Le strade della periferia di Roma si animano con la terza edizione di Magic Carpets Italy
Tra il Trullo e il Corviale laboratori, mostre, cortei e residenze: così si articola La Fantastica, terza edizione del progetto internazionale Magic Carpets che si svolge nelle periferie di Roma. L’iniziativa intende favorire la visibilità di artisti emergenti in tutta la rete europea con iniziative che coinvolgano per il pubblico.
Sara Basta (Roma, 1979), John Cascone (Cheltenham, 1976) e Mykolas Juodele (Vilnius, 1989) sono gli artisti invitati per La Fantastica, la terza edizione di Magic Carpets, idea nata dalla direttrice Benedetta Carpi De Resmini per Latitudo Art Projects. L’obiettivo del progetto è stato quello di far emergere la creatività individuale e collettiva attraverso una serie di iniziative che hanno fatto nascere nuove visioni urbane e nuove storie quotidiane, puntando lo sguardo verso il futuro. Adolescenti, bambini e anziani sono stati protagonisti insieme agli artisti, sotto la guida curatoriale della giovane Giulia Pardini. A far da cornice all’evento sarà un coloratissimo festival per le strade del Trullo, che si svolgerà tra il 30 settembre e il 2 ottobre 2020, nel pieno rispetto delle norme sanitarie vigenti.
ISPIRAZIONI PASSATE E VISIONI FUTURE
Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini e La torta in cielo di Gianni Rodari sono stati i romanzi a cui si è ispirata questa terza edizione di Magic Carpets. Il fil rouge del progetto è da ritrovarsi sia nella metodologia di Rodari che invita a sperimentare e, altresì, a sbagliare, attraverso l’invenzione di storie; sia nella viva e dinamica periferia su cui pone l’accento Pasolini. Ma come è possibile applicare queste visioni e renderle costruttive, oggi? A tal proposito entrano in gioco gli artisti che, attraverso i diversi linguaggi espressivi, sono riusciti a cucire una salda rete relazionale ed empatica. “Con Sara Basta e John Cascone abbiamo lavorato al Trullo realizzando laboratori incentrati rispettivamente sulla tecnica del ricamo e della scrittura, muovendo le fila da ‘La Grammatica della Fantasia’ di Gianni Rodari.” Spiega ad Artribune la curatrice Giulia Pardini. “Ci siamo trovati davanti una comunità locale coinvolgente, volenterosa, col desiderio di scoprire e mettersi alla prova. Durante il periodo di lockdown avevo il timore che avremmo innalzato le nostre barriere emotive per la paura di entrare in contatto con gli altri: non è stato così, anzi, le adesioni per i laboratori sono state veloci e tante, e ci siamo trovati di fronte ad un sentimento di rinascita e alla voglia di stare insieme e condividere. Lo stesso clima l’ho riscontrato con Mykolas Juodele, fotografo lituano, con cui stiamo sviluppando un progetto fotografico a Corviale che si ispira a ‘Ragazzi di Vita’ di Pier Paolo Pasolini. In quel quartiere siamo andati alla ricerca di soggetti da fotografare e abbiamo incontrato e conosciuto giovanissimi con la voglia di parlare e di aprirsi con noi.”
PAROLA A BENEDETTA CARPI DE RESMINI, DIRETTRICE DI MAGIC CARPETS
“Sono diversi anni che stiamo lavorando al Corviale e in questo anno in cui ricorre il centenario dalla nascita di Gianni Rodari ci sembrava interessante tracciare un ritratto di questo angolo di Roma tra la via Portuense e le anse del Tevere che ingloba anche il Trullo.” Dichiara ad Artribune la direttrice della manifestazione Benedetta Carpi de Resmini. “Attraverso la creatività insita nella natura umana, per citare Rodari, nessuno diventa schiavo e in questo caso la creatività di artisti come John Cascone, Sara Basta e del fotografo lituano Mykolas Joudele, ci aiuterà a riscoprire queste zone di Roma. Il Trullo fu oggetto di attenzione dello stesso Rodari che nel 1966 scrisse la Torta in Cielo, un’astronave tutt’altro che aliena atterrata sul Monte Cucco, i cui bambini della borgata condivideranno con tutti i bambini di Roma. Anche Pier Paolo Pasolini si soffermò a lungo in queste zone che facevano parte dell’Agro romano e in cui lo scrittore di Casarsa girò alcune scene del rinomato film Uccellacci e Uccellini. Al Trullo si giocava a calcio: ‘Fermete, a Pà. dà du carci co’ nnoi!’» (Partitella al Trullo, 1963). Era questo il richiamo dei ragazzi di vita, quando invitavano lo scrittore friulano a unirsi a loro in quelle partite improvvisate sui campi polverosi delle borgate romane. Così con tre artisti molto diversi tra loro siamo andati alla scoperta di questi luoghi già lungamente percorsi in un’epoca non troppo lontana. Con loro ripercorriamo nuove storie, nuove avventure con in filigrana le immagini e i racconti di Rodari e Pasolini”.
-Valentina Muzi
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