Parte il progetto Opera Viva – Artista di Quartiere di Alessandro Bulgini a Torino
L’ideatore Alessandro Bulgini, che lavora quotidianamente nel quartiere Barriera a Torino, condividerà la sua pratica, in presenza e online con 11 giovani artisti selezionati dal curatore Christian Caliandro
Sottolineare il ruolo dell’opera d’arte nella vita di tutti i giorni, nelle comunità, nelle relazioni tra le persone è l’obiettivo che da oltre dieci anni l’artista Alessandro Bulgini insegue nel suo progetto Opera Viva. Nato nel quartiere di Barriera di Milano a Torino ed entrato a far parte degli eventi sviluppati da Flashback durante i mesi che precedono la fiera sotto il nome di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, il progetto si è poi sviluppato anche in altre città, ad esempio Taranto, con Taranto Opera Viva. Ora tutto questo subisce un’ulteriore evoluzione con Opera Viva – Artista di Quartiere, the District Artist (AdQ), un progetto che mette in connessione giovani artisti da tutta Italia in presenza e a distanza con Alessandro Bulgini e il curatore Christian Caliandro, ciascuno di loro scenderà nelle piazze e nelle strade per portare la propria arte nella quotidianità del proprio quartiere.
ADQ: LE PAROLE DI ARTISTA E CURATORE
“Il progetto ‘Artista di Quartiere’ sarà l’occasione per mettere a punto un vero e proprio metodo di intervento artistico nello spazio urbano, a sua volta ispirato alla ricerca ‘Opera Viva’ di Alessandro Bulgini”, ci racconta Caliandro: “si tratta fondamentalmente di una trasformazione dello sguardo sulla realtà, dell’attitudine, della disposizione d’animo. L’opera d’arte diventa dunque in questo senso una sorta di “stato” (e non un oggetto), una condizione (e non un prodotto) mobile e mutevole, aperta nei confronti del contesto di riferimento – il quartiere, appunto – in grado di dare luogo al non ordinato, al non conosciuto, all’imprevisto”. Alessandro Bulgini condividerà, così, la sua pratica con 11 artisti giovanissimi, studenti o neolaureati delle Accademie di Belle Arti italiane, selezionati da Christian Caliandro, che lavoreranno con l’artista e il curatore in presenza e online in un workshop intensivo di quattro settimane, fino al 18 ottobre 2020. “L’artista di quartiere è un progetto d’impegno fortemente localizzato, che tramite escamotage linguistici spero riesca a portare continuamente attenzione e visibilità a territori ai margini”, ci spiega Bulgini. “Oggi, dopo anni ed esperienze varie, con la collaborazione dei ragazzi selezionati dalle Accademie di Belle Arti, in un mese di attività territoriale definita e circoscritta, cercheremo di cristallizzare le potenzialità di questa figura d’artista. Ne scaturirà un vademecum, una guida per un impegno attivo sull’esistente, un compendio sul ruolo e le potenzialità dell’arte sul territorio”.
IL PROGETTO VERSO FLASHBACK
Le immagini, le storie e i racconti di questo progetto – vincitore del bando “Creative Living Lab – II Edizione” promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT e realizzato in collaborazione con il Segretariato Regionale del MiBACT per il Piemonte – vivranno quotidianamente sui canali social a lui dedicati, in un viaggio che accompagnerà la comunità, il pubblico e chi vorrà interagire verso la prossima edizione di Flashback, l’arte è tutta contemporanea al Pala Alpitour di Torino dal 5 all’8 novembre 2020, dove saranno mostrati i risultati e le opere nate in seno ad AdQ. Il tutto con l’obiettivo non solo di offrire una narrazione complessiva di quanto realizzato, ma anche di compiere un lavoro di scouting tra le nuove generazioni.
– Claudia Giraud
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