Matteo Coluccia inaugura lo Spazio Su a Lecce
Matteo Coluccia interviene a Spazio Su con una performance e un dipinto. Prima traccia dell’operatività del nuovo spazio non profit pugliese.
La nascita di un nuovo spazio indipendente è sempre un momento positivo, soprattutto in una Regione in cui il sistema dell’arte contemporanea è ancora tutto da costruire, anche se le energie nell’ambito del non profit – a differenza di quanto accade nella quasi stagnante assenza di gallerie – non mancano affatto.
Spazio Su inaugura con un progetto di Matteo Coluccia, classe 1992, salentino di stanza a Firenze: Piton de la Furnaise è una performance in cui due giganti testicoli si muovono nervosamente su e giù dalla scala stretta e lunga che compone l’ambiente progettuale ed espositivo. All’interno l’artista e un altro performer fumano ininterrottamente un pacchetto di sigarette e percorrono palmo a palmo tutti i gradini. Agiscono con tono irrequieto, un po’ come il vulcano da cui ha preso nome la performance e man mano lasciano le cicche delle sigarette per terra.
Ai rapporti tra individui, alle relazioni umane e percettive è legata una parte consistente della ricerca di Coluccia. E in un certo senso è anche questa la missione di questo nuovo spazio – in un palazzotto del centro storico della città –, che vuole essere piattaforma di relazioni, luogo cross mediale di confronti serrati tra artisti, e tali sono i due padroni di casa, Grazie Amelia Bellita e Gianni D’Urso. Un dipinto – documentazione impropria, la definisce Matteo – e i resti della performance tracciano così un percorso in transito.
– Lorenzo Madaro
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