Tiziana Sanna – Tiliguerta
In mostra le opere realizzate nel 2019 e nei primi mesi di quest’anno da Tiziana Sanna
Comunicato stampa
Da giovedì 24 settembre 2020 nello Spazio TEMPORARY STORING
della Fondazione BARTOLI FELTER si potranno vedere le opere
realizzate nel 2019 e nei primi mesi di quest'anno da
Tiziana Sanna e che non è stato possibile esporre come previsto a
marzo a causa delle misure anti covid
Era desiderio della Fondazione rispettare la promessa fatta
all'artista organizzando per adesso l'esposizione che potrà
essere visitata sino 9 ottobre p.v. negli orari 10/12 e 17/19,30
festivi esclusi rispettando tutte le misure legislative
previste dall'emergenza sanitaria, pertanto l'ingresso sarà contingentato
col numero massimo di 10 persone alla volta.
Scrive la curatrice:
Il ragno nuragico, il gatto selvatico, il pastore fonnese.
Ritratti, in compagnia dei loro simili, nelle tele di Tiziana
Sanna come in una (bestiale) galleria degli avi. Primi piani sullo
sguardo del gufo Bubo Bubo e sui palchi ramificati del Cervus,
in un repertorio che rende onore alle specie endemiche della
Sardegna. Assurti al grado di soggetti pittorici, la rana, la
volpe, gli asinelli albini occupano interamente gli sfondi di una
quadreria che ricorda le pose auliche dei principi e dei
monsignori. Personaggi eminenti che ai pennelli chiedevano
l’immortalità e volevano essere ricordati ai posteri nella gloria
delle loro insegne. Tiziana Sanna è andata a cercare nei testi i
nomi scientifici di questi strani animali nati in un’isola e per
questo speciali. Più piccoli dei loro colleghi oltre mare e in
qualche caso unici. Con abile realismo, l’artista ne riproduce i
corpi e i caratteri, collocando però queste antichissime creature
in uno spazio neutro per niente mimetico. Colori bruniti, e la
luce a piovere sulle corna del muflone, sulle penne candide del
barbagianni, sul rostro adunco del grifone .
Quadrupedi, sauri, volatili in una mostra intitolata alla verde
TILIGUERTA. La lucertola, dice un verso di Eugenio Montale, ferma
sul masso brullo .
Alessandra Menesini