Pedro Neves Marques – Autofiction

Informazioni Evento

Luogo
UMBERTO DI MARINO CASA DI MARINO
Via Monte di Dio, 9, Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
24/09/2020

ore 16

Artisti
Pedro Neves Marques
Generi
arte contemporanea, personale

Il progetto che Pedro Neves Marques ha pensato per la mostra si basa sulla ricerca che l’artista sta portando avanti sui progressi nella tecnologia riproduttiva, che si presenta come una struttura che sta cambiando molto velocemente. La tematica della riproduzione e dei corpi normativi è in molti dei suoi film, spaziando dall’agricoltura e dal sesso delle piante, fino alla relazione fra macchine e natura.

Comunicato stampa

Autofiction

Il progetto che Pedro Neves Marques ha pensato per la mostra si basa sulla ricerca che l'artista sta portando avanti sui progressi nella tecnologia riproduttiva, che si presenta come una struttura che sta cambiando molto velocemente. La tematica della riproduzione e dei corpi normativi è in molti dei suoi film, spaziando dall'agricoltura e dal sesso delle piante, fino alla relazione fra macchine e natura.

Col progetto Becoming Male in the Middle Ages ha iniziato a lavorare sull'idea di fiction.
Costruendo una nuova narrativa sui trapianti ovarici, l'artista immagina un futuro dove sia l'uomo a produrre gli ovuli. Autofiction continua su questo percorso, ancora come un lavoro di finzione, ma non così lontano dalle ricerche che si stanno portando avanti in ambito medico-scientifico sulle terapie ormonali e sui trapianti.

Questo immaginario è atto a sviluppare la possibilità di un pensiero sulle dinamiche di potere fra generi: chi “possiede” l'atto della riproduzione, la storia della scienza, il controllo dell'uomo sulla vita della donna; la riduzione del genere femminile ai minimi termini biologici (ossia la donna come l'essere umano atto alla riproduzione); come tutto ciò sia in tensione con l'attuale concetto di normalizzazione della cultura gay e come l'ascesa di corpi trans e non binari cambi i ruoli di genere e culturali.

Infine, Pedro Neves Marques decide di inserire se stesso e la sua vita all'interno dell'opera, in un mix di realtà e finzione, di verità e bugie, ed è per questo che il titolo scelto è Autofiction.
Non una biografia, ma nemmeno una totale finzione. In questa prospettiva, per l'artista la poesia è il medium che permette allo stesso tempo di parlare/pensare/sentire nel modo più diretto e indiretto queste tematiche. La poesia è lo spazio della rivelazione e della non divulgazione, di arguzia e punti ciechi; è la pratica del dettaglio.

Le tre installazioni da sei foto comporranno l'esposizione insieme a uno scatto del corpo dell'artista.
Un autofiction di diciotto componimenti poetici sintetizza la ricerca di Pedro Neves Marques, rompendo l'apparente ripetizione degli scatti. Così, lo smartphone e la mano dell'artista diventano la cornice narrativa delle poesie digitali.

Autofiction

The project that Pedro Neves Marques conceived for the exhibition is based on the research he has been doing on advances of reproductive technology, which nowadays is changing incredibly fast. The theme of reproduction and normative bodies is present in many of his films, through the analysis of agricultural seeds, the sexuality of the plants, and relationship between machines and nature.

With the project Becoming Male in the Middle Ages he started to work on the idea of a fiction, creating a different narration about ovarian transplants and a possible future where men can produce ovules. Autofiction will continue on this path, it will be a fictional work, but not that far from the research being done on hormonal therapy and transplants.

This imagination is aimed to develop the possibility to think about the power dynamics between genders: who owns reproduction; the history of science and men controlling women's lives; the reduction of the gender "woman" to biology (that is: woman as the human that reproduces); how all of this is in tension with the current normalization of gay culture and how the rise of trans and non-binary lives is change cultural and gender roles.

Lastly, he decides to insert himself and his life, in a mix between reality and fiction, truth and lies, in the work. That's why he chose the title Autofiction. Not biography, but not absolutely fiction too. In his idea, poetry is something that is at the same time the most direct and the least direct way of talking/thinking/feeling about this. Poetry is the space of revelation and non-disclosure; of wittiness and blind spots. It is the practice of detail.

The three installations, made of six-photo each, will build the exhibition, together with a picture of the artist's body. An autofiction of eighteen poetic compositions will show Pedro Neves Marques' research, breaking the apparent repetition of the photos. The smartphone and the artist's hand change into the narrative frame of the digital poems.