New York, il ferry boat e la pandemia negli scatti di Francesca Magnani
Le limitazioni e i rischi legati alla pandemia hanno modificato anche il nostro modo di muoverci nello spazio urbano, specie nelle metropoli. La serie di scatti di Francesca Magnani in mostra a New York, nell’ambito del festival Photoville, raccontano di una Grande Mela che ha riscoperto gli spostamenti via acqua, a bordo del ferry boat.
Ha aperto anche quest’anno, nella cornice del Brooklyn Bridge, il festival di fotografia più scenografico di New York, Photoville, di cui già abbiamo parlato in diverse occasioni.
Questa nuova edizione, in corso fino al 29 novembre, ha un aspetto decisamente unico: a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, i caratteristici container in cui di solito si svolge sono venuti meno e al loro posto sono apparsi, in tutto il parco sul waterfront di DUMBO, dei pannelli e delle strutture metalliche che servono a presentare le varie mostre. Le esposizioni sono una sessantina e per metà sono installate pure negli altri distretti della città. Tra i partecipanti, come sempre, ci sono le istituzioni fotografiche newyorkesi e le più importanti testate americane: ICP, New York Times, SVA, Time, National Geographic tra gli altri
LA FOTOGRAFIA DI FRANCESCA MAGNANI
C’è anche un’italiana tra i protagonisti, Francesca Magnani, che con People of the ferry 2020. Connection at a time of social distancing racconta, mescolando parole e immagini, un trasporto alternativo alla metropolitana che i newyorkesi hanno adottato durante la pandemia, il servizio via acqua sui battelli della società NYC Ferry.
L’inaugurazione di Photoville è avvenuta la settimana scorsa via Zoom, e durante il weekend i primi spettatori hanno camminato tra le opere fino al tramonto. Attraverso il sito del festival sarà possibile, nei prossimi giorni e settimane, partecipare a incontri, conferenze e lezioni gratuite.
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