origine di questa foto, ricostruendo il proprio passato e quello dei suoi genitori, di cui scopre aspetti nascosti.
14 luglio 2020
Purple, Bodies in Translation /Joe Namy / 2017 / 20 min
Il video mostra solo un colore: il viola. Il saggio di Lina Mounzer “War in Translation: Giving Voice to the Women of Syria” intreccia le testimonianze che lei sta traducendo con la sua personale esperienza del vivere la guerra civile in Libano, e come questa forma il modo in cui elabora e interiorizza le testimonianze per riassumere l’essenza delle parole. Il saggio di Stefan Tarnowski “Subtitling a Film” descrive la complessità della traduzione dei sottotitoli per l’anonimo collettivo cinematografico Abounaddara e lo speciale processo collaborativo di lavorare per qualcuno che lui non ha mai incontrato. Tarnowski utilizza questa esperienza per riflettere sul ruolo del sottotitolo, sui dettagli persi durante la traduzione e su quali ulteriori elementi e contraddizioni vengono creati dalle differenze tra i sottotitoli e l’immagine.
15 luglio 2020
The City of Mirrors: A Fictional Biography /Trương Minh Quý / 2016 / 87 min
In un futuro ansioso e incerto, quando il Vietnam è sul punto di essere sommerso dall’acqua, il figlio, lontano da casa, rielabora i ricordi della sua famiglia. “The city of mirrors: A Fictional Biography” entra nel mondo interiore del regista: i suoi ricordi d’infanzia, la vita quotidiana della sua famiglia nella loro città natale… E dalle magiche trasformazioni del cinema, quelle storie banali e quelle immagini banali diventano improvvisamente irreali come se fossero il riflesso di ciò che è al di là della realtà.
16 luglio 2020
Day in the Life / Karrabing Film Collective / 2020 / 32 min
“Day in the Life” esplora gli ostacoli ordinari che le famiglie indigene devono affrontare nel corso di una giornata. Attraverso cinque capitoli – colazione, gioco, pranzo, cocktail e cena – e un paesaggio sonoro e visivo diretto dai suoi membri più giovani. Il film si presenta come un paesaggio visivo e sonoro che drammatizza e fa satira sulle forme di governo e di capitalismo estrattivo dei coloni che i membri di Karrabing incontrano nel corso di una giornata.
17 luglio 2020
Gli Anni / Sara Fgaier / 2019 / 20 min
Una donna dà voce al testo “Gli anni” di Annie Ernaux, pochi frammenti raccolti sulle rive di una Sardegna senza tempo. Né la parola né le immagini pretendono di esaurire il racconto della sua storia: i luoghi del passato emergono come riverberi di una memoria frammentaria e cangiante, investiti di una nuova luce. Gesti, volti, scene di vita vissuta in famiglia, rimontate e disancorate dal contesto di provenienza, diventano elementi espressivi di una confessione che è allo stesso tempo scoperta di sé e racconto collettivo. Una promessa da rinnovare, inscritta nello scambio tra l’archivio e la parola.
18 luglio 2020
A Tiny Place That is Hard to Touch / Shelly Silver / 2019 / 39 min
In un appartamento a Tatekawa, Tokyo, una donna americana assume una donna giapponese per tradurre interviste sul calo delle nascite in Giappone. La donna americana è presuntuosa nella sua conoscenza del Giappone; la donna giapponese soffre di un presunto eccesso di distanza critica. Si tormentano, litigano e si innamorano, al punto che la loro storia viene dirottata in territorio fantascientifico, mentre la traduttrice interrompe le loro sessioni di lavoro con storie di un mondo infettato dalla consapevolezza della sua stessa scomparsa. Questo quartiere ha già conosciuto la devastazione, essendo stato spazzato via la notte del 9 marzo 1945 dalle bombe americane. Il terzo protagonista è proprio Tatekawa, il canale coperto da un’autostrada sopraelevata che passa davanti all’appartamento della traduttrice. Riflettendo il mondo concreto Tatekawa trasporta un corteo mutevole di aniamli, oggetti e concetti
19 luglio 2020
O Peixe /Jonathas de Andrade / 2016 / 23 min
I pescatori di un villaggio della costa nord-orientale del Brasile mettono in atto un rituale di abbracciare il pesce che hanno catturato. Il gesto affettuoso che accompagna il passaggio alla morte è la testimonianza di un rapporto tra specie intriso di forza, violenza e dominio.
20 luglio 2020
Wild Relatives / Jumana Manna / 2018 / 65 min
Nel profondo della terra, sotto il permafrost norvegese, il Global Seed Vault ha conservato i semi provenienti da tutto il mondo per preservare i vegetali da un eventuale disastro. Per la prima volta in assoluto, i semi provenienti dalla più grande banca genetica di Aleppo vengono replicati, dopo che sono stati “abbandonati” dall’istituto per via del trasferimento in Libano a causa della guerra civile. Mentre a Oriente i nemici erano la siccità e il potere delle multinazionali agricole, nel Circolo polare artico sono le temperature in aumento e lo scioglimento dei ghiacciai.
21 luglio 2020
Negus / Invernomuto / 2016 / 67 min
Negus disegna un triangolo tra Vernasca, Etiopia e Giamaica attraverso la figura di Haile Selassie I, osservato da diversi punti di vista: storico, culturale, magico e iconico. L’apertura del film è dedicata all’Italia: Vernasca e Roma con alcuni passaggi sul dominio coloniale italiano in Etiopia. Da qui si sposta a Shashamane, una delle più antiche comunità Rasta, che occupa una porzione di territorio etiope concessa dall’ultimo imperatore in persona per permettere alle popolazioni africane della diaspora il rimpatrio alla Terra Promessa, l’Etiopia (il cosiddetto ‘back to Africa’). Il passo in Giamaica è spontaneo e naturale: il rastafarianesimo e la sua diffusione nella società, soprattutto attraverso il reggae e la cultura dei soundsystem. Negus segue una struttura circolare e le sue location si mischiano costantemente, Più che nei luoghi, agisce nelle traiettorie che li collegano. Il protagonista principale di Negus è Lee “Scratch” Perry, nato in Jamaica ottant’anni fa, figura chiave della storia della musica contemporanea, inventore della musica dub, nonché precursore di quella reggae. Perry ha un particolare rapporto con il fuoco e con il suo carattere purificatorio; la sua performance chiude il film, concentrando tutte le direzioni del progetto in un unico rituale.
22 luglio 2020
Scenes from Trial and Error / Tekla Aslanishvili / 2020 / 32 min
Nei suoi ampi progetti di film e di ricerca, Tekla Aslanishvili indaga su come le tecnologie digitali influenzano l’ambiente urbano e la nostra vita quotidiana. Il film affronta le condizioni materiali e sociali del progetto infrastrutturale Anaklia in Georgia, avviato nel corso di investimenti e speculazioni immobiliari sulla Nuova Via della Seta dalla Cina all’Europa. Coinvolgendo ricercatori internazionali, il film si posiziona in relazione agli eventi e accenna a potenziali scenari di sviluppo di comunità fragili dal punto di vista del futuro.
23 luglio 2020
Portrait of a Lone Farmer / Jide Tom Akinleminu / 2013 / 76 min
“Portrait of a Lone Farmer” è un documentario su una famiglia danese-nigeriana lacerata da una distanza, che oggi cerca di comprendere e spiegare le scelte fatte che li hanno portati a questo punto. Quando il regista Jide, per la prima volta in cinque anni, visita l’allevamento di pollame del padre, vediamo attraverso la sua telecamera lo svolgersi di una storia sulla famiglia, l’amore e l’eredità. È un ritratto tranquillo e sorprendente di una famiglia distrutta che cerca di guarire, un ritratto in cui il dramma si manifesta nella loro reciproca comprensione, e non occupa mai più spazio delle impressioni che incontrano la macchina fotografica di Jide.
24 luglio 2020
Olhe bem as Montanhas /Ana Vaz / 2018 / 30 min
“Guardate bene le montagne”: la frase è stata coniata dall’artista Manfredo de Souzanetto durante gli anni della dittatura del Brasile. Le attività minerarie stavano distruggendo l’ambiente nello stato del Minas Gerais, nel sud-ovest del Paese. Attraverso il montaggio, Ana Vaz traccia un parallelo tra questa regione e il lontanissimo Nord-Pas-de-Calais nel nord della Francia, anch’esso segnato da oltre tre secoli di attività mineraria. Da un lato, le montagne erose affliggono i suoi abitanti con frane mortali. Cave e sventrate, queste montagne diventano i ricettacoli di un ricordo spettrale. Dall’altro lato, in Francia, i cumuli di rifiuti minerari diventano montagne e serbatoi di biodiversità, dove la frontiera tra natura e tecnologia è ormai indistinguibile.
25 luglio 2020
Je suis le peuple / Anna Roussillon / 2015 / 110 min
La rivoluzione di piazza Tahrir vista attraverso gli occhi di Fahir, un contadino egiziano che vive nella valle del Nilo vicino a Luxor. Gli eventi storici che si svolgono sugli schermi televisivi sono vissuti e discussi in tutto il Paese: dal rovesciamento di Mubarak alla deposizione di Morsi, all’instaurazione del regime militare. Il film mostra le speranze, le paure e le delusioni di un’intera nazione attraverso la vita quotidiana di chi è lontano dagli scontri di potere, ma che continua a cambiare il destino del suo popolo.
26 luglio 2020
Similitude / Steffani Jemison / 2019 / 35 min
“Similitudine” esplora il mimo moderno, la mimica postcoloniale, il gesto e l’astrazione in relazione al mimo moderno americano ed europeo della metà del XX secolo. Con un attore americano di colore formatosi nel teatro fisico, Similitude considera le dimensioni spirituali della disciplina, comprese le questioni del mascheramento e dell’opacità, l’autosufficienza e l’auto similarità, e il dispositivo strutturale della parabola o similitudine.
27 luglio 2020
Around the World When You Were My Age / Aya Koretzky / 2019 / 110 min
A 30 anni, Jiro si è imbarcato in un viaggio di un anno in Unione Sovietica, Nord Africa, Europa e Stati Uniti. Quasi mezzo secolo dopo, sua figlia fa uso di vari cimeli per fare un passo indietro nel tempo ed esplorare come queste avventure hanno plasmato la sua visione del mondo moderno.