Guarene sempre più contemporanea. Ora anche con l’arte pubblica di Hilario Isola
È stata inaugurata da pochi giorni l'installazione permanente “I dormienti” di Hilario Isola nel borgo di Guarene, nel Roero piemontese. Un omaggio alla Resistenza e un intervento che ha permesso di “mitigare” un orrendo muro in cemento armato.
Il primo esperimento con i Dormienti Hilario Isola (Torino, 1976) l’aveva fatto nel 2018 in occasione della decima edizione della Via del Sale, manifestazione diffusa e itinerante. Isola aveva lavorato negli spazi interni ed esterni della Pieve di Cortemilia, inserendo fra le pietre romaniche alcuni volti scolpiti e successivamente distrutti, pur restandone riconoscibili i tratti umani.
LA PROPENSIONE DI GUARENE PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Similmente ha operato a Guarene con l’opera omonima, in un progetto stratificato portato avanti nell’ambito del bando Distruzione promosso dalla Fondazione CRC. Lo splendido borgo di Guarene, nella zona del Roero, vanta infatti una importante tradizione di legami con l’arte moderna e contemporanea: dalle ceramiche diffuse nel paese e nelle frazioni (con nomi che vanno da Felice Casorati a Ugo Nespolo) alla sede storica della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che promuove mostre all’interno del palazzo (proprio il 2 ottobre ne sono state inaugurate due: la collettiva finale del 14esimo Young Curators Residency Programme, dal titolo Waves Between Us, con la curatela di Alison Karasyk, Camille Regli e Katie Simpson; e la personale di Tarek Lakhrissi curata da Bernardo Follini) nonché un recente impegno sul fronte dell’arte pubblica, la cui progressione è stata rallentata dalla pandemia ma che riprenderà a breve.
I DORMIENTI DI HILARIO ISOLA
In questo contesto tanto ricettivo si inserisce dunque l’opera di Isola. In primo luogo – e in continuità con il suo Camouflage allestito a La Morra – il suo intervento ha permesso di “mitigare” un imponente quanto disturbante muraglione in cemento armato che sfigurava una porzione di centro storico: è stato infatti ricoperto con mattoni pieni provenienti da una vecchia cascina. Fra questi mattoni si inseriscono i volti frammentati dei Dormienti, che in questo caso sono quelli di sei partigiani e partigiane del territorio, con un omaggio vivo e pulsante alla Resistenza, momento storico fondamentale per la ri-nascita della nostra nazione, a livello politico e ideologico, certo, ma anche e soprattutto esistenziale, come ha sottolineato nel suo intervento lo storico Giovanni De Luna. Dunque, ecologia, urbanistica, territorio, memoria storica. Ma anche uno sguardo attento al futuro, grazie al workshop – tenutosi a distanza per ovvi motivi – che Isola ha portato avanti con la classe 5A del Liceo Artistico Pinot Gallizio di Alba: anche gli studenti hanno realizzato dei Dormienti, (auto)ritratti che hanno dovuto infrangere e, come se non bastasse, mescolare a quelli altrui, in un’opera collettiva che ha trovato spazio nel porticato del palazzo comunale.
– Marco Enrico Giacomelli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati