l mistero che trasforma la musica in emozioni

Informazioni Evento

Luogo
MAC - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA
Viale Elisa Ancona, 6 20851, Lissone, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Mercoledì e Venerdì h 10.00-13.00
Giovedì h 16.00-23.00
Sabato e Domenica h 10.00-12.00 e 15.00-19.00

Vernissage
21/10/2020

no

Contatti
Email: prenotazioni.museo@comune.lissone.mb.it
Artisti
Franco Mussida
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale di Franco Mussida, musicista, compositore, saggista, artista e ricercatore che opera nell’ambito del rapporto tra Musica ed emozioni.

Comunicato stampa

L'Amministrazione di Lissone è lieta di ospitare nel piano nobile del MAC la mostra personale di Franco Mussida, musicista, compositore, saggista, artista e ricercatore che opera nell'ambito del rapporto tra Musica ed emozioni.

L'esposizione, pensata appositamente per Lissone, è un viaggio nel mistero che trasforma la Musica in emozioni. Il titolo scelto da Mussida mutua quello del suo più recente libro che si interroga sul significato del termine "Verbo", secondo una rilettura laica del prologo del Vangelo di Giovanni. Nelle intenzioni dell'autore, la mostra è una riflessione sulla realtà invisibile che pervade l'esistenza e trova un modo perenne per mostrarsi nel corpo della Musica, nel suo continuo e perfettibile rispecchiarsi nella natura emotiva dell'uomo.

Nella sua trentennale ricerca delle tracce tangibili insite nell'esperienza relazionale, che si snoda tra l'oggettività della comunicazione del suono musicale e la soggettività dell'individuo che decodifica e filtra quello stesso suono, Franco Mussida si è più volte imbattuto in assonanze dialoganti. Un dialogo armonico tra gli elementi del Codice Musicale e quelli di una comune struttura emotiva, che ciascuno declina in personali strutture affettive. Assonanze provocate dall'incontro-scontro tra sorgenti di energia emotiva provenienti da direzioni opposte (da fuori: la Musica; da dentro: l'organizzazione emotiva della persona). Per osservare gli effetti di quelle assonanze e per raccontarne il senso, Mussida ha creato un'apposita simbologia fatta di materiali, linee, ellissi, simboli di forza, numeri e suoni intervallati.

La mostra raccoglie e riassume il lavoro intrapreso da Mussida sul "Codice Musicale", arricchito ora dalle tavole originali del suo libro più famoso: Il pianeta della Musica [2019]. L'esposizione è un viaggio dentro questo codice, attraverso sculture, disegni, pitture e video, in una diffusa atmosfera sonora che profuma di cosmo. Un'occasione per osservare i princìpi generali di un codice primario (suddiviso in "Timbro", "Ritmo", "Melodia", "Intervalli" e "Armonia") che genera e fa vivere ogni tipo di forma e stile musicale. Un viatico, quindi, che racconta le forze emotive che operano nell'invisibile sonoro e gli effetti soggettivi da loro innescati nelle persone.

Tra le opere in mostra, particolarmente significativi sono i quattro disegni realizzati con matite colorate che rappresentano altrettanti modelli di strutture emotive. Sono gli stessi modelli usati da Mussida nelle carceri che ospitano i laboratori esperienziali di "ascolto emotivo consapevole", luoghi che consentono ai detenuti di meditare sulle loro singole tendenze temperamentali e che offrono loro un tempo in cui possono sperimentare la differenza tra l'ascolto e il sentire; un tempo dedicato a comprendere meglio - attraverso la scoperta del proprio filtro musicale emotivo - non solo l'identità e la qualità del proprio carattere, ma anche il motivo per cui alcuni individui amano o detestano una certa Musica. Si tratta di laboratori sperimentali in luoghi di dolore e sofferenza psichica, che consentono tuttavia alla Musica di svolgere appieno il proprio ruolo: uscire cioè dal recinto dello spettacolo, dell'arte espressiva e performativa, per entrare nel futuro, quello che vede la Musica come strumento essenziale per le scienze umanistiche.