Dove va John Chamberlain questa primavera?

Gagosian sì, Gagosian no. Lo squalo Larry annuncia di aver sottratto John Chamberlain alla Pace Gallery, e per tutta risposta questa apre una grande mostra dello scultore, aperta fino all’11 giugno. Sgambetti e ripicche newyorchesi. Tra mega-mercanti d'arte...

Un sussulto ha scosso lo scafatissimo mondo dell’arte newyorchese al ricevere l’invito della mostra di John Chamberlain (Rochester, Indiana, 1927; vive a New York) che ha inaugurato alla Pace Gallery il 15 aprile.
No news, verrebbe da pensare, dato che questa è la quattordicesima mostra di Chamberlain alla Pace dal 1963. Ma visto che Gagosian aveva da poco sbandierato ai quattro venti di aver “sottratto” l’artista al concorrente, tutti si aspettavano di ricevere l’invito da lui. E invece è stato battuto sul tempo, e l’orgoglioso titolo della mostra è infatti Chamberlain at Pace. A primavera inoltrata dovrebbe comunque inaugurare anche Gagosian, ma intanto nella mostra da poco allestita sono esposti numerosi pezzi da novanta di Chamberlain, buona parte della produzione – dal 1982 al 2008 – di sculture in lamiera d’auto.

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Chamberlain at Pace - New York 2011

Chi ha cercato di incasellare questo prolifico artista l’ha definito un espressionista astratto, ma c’è anche chi lo vuole tra i grandi della Pop Art. Forse proprio questa difficoltà a etichettare la sua produzione ha fatto sì che Chamberlain, attivo ormai dagli anni ’50 e con opere presenti in più di 60 musei al mondo, non abbia un gran mercato tra i collezionisti d’arte contemporanea. Utilizza per le sue sculture avanzi di lamiera di portiere e paraurti incidentati che lui colora, arrotola e compone in sculture gigantesche che pesano quintali e hanno l’aspetto leggero di un origami.
Già solo la scelta del materiale potrebbe generare riflessioni filosofiche: utilizzare i resti di una macchina distrutta, abbandonata, alla quale restituire vita, colore, funzione e, soprattutto, valore potrebbe essere un manifesto contro il consumismo ma anche contro la politica, che emargina e abbandona chi non è più “in forma”. Ridonare apparenza e significato potrebbe essere ciò che muove Chamberlain, ed egli stesso ammette: “It’s all in the fit”.

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Chamberlain at Pace - New York 2011

Ma entrando in galleria e passeggiando fra le sue sculture monumentali si è invece colpiti dalla leggerezza delle opere: la lamiera si attorciglia in forme imprevedibili e un estremo punta sempre verso l’alto, con una levità che solo un grande artista può conferire alla materia trattata. Come gli scultori rinascimentali rendevano vivo e pulsante il marmo, così Chamberlain riesce ad animare le sue sculture, e l’aria che attraversa i vuoti tra l’una e l’altra risuona della sua risata ironica mentre commenta: “Art is one of the great gifts. It ranks up there with gardening and sex

Emanuela Bernascone

dal 15 aprile all’11 giugno 2011
Chamberlain at Pace
The Pace Gallery
545 West 22nd Street
– 10011 New York
Ingresso libero
Info: tel. +1 2129894258;
thepacegallery.com

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Emanuela Bernascone

Emanuela Bernascone

Emanuela Bernascone è giornalista pubblicista e lavora nella comunicazione da più di due decadi. Inizialmente Capo Ufficio Stampa della Fondazione Italiana per la Fotografia, da quando, nel 2005, ha fondato la propria agenzia collabora con autorevoli realtà pubbliche e private…

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