Una grande video-installazione di William Kentridge riapre l’Antico Arsenale di Amalfi
Fino al 2 dicembre 2020 sarà visitabile, presso gli spazi restaurati dell'Arsenale di Amalfi, una video-installazione di William Kentridge. Il grande artista sudafricano ce la presenta in questo video
Un grande protagonista dell’arte contemporanea mondiale ha inaugurato la riapertura dello spazio dell’Arsenale d’Amalfi, il luogo dove alla fine degli anni Sessanta, con la mitica mostra-evento Arte Povera più Azioni Povere, curata da un giovane Germano Celant, l’arte italiana entrò a pieno titolo nel panorama internazionale.
More Sweetly Play the Dance (2015) del sudafricano William Kentridge (1955) è l’evento scelto per celebrare la memoria di quei luoghi, oggi riportai all’antico splendore grazie un progetto di rifunzionalizzazione condiviso dalla Regione Campania con il Comune di Amalfi, a cura della società in house per i beni culturali Scabec. L’evento, un progetto artistico della Galleria Lia Rumma, si inserisce perfettamente, con un allestimento site specific, in questo luogo suggestivo. Presentata in anteprima nel 2015 all’Eye Film Institute di Amsterdam, la video-installazione More Sweetly Play the Dance (2015) è un’opera che si snoda su otto schermi, estendendosi per oltre 40 metri.
KENTRIDGE: LA STORIA PRENDE VITA SULLO SCHERMO
La processione di varie silhouette di figure umane a grandezza naturale, accompagnata da musiche di una banda di ottoni sudafricana, avanza in un paesaggio disegnato a carboncino dall’artista, da schermo a schermo, a un ritmo struggente che ricorda le marce politiche e le migrazioni, i conflitti e gli esodi, la morte e le lotte civili contemporanee, in uno scenario in cui passato e presente si rispecchiano l’uno nell’altro, implicando la nostra reazione collettiva e la nostra responsabile consapevolezza personale.
Il progetto rappresenta il terzo appuntamento del progetto Amalfi e Oltre – voluto dalla Regione Campania ed attuato da Scabec – dopo il convegno Progettare la Memoria: Strategie del digitale promosso in collaborazione con l’Università di Salerno e la mostra I sei anni di Marcello Rumma 1965-1970 inaugurata nel 2019 al Museo Madre di Napoli, a cura di Gabriele Guercio, con Andrea Viliani .
www.scabec.it/williamkentridge
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