Down dog. La fotografia di Eileen Quinlan a Milano
Dall’analogico al digitale, tra tappetini yoga e gym ball in galleria, la prima personale in Italia della fotografa americana Eileen Quinlan va in scena negli spazi di Vistamarestudio, a Milano.
Conosciuta per la sua ricerca nel campo della fotografia astratta, Eileen Quinlan (Boston, 1972) sistema gli oggetti in studio – i tappetini per lo yoga nel caso di Yoga Mat o gli specchi per Smoke & Mirrors – manipolando fisicamente l’immagine con luci, ombre, fumo e sperimentando, di volta in volta, diverse tecniche di produzione. Una meditazione, la sua, su come il linguaggio della fotografia possa trovare posto nell’arte contemporanea e avvicinarsi nello stesso tempo allo still life pubblicitario, ma anche una riflessione su alterazione e autenticità, storia dell’arte, femminilità, corpo, mode e stili di vita.
Così Down dog, “il cane a testa in giù”, una delle posizioni più conosciute dello yoga – nuova moda a Brooklyn, dove l’artista vive e lavora ‒, dà il titolo della sua prima personale in Italia, a Milano. In mostra le opere più recenti ‒ Silverstream, Venus Mount, Bluestar, Wooly World ‒, realizzate usando lo scanner e la serie Yoga Mat, 2012, in cui la Quinlan fotografa tappetini da yoga piegati, appoggiati o appuntati al muro e invasi di luce. Seguono la proiezione del video There & Them, 2012, realizzato insieme a Matt Keegan, che mostra a doppio schermo la giornata dei due artisti, e la serie Smoke & Mirrors, il progetto che ha caratterizzato a partire dal 2004 un modo di fare fotografia che pur continua a cambiare.
‒ Barbara Bolelli
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