Bruce Nauman a Punta della Dogana nel 2021. Una grande mostra a Venezia
L’artista americano presenterà una serie di video realizzati negli ultimi cinque anni a partire dalla rivisitazione del celebre “Walk with Contrapposto” del 1968: tra arte classica e musica minimalista
C’è grande attesa in Laguna per la mostra che aprirà la stagione 2021 di Punta della Dogana, dopo l’apertura a luglio delle due esposizioni a Palazzo Grassi, una dedicata a Henri Cartier Bresson e l’altra a Youssef Nabil, entrambe prorogate fino al 20 marzo 2021. Si tratta della retrospettiva rivolta all’artista americano Bruce Nauman (1941, Indiana, USA) dal titolo Bruce Nauman. Contrapposto Studies, a cura di Carlos Basualdo, The Keith L. and Katherine Sachs Senior Curator of Contemporary Art al Philadelphia Museum of Art, e Caroline Bourgeois, conservatrice presso la Pinault Collection, in collaborazione con l’artista, e in programma dal 21 marzo 2021 al 9 gennaio 2022. Nauman presenterà a Punta della Dogana – nell’anno in cui avrebbe dovuto esserci la Biennale Arte e invece avremo in Laguna l’appuntamento dedicato all’architettura – la sua produzione più recente e in particolare la serie di opere video che l’artista ha realizzato negli ultimi cinque anni a partire dalla rivisitazione di uno dei suoi primi lavori, il celebre Walk with Contrapposto. Per realizzare questo film in bianco e nero, nel 1968 l’artista costruì un corridoio largo circa 50 cm nel suo studio a Southampton, in Inghilterra, per poter assumere la classicheggiante posa del contrapposto, ovvero del bilanciamento tra le membra, senza che i suoi fianchi toccassero le pareti, ma non abbastanza largo da poter muovere le braccia con facilità, dando l’impressione di rimanere sempre fermo. “L’incapacità di evolverti, di cambiare te stesso, questa sensazione di non riuscire a scappare da te stesso, gioca un ruolo in molti dei miei video”, ha detto una volta Nauman. “Non so da dove venga. In parte probabilmente dalla musica, da persone come Philip Glass, Steve Reich e La Monte Young, la cui musica infinita mi ha sempre affascinato”. Ecco alcune immagini in anteprima della mostra…
-Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati