Giovanna Giachetti – Acqua fuoco plastica e metalli

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO MUSEO FRANCESCO MESSINA
Via San Sisto, 4, 20123 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da giovedì a domenica, ore 11-18 (ultimo ingresso 17.30) (le aperture potrebbero variare) Ingresso libero

Vernissage
11/09/2020
Artisti
Giovanna Giachetti
Curatori
Martina Corgnati
Generi
arte contemporanea, personale

Lo Studio Museo Francesco Messina presenta Giovanna Giachetti. Acqua, fuoco, plastica e metalli, a cura di Martina Corgnati, primo appuntamento del ciclo Trilogia del colore.

Comunicato stampa

Acqua, fuoco: la dimensione atavica di elementi primordiali, mitici e naturali, incontra la plastica e i metalli, componenti tipiche della raccolta differenziata e simboli del nostro tempo presente, come anche dei materiali di cui l’artista si serve per realizzare le sue recenti opere e installazioni: teli di plastica da giardino, che diventano i supporti dei suoi grandissimi ricami, e latta che viene trasformata in personaggi, fiori e installazioni. È l’ultimo progetto di Giovanna Giachetti, concepito appositamente per lo spazio dello Studio Museo Francesco Messina di Milano e occasione per raccogliere insieme un centinaio di lavori realizzati negli ultimi due anni. Con questo intervento, che proietta senza forzature l’intimità di un discorso intimo ed esistenziale sullo schermo vibrante del presente condiviso, Giovanna Giachetti si dimostra una fra le figure emergenti di grande creatività e interesse sulla scena dell’arte italiana oggi.

La mostra è inserita nel palinsesto estivo del Comune di Milano “Aria di cultura” e in quello tematico “I talenti delle donne”, promosso e coordinato dall’Assessorato alla Cultura, che durante tutto il 2020 proporrà iniziative multidisciplinari – dalle arti visive alle varie forme di spettacolo dal vivo, dalle lettere ai media, dalla moda alle scienze – dedicate alle donne protagoniste nella cultura e nel pensiero creativo.

Giovanna Giachetti è nata a La Chaux De Fonds (CH) nel 1964; trascorre tutta l’infanzia in Nigeria, frequenta gli studi superiori in Europa e si diploma all’Accademia Albertina di Torino nel 1988, prima di fare ritorno in Africa. A partire dal 2000 ritorna in Piemonte, regione d’origine della sua famiglia paterna, e ultimamente a Milano. Partita da una dimensione tradizionale della scultura, ha utilizzato molto la terracotta dipinta e diversi materiali poveri e di recupero, con una sensibilità maturata durante la lunga permanenza in Africa. Da lì è nato anche il piacere della lamiera battuta attraverso una faticosa pratica artigianale, e l’utilizzo di elementi metallici riciclati che, sottraendosi alla consistenza tradizionale e plastica della scultura, invadono con leggerezza lo spazio dando luogo a vere e proprie installazioni. Da ultimo arriva il lavoro tessile, aereo, sospeso, eco-compatibile, che fiorisce però anch’esso su un materiale poverissimo e “brutto”; perché l’esigenza dell’artista è appunto quella di allargare lo sguardo verso dimensioni impreviste e recuperarle all’arte, restituendo loro una possibilità di essere viste, quindi di esistere di nuovo. Per questo il suo lavoro è sempre inclusivo e animato da un interesse non solo estetico ma aperto a tutte le valenze dell’esperienza creativa. Fra le mostre più recenti, la personale Giovanna Giachetti, Fondazione Mastroianni, Castello Ladislao, Arpino (FR), 2019, e la collettiva Il Quinto punto cardinale, Fondazione Horcynus Orca, Messina, 2019.