Morta la gallerista Valeria Belvedere. Il ricordo di Angela Madesani
Titolare dell’omonima galleria nata nel 1987 in via del Senato a Milano amava gli artisti. In particolare Giacinto Cerone e Hidetoshi Nagasawa
Nel lungo periodo del lockdown, dopo molto tempo che non ci vedevamo, ho avuto l’occasione di passare parecchio tempo con Valeria Belvedere, gallerista raffinata per una breve ma intensa stagione, dal 1987 al 2002. Ci vedevamo nella sua bella casa nei pressi di Biella, una casa, in cui sono le testimonianze della sua vita: opere, libri, oggetti. Abbiamo ricordato insieme una stagione dell’arte milanese che io ho vissuto da giovanissima osservatrice e Valeria da protagonista, dotata di un gusto ben fuori dall’ordinario. Oggi che Valeria ci ha lasciato, in seguito a una malattia fulminante, viene spontaneo fare il bilancio della sua attività, quindici anni di galleria con due sedi nel cuore di Milano, prima in via Senato e poi in via Rossini e un interesse che mai si era spento nei confronti di un mondo che l’aveva catturata e appassionata e che era diventato una ragione imprescindibile di vita.
CHI ERA VALERIA BELVEDERE
Viveva fra Milano e la prima montagna biellese, appassionata di fiori, di piante, con un grosso gatto di razza siberiana, Pedro. Nonostante l’apparente lontananza dal mondo dell’arte in realtà era informatissima su tutto ed era ancora desiderosa di scoprire bravi artisti. Il tono di Valeria è lento, pacato ma la sua visione del mondo passionale. Ogni tanto rideva divertita ed era sempre molto interessata a quanto capitava intorno a lei. La sua prima galleria in via Senato, 6, aveva aperto con la personale di Luciano Bartolini. La sua non era una logica meramente mercantile, ma di scoperta, di raccolta di artisti quali Flavio Favelli, Carlo Benvenuto, Salvatore Astore, Alberto Garutti, Leonardo Genovese, Paolo Icaro, Magdalena Jetelova, Eliseo Mattiacci, Marcello Maloberti, Costantino Nivola, Eduard Habicher, Eliseo Mattiacci, Costas Tsoclis, Richard Wilson, Federico De Leonardis e molti altri.
VALERIA BELVEDERE GALLERISTA E COLLEZIONISTA
Valeria amava tutti i suoi artisti, li seguiva e li collezionava, anche dopo la chiusura della galleria. Possiamo affermare, senza fare un torto a nessuno, che due in particolare erano state le sue grandi passioni, Giacinto Cerone e Hidetoshi Nagasawa, della loro ricerca era una vera e propria esperta. Anche Nagasawa aveva portato il suo studio principale nel biellese, là si vedevano, passavano del tempo insieme, con i loro tempi lunghi, le loro voci pacate, la condivisione di un particolare concetto dell’arte: una vera e propria affinità elettiva.
–Angela Madesani
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