Imaginaria 2020
Festival internazionale del cinema d’animazione d’autore.
Comunicato stampa
Nonostante le difficoltà del rilancio dovute all’emergenza sanitaria, Imaginaria non rinuncia all’incontro con il suo fedelissimo pubblico e la sua comunità. Da martedì 18 a domenica 23 agosto il festival presenta la sua 18ª edizione all’interno dell’arena cinematografica allestita presso la Casa delle Arti di Conversano.
Sono quasi 100 le opere in competizione che verranno proiettate sul grande schermo e selezionate fra le oltre 2500 iscritte al concorso internazionale. Opere inedite, anteprime e in esclusiva regionale che rappresentano il meglio dell’attuale produzione mondiale dell’animazione d’autore. Anche quest’anno ci saranno tre categorie in concorso International, Student e Kids, quest’ultima inserita nella speciale sezione Imaginaria kids con proiezioni dedicate ai bambini e ragazzi con il supporto dalle agenzie educative di Conversano e la “Giuria dei ragazzi” che avrà il compito di premiare la migliore opera in concorso nella sezione Kids.
La Giuria del concorso internazionale è formata da professionisti del settore che avranno il compito di premiare la migliore opera di animazione nella categoria Best Animated Film e nella categoria Student.
Saranno Regina Pessoa e Roberto Catani, vincitori ad Imaginaria 2019, e Eric Rittatore noto blogger ed esperto di cinema d’animazione, a decretare gli Imaginaria Awards la sera del 23 agosto a cui seguirà la proiezione in chiusura del film L’invasione degli orsi in Sicilia realizzato dal maestro Lorenzo Mattotti e tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati
Cuore del festival sarà la competizione internazionale che accoglie quasi 100 cortometraggi provenienti da tutto il mondo. Le selezioni della categoria internazionale sono:
Candy Can di Anton Octavian (Romania), Metro6 di Geoff Hecht (USA), Nestor di João Gonzalez (UK), Tadpole di Jean-Claude Rozec (Francia), 10 000 Ugly Inkblots di Dmitry Geller (Russia), The Shoreline di Sophie Racine (Francia), Kosmonaut di Kaspar Jancis (Estonia), Cornstalk di Anastasiia Zhakulina (Russia), Anna, cat-and-mouse di Varya Yakovleva (Russia), Flesh di Camila Kater (Brasile),
Kids with Guns di Sadko Hadzihasanovic (Bosnia ed Erzegovina), The box di Marie-Pierre Hauwelle (France), Bela di Nick Simpson (Australia), Toomas Beneath the Valley of the Wild Wolves by Chintis Lundgren (Estonia), De berde by Star Bazancir (Svezia), Purpleboy di Alexandre Siqueira (Portogallo),
The Dream of B.Soares di Thibault Chollet (Francia), Traces di Sophie Tavert Macian e Hugo Frassetto (Francia), Pulsator di Thor Sivertsen (Norvegia), Real Human Being di Anna Samo e Michaela Mueller (USA), Dry Sea di Yves Bex by Bart Bossaert (Belgio), The darker light di Andrea Bonetti (Italia), Gottlieb di Krste Gospodinovski (Macedonia), Liliana di Milanka Fabjancic (Slovenia), Lah gah (Letting go) di Cécile Brun (Svizzera), Lursaguak di Izibene Oñederra (Spagna), We_sounds di David Carrizales (Spagna), Riga’s Lilac di Lizete Upīte (Francia), Home di Anita Bruvere (UK), Sororal di Frédéric Even e Louise Mercadier (Francia), Intermission Expedition di Wiep Teeuwisse (Paesi Bassi), Pickpocket di Théo Guyot (Belgio), Dreams into Drawing di Koji Yamamura (Giappone), Migrant di Esteban Ezequiel Dalinger (Argentina), The Surrogate di Stas Santimov (Ucraina), Freeze frame di Soetkin Verstegen (Belgium/Germania), L’infinito di Simone Massi (Italia),The Physics of Sorrow di Theodore Ushev (Canada).
Per la “categoria Student”, ovvero lavori di diploma realizzati dagli allievi delle scuole di cinema d’animazione sparse nel mondo:
Cante di Teresa Baroet (Estonia), Aurora di Ingrid Pucci (Estonia), Helfer di Szöllősi Anna (Ungheria),
Sigh di Vlad Bolgarin (Moldavia), Portrait of a woman di Natalia Durszewicz (Polonia), SH_T Happens di Michaela Mihalyi e David Štumpf (Repubblica Ceca), Shadow Passage di Ali Aschman (UK), Pile di Toby Auberg (UK), Jacques’ rampage or when do we lose our self-confidence? di Máté Horesnyi (Ungheria),
Abdita di Valentina Giorgi, Arianna Morganti, Dennis Pezzolato, Giulia Zanette (Italia), En Rang Par Deux, Meeting Aliou e Afif di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti, Viola Mancini (Italia), Siderea di Elisa Bonadin, Fiorella Cecchini, Isabel Matta, Carlotta Vacchetti (Italia), I Want A Sun In My Pocket di Laui Laessa (Canada), IHR di Amélie Cochet, Louis Möhrle (Svizzera), Inside me di Maria Trigo Teixeira (Germania), Balance di Timothée Crabbé (Belgio), Birthday di Dang An Tran (Germania), Aquarium di Jagoda Czarnowska (Polonia), Such A Beautiful Town di Marta Koch (Polonia), Away di Mathilde Pepinster (Belgio), Ahead di Ala Nunu Leszynska (UK/Portogallo), Daughter di Daria Kashcheeva (Repubblica Ceca)
Infine per la categoria Kids:
Reflection di Chelsea Keene (USA), And yet we are not super heroes di Lia Bertels (Belgio), Edén di Eva María Urbano Mora (Spagna), 39° to the shadow di Eduardo Elli (Argentina), A Lynx in the Town di Nina Bisiarina (Francia), Tide (marea) di Joana Rosa Bragança (Portogallo), Casus Belli di M. Marini, A. Monnet, C. Pannone, E. Rossi, F. Sudano (Italia), Umbrellas di Jose Prats , Alvaro Robles (Francia), Me, a Monster? di Belinda Bonan (Spagna), The Peak di Mayumi Tachikawa (Giappone), Home Sweet Home di Li Meng, Wang Yiqing, Li Minhui, Zhang Beinan, Zhang Tongjian (Cina), The Kite di Martin Smatana (Repubblica Ceca), Drawing Life di Luciano Lagares (Brasile), o28 di O. Caussé, G.Collin, L. Grardel, A. Marchand, R. Merle, F. Meyran (Francia), Above di Marco Savini (Italia), Bythos di Denis Ripamonti, Maria Noemi Grandi (Italia), The Tiger Who Came to Tea di Robin Shaw (UK), Lost & Found di Andrew Goldsmith e Bradley Slabe (Australia), Ossigeno di Beatrice Sancinelli (Italia), Dreamsheep di Lulú Vieira (Colombia), Shoom’s Odyssey di Julien Bisaro (Francia), This side, other side di Lida Fazli (Iran), Arturo e il Gabbiano di Luca Di Cecca (Italia), Umbrella di Helena Hilario, Mario (Brasile), Beware the wolf! di Nicolas Bianco-Levrin & Julie Rembauville (Francia), Dreamer Roccy di Hyunmi Lee (Corea)
Fra le opere in programma ci preme segnalarne alcune che hanno ricevuto il massimo riconoscimento nei più prestigiosi festival internazionali quali Annecy, Academy Award, Sundance, Ottawa, Toronto etc.
Arriva dal Canada The Physics of Sorrow (fisica della malinconia) di Theodore Ushev tratto dal romanzo dello scrittore bulgaro Georgi Gospodinov. Il film racconta la storia di un uomo che cerca di capire il significato e lo scopo della sua vita, tra ricordi d’infanzia in Bulgaria e un’età adulta malinconica vissuta in Canada. Questo film è il progetto più ambizioso della carriera di Theodore Ushev al quale ha lavorato per ben 8 anni. È il primo film d'animazione al mondo creato con encausto, un'antica tecnica di disegno risalente al tempo dei faraoni egizi (https://youtu.be/0631XAf3p80). Oltre 15.000 inquadrature sono disegnate a mano, l'immagine è ottenuta riscaldando e dipingendo con cera d'api calda pigmentata. La voce narrante è di Rossif Sutherland con una piccola apparizione vocale del padre, Donald Sutherland. Il film è stato nominato nella Top Ten canadese nel dicembre 2019, è stato selezionato all'Oscar per il miglior cortometraggio animato nel 2019, ha vinto il Prix Iris per il miglior cortometraggio animato al 22° Quebec Cinema Awards nel 2020 e il Cristal Award a festival di Annecy 2020. Dalla Repubblica Ceca il notevole Daughter di Daria Kashcheeva, un film poetico e senza dialoghi che racconta la complicata relazione di una giovane donna con suo padre. Ha ricevuto 38 premi tra cui il Cristal al festival di Annecy per il miglior film nella categoria dei film scolastici, lo Student Academy Awards al 46° Student Academy Awards, la nomina all'Oscar 2020 per il miglior cortometraggio animato e il Premio della Giuria al Sundance Film Festival 2020.
Un’animazione esilarante e senza tabù è senz’altro Toomas Beneath the Valley of the Wild Wolves dell’estone Chintis Lundgren con i suoi caratteristici personaggi antropomorfi, mentre dal Giappone arriva il delicato Dreams into Drawing di Koji Yamamura regista tra i più importanti al mondo. I suoi film hanno ricevuto oltre 90 premi, tra cui il Grand Prize di Annecy, Zagreb, Ottawa e Hiroshima. È membro della Academy of Motion Picture Arts and Sciences e professore alla Tokyo University of the Arts. Il film racconta la storia del pittore Kuwagata Keisai che visse oltre 200 anni fa. Un giorno stava disegnando una carpa quando si addormentò all’improvviso e, in sogno, si trasfigurò nella carpa che si godeva una nuotata.
Quest’anno cade il centenario della nascita di Osvaldo Cavandoli, al quale la rete dei festival italiani di cinema d’animazione (Animaphix/Sicilia, Imaginaria/Puglia e Piccolo Festival di Animazione/Friuli Venezia Giulia) dedica un omaggio proponendo un programma di nove puntate della serie La Linea che sarà lanciato sulla rete attraverso i canali social e il sito web di ciascun festival.
LA DICHIARAZIONE DEL DIRETTORE ARTISTICO
“Non è stato facile, - afferma il direttore Luigi Iovane – riuscire ad organizzare e realizzare questa edizione. Non sarà il festival delle passate edizioni poiché abbiamo dovuto far fronte alle attuali restrizioni imposte al settore e agli eventi di spettacolo dal vivo ed, ovviamente, ciò ha comportato una riduzione delle iniziative collaterali nonché la mancata presenza di autori e registi stranieri.
Anche la sede del festival non sarà quella del centro storico ma l’arena estiva della casa delle Arti. Nonostante ciò, siamo riusciti comunque a realizzare e a proporre un programma di film in competizione di straordinaria qualità nell’ottica di continuare a promuovere il cinema come strumento per affrontare e comprendere il presente, ragionando anche sullo stato dell’animazione contemporanea e sulle conseguenze, probabilmente rivoluzionarie, nel ripensare le modalità di organizzazione dei festival”.